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Laboratorio con aperitivo nel parco di Villa Reale di Marlia per i dipendenti delle aziende LU.ME. Lucca Metalmeccanica
Un invito all'ascolto del visibile e dell'invisibile. Un gruppo di fortunati dipendenti, estratti fra i 3000 che lavorano nelle aziende che aderiscono al progetto LU.ME., ha partecipato al laboratorio teatrale con aperitivo che si è tenuto ieri sera

Collettivo animale: "Premiato l'autore di uno dei più gravi casi di sevizie sugli animali in Italia, che aveva postato il video per ferire la sua fidanzata"
Abbiamo appreso con sgomento dalla stampa locale (La Gazzetta di Lucca, 18 luglio 2025) che Gaetano Foco, responsabile di un gravissimo caso di sevizie su un animale, è stato recentemente premiato pubblicamente a Altopascio durante un evento sportivo, alla presenza di un assessore comunale...

Badia Pozzeveri più sicura e meno trafficata: il sindaco incontra i cittadini
Un incontro molto…

Anpana: superati, in tre mesi, anche su Capannori i 100 recuperi tra pulli e piccoli selvatici
Anche su Capannori, in circa 3 mesi, é stato raggiunto il traguardo delle 100 unitá, tra pulli e piccoli selvatici orfani o in difficoltá, recuperate dai volontari di…

Laurea con lode per Francesca Mancini: tesi su Tik Tok e i disturbi dell'apprendimento
Il plauso del sindaco di Porcari: "Lo studio è l'unico vero mezzo per progredire"

Ceccardi e Baldini (Lega): "Salanetti, la Commissione europea accoglie le nostre segnalazioni. Ora stop all'impianto"
«La Commissione europea ha risposto ufficialmente alla nostra lettera sullo sciagurato impianto per il trattamento dei rifiuti previsto a Salanetti. È una buona notizia per il territorio e…

La denuncia di Paluzzi: "L'autore di uno dei più gravi casi di sevizie sugli animali in Italia, che aveva postato il video per ferire la sua fidanzata, premiato a Altopascio"
Pur concedendo la buona fede, mi ferisce e con me indigna milioni di italiani che amano gli animali. L'amministrazione comunale prenda subito le distanze e dichiari Gaetano…

Ex dipendente tenta di estorcere denaro ad un ristoratore: arrestato dai carabinieri
Nel pomeriggio dello scorso martedì, a Capannori, i carabinieri della stazione di Pieve di Compito unitamente ai colleghi del NOR della compagnia di Lucca, hanno proceduto all’arresto in flagranza di un 20enne, residente a Lucca, con precedenti di polizia, per il reato di estorsione

Tentano di rubare una bobina di rame, cinque stranieri arrestati dai carabinieri
Nella notte di ieri, a Capannori, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lucca hanno proceduto all’arresto di cinque uomini, due 49enni, un 39enne, un 32enne ed…

I draghetti del Drk Baseball ricevuti dal sindaco di Capannori per una stagione di successi
Il sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro insieme all'assessore allo sport Gaetano Ceccarelli ha ricevuto in municipio i giovani atleti del DRK Capannori Baseball e si è…

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Interrotto giro di spaccio ad Altopascio.
Nella giornata di ieri la squadra mobile di Lucca, con la collaborazione delle squadre mobili di Pisa e Viterbo, il reparto prevenzione crimine di Bologna e la compagnia carabinieri di Montalto di Castro (VT), ha dato esecuzione a sette misure cautelari personali per spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina) nei confronti di sei cittadini tunisini ed un italiano.
Le indagini svolte dalla squadra mobile della questura di Lucca venivano avviate alla fine del mese di agosto 2021 a seguito del verificarsi di una violenta rissa tra gruppi di cittadini tunisini e marocchini nel comune di Altopascio. Nella circostanza, uno dei cittadini marocchini coinvolti aveva riportato delle lesioni causate anche da una bottiglia di vetro, mentre gli aggressori erano fuggiti a bordo di un’autovettura investendo uno dei testimoni.
Le modalità degli eventi e i precedenti di alcuni dei soggetti coinvolti sin da subito lasciavano ipotizzare che le cause della violenta lite fossero da ricondursi al controllo di alcune aree di spaccio nella zona di Altopascio. Venivano, pertanto, organizzati mirati servizi di osservazione nell’area interessata dai fatti e, attraverso una intensa attività informativa, si apprendeva che i cittadini tunisini coinvolti nella rissa gestivano da anni, in via continuativa, una strutturata attività di spaccio di cocaina ed eroina in vari punti, opportunamente scelti, del territorio di Altopascio e nelle aree al confine con la provincia di Pisa.
Nel prosieguo dell’indagine, svolta anche attraverso attività tecnica, si riusciva a risalire al modus operandi del sodalizio. Le cessioni iniziavano nella prima mattinata e proseguivano fino a tarda serata, sia nei pressi dell’abitazione di uno degli indagati ad Altopascio, sia in una zona boschiva di confine tra Altopascio e Castelfranco di Sotto, caratterizzata dalla presenza di veicoli in stato di abbandono, utilizzati per operare indisturbati.
Alcuni spacciatori, invece, operavano contestualmente in altre zone del centro paese o comunque ad esse limitrofe.
Le cessioni avevano ad oggetto sia eroina “normale” sia eroina thailandese, maggiormente apprezzata dagli assuntori consolidati in quanto ottenuta attraverso un processo di raffinazione più elaborato.
Dopo mesi di pedinamenti e numerosi servizi di riscontro nel corso dei quali sono stati segnalati alla locale prefettura numerosi tossicodipendenti, gli investigatori sono riusciti a risalire anche ad un altro sodalizio, composto sempre da cittadini tunisini, fornitori del gruppo di Altopascio, attivi nel comune di Cascina (PI), che a loro volta avevano forti collegamenti con altri fornitori nel centro di Pisa.
Gli spostamenti dei componenti del gruppo criminoso venivano materialmente eseguiti con l’auto condotta dall’italiano, 36enne residente a Chiesina Uzzanese (PT), che accompagnava i tunisini sia sul luogo delle cessioni, sia fuori provincia per l’approvvigionamento di eroina e cocaina dai fornitori.
Gli spacciatori erano soliti utilizzare schede telefoniche intestate a prestanomi che scambiavano tra di loro e provvedevano a sostituire dopo brevi periodi di utilizzo. In molti casi erano loro stessi a contattare gli acquirenti, arrivando persino ad offrire gratuitamente la sostanza.
Nel corso delle indagini, temendo di poter essere rintracciato, uno dei tunisini si allontanava dal territorio nazionale raggiungendo la Tunisia e rientrava soltanto dopo diversi mesi attraverso la frontiera marittima di Genova, continuando ad essere monitorato dagli investigatori.
All’esito dell’attività, il Gip presso il Tribunale di Lucca, su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato l’intera attività investigativa, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, emetteva ordinanza applicativa di misure cautelari personali e nella giornata di ieri veniva dato avvio all’operazione che ha riguardato diverse Regioni del territorio nazionale.
E’ stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 cittadini tunisini, di 20, 21, 31 e 33 anni, 1 ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti dell’italiano, e sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Lucca altri 2 tunisini, di 40 e 48 anni.
Nel dare atto dell’imponente e puntuale attività di riscontro degli operatori della squadra mobile e motivare le misure custodiali, il giudice ha evidenziato la spiccata pericolosità dei soggetti coinvolti, tutti gravati da precedenti penali e di polizia per spaccio, rei peraltro di aver proseguito imperterriti l’attività delittuosa, nonostante molti di loro fossero già gravati da divieti di dimora nei comuni di Altopascio e Pisa.
Nello specifico, uno dei soggetti è stato rintracciato nella prima mattinata a Cesena, su un'auto a noleggio, mentre le restanti misure sono state eseguite nella provincia di Viterbo, in un’area boschiva impervia all’interno di una tenda, nel comune di Cascina (PI), nei pressi del parcheggio di una grossa catena di supermercati e nelle province di Lucca e Pistoia.
Un ultimo indagato, che negli ultimi giorni aveva fatto perdere le proprie tracce, è stato infine rintracciato all’esito di approfondite ricerche, nell’ospedale di Pisa, ove si trovava ricoverato.
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Domenica 8 maggio si svolgerà l’evento “Mettiti in Moto con la Luna” organizzato dal Centro Antiviolenza Luna, in collaborazione con associazioni di motociclisti a tutela dei minori vittime di violenza, tra cui le Centaure On The Road.
La manifestazione, che ha lo scopo di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e contro la violenza assistita, è patrocinato dal Comune di Capannori e dal Comune di Lucca e si svolgerà sul territorio di Capannori.
L’evento consisterà in un raduno di moto, che alle ore 14.00 si ritroveranno in piazza Aldo Moro a Capannori. Dopo una breve presentazione da parte del Centro Antiviolenza Luna e delle associazione dei motociclisti presenti, alle ore 15.00 partirà il corteo per le strade di Capannori, che dopo aver percorso Via del Casalino, Via Pesciatina e la Via Romana tornerà in Piazza Aldo Moro, dove il Centro Antiviolenza Luna e le istituzioni presenti faranno degli interventi sulla tematica della violenza domestica e sulla violenza assistita.
La partecipazione è aperta a tutti e il segno distintivo per i partecipanti sarà un nastro rosso.
Con l’occasione dell’evento verrà attivata una raccolta fondi per finanziare attività per i bambini ospiti nelle strutture del Centro Antiviolenza Luna.
Chi volesse contribuire alla raccolta fondi, ma non potrà essere presente fisicamente può fare un’offerta sul nuovo iban del Centro Antiviolenza Luna: IBAN IT53D 06230 13702 000040719852.”