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lunedì, 18 febbraio 2019 - Recte agere nihil timere
Politica
giovedì, 17 gennaio 2019, 11:14
Il consigliere comunale della Lega Giovanni Minniti interviene sulle dichiarazioni del sindaco Tambellini il quale ha manifestato la sua netta contrarietà alla visita che il presidente del Brasile Bolsonaro avrebbe intenzione di fare a Lucca.
"C’era un tempo in cui - afferma Minniti - la sinistra italiana osannava Luiz Inàcio Lula ex operaio ed ex sindacalista, considerato da Renzi un “modello di sinistra di governo” e da Napolitano un presidente che ha fatto del Brasile un “esempio di giustizia ed equità sociale”. Purtroppo, questi meriti non sono stati sufficienti ad evitare a Lula una condanna a 12 anni per corruzione tanto è vero che l’ex presidente operaio si trova ancora in prigione. Anche il successore di Lula, Dilma Roussef, è stato un mito per la sinistra di casa nostra: una donna per di più ex guerrigliera, diventata Presidente di uno Stato dell’America Latina, portava con sé un alone mistico e romantico a cui i vari Napolitano, Renzi, Gentiloni, Boldrini, Fassino, D’Alema non hanno saputo resistere ma che non è stato sufficiente ad impedire l’impeachment e la destituzione dalla carica".
"Sic transit gloria mundi - incalza Minniti - e dopo l’incolore Temer i brasiliani hanno eletto un soggetto pericolosissimo, tale Jair Bolsonaro il quale, appena insediato, cosa fa? Toglie la protezione ad un pluricondannato per omicidio e lo fa estradare in Italia. Ma come!!! I compagni Lula e Roussef (e prima ancora il compagno Mitterrand in Francia) favoriscono la latitanza del soggetto in questione facendogli fare la bella vita sulla spiaggia di Copacabana tra cocktail e belle donne alla faccia delle sue vittime e questo Bolsonaro lo consegna alla giustizia italiana? Che orrore, diamine! Carla Bruni e Vauro si sono spesi in prima persona per il latitante ed il buzzurro neo-eletto lo consegna alla giustizia italiana? Comprendo, prosegue Minniti, l’indignazione della sinistra italiana al caviale, salottiera, radical chic, snob così come quella del sindaco Tambellini il quale ha fatto capire che il reazionario Bolsonaro non è persona gradita a Lucca".
"Per quale motivo, vorrei chiedere al sindaco - conclude Minniti -. Forse perché ha avuto rispetto dell’Italia e della giustizia al contrario di Lula e Roussef tanto osannati dai suoi compagni di partito nonostante favorissero la latitanza del criminale italiano? Bolsonaro, che vanta lontane origini lucchesi, farà bene a venire a Lucca. Non troverà il sindaco Tambellini a riceverlo con tanto di fascia tricolore al collo ma c’è di peggio al mondo ed il presidente brasiliano se ne farà una ragione. In compenso potrà ammirare le bellezze della nostra città e godere della gratitudine di quanti lo apprezzano per aver contribuito a porre fine alla vergognosa latitanza di un criminale che la sinistra ha sempre protetto".
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