Forse qualcuno, in un partito dell'attuale maggioranza di governo in città, spera che questa storia finisca alla svelta e che non se ne parli più. Ebbene, ha sbagliato perché ha, di fronte, un giornale, La Gazzetta di Lucca, che è un po' come un gatto attaccato ai coglioni, sia quelli intelligenti sia quelli fisiologici e fisic per cui c'è ben poca speranza di vederlo smettere. Qualcun altro potrà pensare che trattasi di materia di poco conto che, in fondo, di fronte ad un palazzetto anzi due, dello sport da costruire e un parcheggio sotterraneo, da scavare, davanti a decine di milioni di euro messi in conto e da spendere, la storia di una donna - già, tutti pronti a sciacquarsi la bocca quando si parla di donne e di come difenderle, ma soltanto per quelle ammazzate guarda strano - dal nome Caterina Susini, dirigente apicale dell'azienda di smaltimento dei rifiuti Sistema Ambiente, rappresentanti poca cosa e materia di conversazione durante un improvvisato te nel pomeriggio invernale.
Invece no. Noi stiamo con questa donna, noi vogliamo che questo dirigente capace che da vent'anni passa da un'amministrazione all'altra, da destra a sinistra e ritorno, venendo apprezzata per le sue doti manageriali e non per la sua velocità nel leccare il fondoschiena, sia libero di poter continuare a lavorare come ha sempre fatto senza qualcuno che, puntualmente e per propri fini, gli rompa le scatole.
La storia va riesumata per chi ancora non la conoscesse. Alcuni giorni fa, anno vecchio, pratica sempre nuova, il consigliere e capogruppo di Lucca 2032 invia per errore sulla chat dei consiglieri comunali sia di maggioranza sia di opposizione, un post dal quale si evince, soprattutto, una cosa; esiste, in Sistema Ambiente - azienda municipalizzata con nuovo presidente, suggerito a Mario Pardini da Fratelli d'Italia, Sandra Bianchi, ottima pasticcera e compagna di Marco Martinelli, coordinatore comunale di Fratelli d'Italia. Addetto stampa dell'azienda, fortemente voluto da Vittorio Fantozzi che lo avrebbe consigliato a sua volta al sindaco, quel Massimiliano Paluzzi che, probabilmente, visto anche il poco lavoro da smaltire a Sistema Ambiente, si diletta a inviare i comunicati stampa della minoranza di Altopascio o anche quelli a suo nome nella veste di ex assessore comunale ad Altopascio - un problema Susini che va risolto e anche alla svelta, ma a patto che se ne occupi direttamente il primo cittadino lucchese prima e piuttosto di rivolgersi a due personaggi di spicco come il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e il presidente della società di calcio Lucchese 1905 Andrea Bulgarella i quali, tuttavia, smentiscono di averne mai saputo qualcosa.
Anche se il sindaco che ride - occhio alle paralisi improvvise - fa buon viso a cattivo gioco e rinvia alle calende greche ogni risposta alle domande del solito (ir)responsabile direttore della Gazzetta, è chiaro che gli rode e anche parecchio. Dopo aver definito l'errore 'grave', finge che si tratti di un inciampo quando, invece, è pesante come una pietra.
Il consigliere e capogruppo Stefano Pierini, colui che ha fatto scoppiare, inavvertitamente, il casino, contattato telefonicamente, non vuole parlare né, tantomeno, ascoltare, limitandosi a dire che abbiamo già fatto noi tanto e troppo rumore. Menomale che non aggiunge il consueto per nulla altrimenti avremmo rischiato l'ennesima querela. Pierini, probabilmente, è stato rimbalzato come un pallone da basket visto anche che il comandante dell'assise comunale, Enrico Torrini - una volpe troppo furba per i nostri gusti, ma attenzione, anche i furbi, prima o poi, inciampano pardon, scivolano su qualche buccia di banana - ha impiegato poco più di un minuto per cancellare il post sulla chat collegiale. Chissà poi come ha fatto a vederla e a toglierla così velocemente se non fosse stata diretta a lui, così a stretto contatto essendone il braccio destro e anche sinistro, del sindaco più smart che c'è nel raggio di qualche migliaio di chilometri.
Ma perché Caterina Susini, la vittima di questa svista, dovrebbe rappresentare un problema per la maggioranza o per una parte di essa o, meglio ancora, un partito? Caterina Susini non è una dirigente qualsiasi che puoi prendere e trasferire a piacimento magari perché nominata in maniera clientelare per fare un favore a qualcuno. No, è stata assunta con regolare concorso e sta dove sta per meriti. Difficile, quindi, costringerla a fare o non fare qualcosa se non è d'accordo se, cioè, quello che le si vorrebbe consigliare o, addirittura, imporre, non la trova concorde.
Fino ad ora la signora Susini non ha voluto commentare la vicenda trincerandosi dietro un silenzio che, comunque, non le ha risparmiato una sonora incazzatura di fine anno. Senza nemmeno saperlo o anche immaginarlo, si è trovata sbattuta in prima pagina e, per di più, scoprendo anche che si trama alle sue spalle perché è un problema.
Allora, poiché noi non siamo nati a sud dell'equatore e non abbiamo, ancora, l'anello al naso, possiamo pensare una cosa sola, appreso del carattere forte e deciso, dello spiccato senso di autonomia e indipendenza di giudizio della dirigente di Sistema Ambiente: ossia, che qualcuno, politicamente interessato a modificare, ad esempio, l'organigramma degli incarichi esterni e fiduciari, le stia ripetutamente sfasciando quello che non ha affinché accetti proposte e proteste. E' una nostra sensazione? Diciamo pure qualcosa di più che si deduce, con un minimo di logica e buonsenso, da ciò che è avvenuto.
Forse sarebbe opportuno che qualcuno ci mettesse le mani, in questa storia, perché sapere che all'interno di una azienda importante come Sistema Ambiente possano esserci tentativi e pressioni per affidare incarichi a personaggi e professionisti esterni, non è regolare, soprattutto, se, come sembra, a farli sarebbe una parte politica. Quale? Stiamo indagando anche per quello e, magari, non sarebbe male se, oltre a noi, indagasse anche qualcuno più bravo e dedito ad hoc a simili compiti.
La Gazzetta, nel frattempo, procede invitando eventuali aspiranti vermi, dementi e ipocriti a non scrivere in maniera anonima le loro considerazioni sul blog La voce di Lucca, ma di mandarle direttamente alla nostra redazione che le leggeremo e accoglieremo volentieri.