L’onda rosa si è abbattuta su Lucca: anche quest’anno la nostra città è stata protagonista di un’importante tappa del giro d’Italia, con la cronometro Lucca-Pisa che nella giornata di ieri (martedì 20 maggio) ha visto trionfare l’olandese Daan Hoole.
Come già per la tappa dell’anno scorso, anche in quest’occasione Lucca ha accolto i maestri delle due ruote con entusiasmo e calore, con molte iniziative che, sin dalla settimana precedente all’evento, hanno visto la città prepararsi e “scaldare i motori” in vista dell’arrivo dei ciclisti.
Tra le iniziative di maggior risonanza e successo, anche per la sua particolare connessione con la storia ciclistica di Lucca, una menzione d’onore merita la mostra “Bicicletta amore infinito”: collocata sotto il loggiato di Palazzo Pretorio, ad appena due passi da piazza Napoleone che ha fatto da teatro alla partenza della tappa, questa speciale mostra fotografica ha permesso a tutti i visitatori di ripercorrere la storia del Giro d’Italia a Lucca, grazie all’iniziativa della Federazione ciclistica italiana di Lucca e soprattutto alle foto e ai cimeli messi a disposizione dal museo del ciclismo di Ivano Fanini a Lunata, da Foto Alcide e da Pierluigi Poli.
Protagonista indiscusso della mostra il gruppo Amore & Vita, un’eccellenza lucchese e, come hanno ricordato con orgoglio l’attuale manager Cristian Fanini e il fondatore e presidente Ivano Fanini, la società ciclistica professionistica in attività con più anni di tradizione.
“Fanini conta 75 anni di storia, con una prima squadra fondata nel 1948 con il nome di G.S. Fanini da parte di Lorenzo Fanini, e oltre una decina di tappe del Giro d’Italia vinte- ha ricordato Ivano Fanini- In questa mostra tante foto belle e importanti, come quella della nostra prima squadra professionistica che nel 1984 prese parte al Giro d’Italia, che partiva proprio da Lucca: una storia che si ripete 41 anni dopo”.
Tanti altri momenti d’immensa rilevanza per la storia del ciclismo lucchese sono stati esposti sotto il loggiato, dalla vittoria di Glenn Magnusson nel 1997 all’incontro della squadra con papa Giovanni Paolo II, e tanti grandi personaggi che hanno vestito la maglia Amore & Vita (per un motivo o un altro) sono stati ricordati: da Eddy Merckx a Rolf Sorensen, dal tre volte campione del mondo Claudio Golinelli a un giovanissimo Charles Leclerc, fino all’assolutamente improbabile Robbie Williams.
La mostra, che ha attirato persino l’attenzione della televisione nazionale con un servizio dedicato su Rai Sport, ha a buon diritto suscitato forte interesse, con tanti appassionati e curiosi che sono stati attratti dalla storia di una città così legata alle due ruote; e per chiunque altro abbia voglia di saperne di più, domani (giovedì 22 maggio) è l’ultimo giorno per visitare questa capsula del tempo della storia ciclistica lucchese.