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Scritto da Valter Nieri
Amore e Vita
04 Febbraio 2024

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Nato a Brasov, in Romania, il 3 aprile 1986, Marius Stoica arriva a Lucca nel 1996, a 10 anni, con la madre e la sorella Alina, per raggiungere il padre Nicola che era venuto in Italia qualche tempo prima in cerca di lavoro.

Fin dalla sua adolescenza, inizia a muovere i primi passi nel mondo della moda, distinguendosi in sfilate, servizi fotografici e conquistando concorsi di bellezza in tutta Italia.

In breve tempo, Marius diventa uno dei modelli più richiesti in Toscana e oltre. Tuttavia, oltre al glamour delle passerelle, coltiva la sua passione per il ciclismo, una passione trasmessa dal padre Nicola, che riconosce in lui non solo un 'bel faccino' adatto alle copertine delle riviste di moda o un fisico atletico pronto a calcare le passerelle degli stilisti di fama mondiale, ma soprattutto un immenso potenziale sportivo. Nicola incoraggia Marius a iniziare a pedalare, e il giovane trova immediata soddisfazione in sella alla sua bicicletta.

Gareggiando con successo nelle categorie giovanili, Marius, pur mantenendo gli impegni scolastici, non abbandona mai la sua carriera da modello. Vince concorsi di bellezza a ripetizione e persino posa per stilisti del calibro di Calvin Klein, il brand leader mondiale nell'underwear.

Giunto nella categoria Juniores, Marius cattura l'attenzione di Cristian Fanini durante un allenamento, in un incontro fortuito che cambierà il corso della sua vita ciclistica.

"Era il 2004, e fu un caso. Avevo appena smesso di correre nei professionisti e stavo dedicandomi completamente al nostro team come manager. Quel giorno pioveva, tornavo a casa in macchina, quando, su una strada poco distante dal mio ufficio, vidi pedalare questo giovane slanciato di oltre un metro e novanta, che sfrecciava tranquillamente a 50 km/h nonostante la pioggia e un forte vento contrario", racconta Cristian Fanini"Non lo conoscevo personalmente perché in quel periodo seguivo poco la categoria Juniores, ma fisicamente sembrava già un professionista", continua Fanini, "rimasi immediatamente colpito dalla sua agilità in sella. Aveva un fisico che richiamava alla mente Cipollini e una classe fuori dal comune. Rimasi sorpreso perché, essendo di Lucca, non l'avevo mai incontrato prima. Decisi di affiancarlo per vederlo meglio e quando ci trovammo vicini, gli feci i miei complimenti e lo invitai a passare in bicicletta presso la sede di Amore e Vita. Marius non si fece attendere e il giorno successivo eravamo già faccia a faccia nel mio ufficio a discutere del suo futuro ciclistico."

Da quel momento, l'avventura di Stoica nel mondo delle due ruote cominciò a farsi seria. Pur continuando a competere per il Club Ubaldo Signori di Prato, Marius è stato amorevolmente preso sotto l'ala di Cristian Fanini. Quest'ultimo lo ha addirittura accompagnato ai Campionati del Mondo Juniores di Verona, dove Marius ha partecipato sia alla prova in linea che a quella a cronometro, anche se senza ottenere risultati eclatanti. Poi, nel 2005, sempre durante il periodo da Junior, ha affrontato una stagione complicata a causa di un virus che lo ha indebolito per la maggior parte dell'annata. Inoltre, divergenze tecniche con il suo team lo hanno portato sull'orlo della decisione di smettere. Nel frattempo, la sua carriera da modello continuava a prosperare, al punto che Marius era tentato di abbandonare tutto e trasferirsi a Milano per dedicarsi completamente al mondo della moda e dello spettacolo.

Tuttavia, in quel momento, rientra in gioco Cristian Fanini, convincendo Marius a tornare seriamente al ciclismo. Persuaso da Fanini che questa fosse la strada giusta, Stoica si impegna nuovamente con dedizione e sacrificio nella sua passione per la bicicletta. Oltre a gareggiare tra gli Junior, anche se ormai il rapporto con il Direttore Sportivo era compromesso e veniva utilizzato principalmente come gregario, Marius partecipa anche a competizioni tra i cicloamatori, dominando ogni singola gara.

Fanini, vedendo il potenziale di Stoica, prende una scommessa audace nel 2006, facendolo immediatamente passare professionista nell'Amore e Vita - McDonald's, 'saltando' la categoria Under 23. Questa mossa ha fatto scalpore, poiché Marius Stoica è diventato il primo ciclista della Romania a diventare professionista, stabilendo un vero e proprio record.

"Passare dalla categoria Junior a quella Professionistica è oggi più frequente, specialmente quando si tratta di supercampioni predestinati come Remco Evenepoel e altri, ma nel 2006 non era affatto comune. Basti pensare che il primo a farlo, seppur come stagista, sono stato proprio io nel 1996, seguito poi da un fenomeno della natura come Pippo Pozzato nel 1999", spiega Fanini.

Nonostante i primi momenti difficili, con il lavoro di preparazione del D.S. dell'epoca Roberto Pelliconi, le performance di Marius migliorano costantemente fino a raggiungere il massimo della forma ai Campionati del Mondo su strada di Salisburgo nel 2006 nella categoria U23, accompagnato personalmente da Cristian e da patron Ivano Fanini.

In quel mondiale Marius dà spettacolo, attacca ripetutamente e rimane con il gruppo dei migliori fino all'ultimo giro. Tuttavia, durante l'ultima discesa, a pochi km dal traguardo subisce una caduta che infrange le speranze di ottenere un risultato di notevole rilevanza.

Nel 2007, Stoica diventa il compagno insostituibile di Ivan Quaranta, ex campione del mondo juniores e uno dei più forti sprinter di sempre (nonché vincitore di diverse tappe al Giro d'Italia e maglia rosa). L'annata procede con soddisfazione ed entusiasmo, con Stoica fidato apripista per le volate di Quaranta, culminando nei Mondiali di Stoccarda vinti da Paolo Bettini, dove, contro ogni previsione, Marius comunica a Fanini che quella sarebbe stata la sua ultima corsa da ciclista professionista.

"Le sue parole mi scioccarono", racconta Fanini, riflettendo sulla decisione di Marius Stoica di abbandonare il ciclismo professionistico. "I presupposti per raccogliere i frutti seminati in quei due anni erano tutti presenti, e prevedevo un futuro roseo come protagonista della nostra squadra nelle successive stagioni, con l'obiettivo finale di lanciarlo in una squadra all'epoca World Tour. Tuttavia, Marius era un animo ribelle, un individuo orientato al 'tutto o niente'. Amava il ciclismo, ma ancor di più, era attratto dalla vita notturna e dal mondo dello spettacolo."

Fanini continua: "Ricordo che suo padre ne fu profondamente dispiaciuto, così come il mio, con cui più volte era entrato in contrasto perché Marius non vedeva di buon occhio l'utilizzo del casco integrale durante gli allenamenti, una regola ferma del nostro team, e abbiamo avuto diversi scontri con Marius su questo tema. Comunque, nonostante i nostri sforzi, non c'è stato nulla da fare. Marius decise di abbandonare la carriera ciclistica per dedicarsi al mondo della moda, diventando ciò che è oggi: 'Marius in the Night'."

Oggi, Marius Stoica è un influencer di grande successo con migliaia di follower sui principali social network. È diventato uno degli entertainer più ricercati nella vita notturna italiana, lavorando nei locali più famosi della movida italiana e guadagnandosi una reputazione di grande richiamo nel mondo dello spettacolo. Marius spiega: "Essere un modello è sempre stato nella mia comfort zone. Crescendo, ho ampliato la mia carriera diventando anche ballerino. Sono stato chiamato in tutte le principali discoteche in Toscana, Italia ed estero, incluso Ibiza e Formentera. Vengo richiesto perché nel mio lavoro sono considerato il numero uno, e non esito a dichiararlo. Ballo, intrattengo, faccio impazzire donne di ogni età, e questa è una grande soddisfazione."

Guardando al passato, Marius ammette qualche rimpianto per non aver continuato la carriera ciclistica. "Ero giovane, con la mentalità di un ragazzino. Potevo diventare un ottimo professionista, la squadra credeva in me e mi dava il tempo necessario. Sarebbe stato il sogno di mio padre, che purtroppo oggi non c'è più. Tuttavia, volevo emergere in qualcosa in cui non fossi uno tra tanti, ma il numero uno. Con il ciclismo, questa aspirazione sembrava impossibile. Così ho preso una decisione, anche per essere sincero con me stesso, con la mia famiglia e non deludere la famiglia Fanini che aveva creduto in me e tanto mi aveva dato in quegli anni. Non mi pento della mia scelta; oggi nel mio lavoro ho raggiunto un grande successo. Ora sono all'apice, un leader nel mio settore e nonostante il Covid con il periodo di lockdown mi abbia danneggiato molto, ho trovato il modo di recuperare alla grande e adesso più che mai sono acclamato, desiderato e ricercato da molti locali. Sono diventato il migliore nel mio settore, e questo è ciò che desideravo per la mia vita", conclude l'ex ciclista rumeno adottato dalla città di Lucca.

Per il futuro, Marius Stoica ha progetti ambiziosi legati al mondo dello spettacolo e alla vita notturna. Tra questi, la gestione di vari locali notturni di cui è già un fidato consulente, il lancio di un'agenzia di intrattenimento per moda, serate e spettacoli, e secondo voci di corridoio, la cosa più importante sarebbe l'ingresso nella casa del GRANDE FRATELLO.

"Ci penso da diversi anni", afferma Stoica, "e ora che ho consolidato la mia presenza in questo ambiente, sembra che ci siano ottime possibilità di partecipare alla prossima edizione di almeno due reality show molto famosi in Italia. In passato ho partecipato a Uomini e Donne di Maria De Filippi, un'esperienza senz'altro positiva. Tuttavia, ora si prospettano avventure ancor più elettrizzanti, e non voglio perdermele. Sono noto come 'Marius in the Night', il Padrone della Notte, e se mi daranno l'opportunità, prometto che ne vedremo delle belle. Fidatevi!"

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