Ce n'è anche per Cecco a cena
La Lega non molla Mancini (ha incarichi anche altrove) e Pardini - ma perché? - se la fa sotto dalla paura
Sono in attesa dello sviluppo delle eventuali indagini. Con queste parole, prive di senso e di intelligenza politica e umana, il sindaco Mario Pardini ha commentato l'ormai di pubblico dominio della piscina abusiva per 25 anni a Vecoli di proprietà di Gianmarco Mancini attuale presidente della Geal, l'azienda che gestisce le risorse idriche del territorio. Come può un primo cittadino uscirsene così, come i dolori, sapendo benissimo - perché se non lo sa è di una ignoranza preoccupante - che l'inchiesta penale aperta dalla procura della Repubblica, oltre ad essere un atto dovuto, prende avvio proprio dalla denuncia presentata dal comando di polizia municipale. Tra i compiti istituzionali di quest'ultima ci sono le operazioni di vigilanza sull'attività edilizia e urbanistica sul territorio ed in particolare il rilievo di opere abusive di qualunque entità, il controllo del rispetto dei vincoli paesaggistici, ambientali, storici artistici e idrogeologici. Ebbene, la piscina di Gianmarco Mancini e famiglia era abusiva nel senso che non doveva essere interrata, non doveva possedere pavimentazione né essere realizzata in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale. Cosa c'entrano le eventuali indagini di cui straparla il sindaco? La volpe Armando Pasquinelli, consigliere leghista e avvocato dello stesso indagato, ha detto che questa è una 'operazione politica'. Cosa intende? Che ce la siamo inventata noi giornalisti anzi, il solo che se ne è occupato ossia chi scrive? O che è stata l'opposizione? Risulta che i vertici della Lega abbiano preso conoscenza dei fatti, ma tendano a minimizzare esattamente come ha fatto Pasquinelli: un piccolo abuso edilizio, una piscina che è una bagnarola e via di questo passo. Non mollano Mancini così come il sindaco se la sta facendo sotto perché, se fosse per lui, Mancini potrebbe anche trasferirsi alle Maldive dove di piscine, naturali, ce ne sono a iosa, ma... Appunto, c'è un ma...
Senza vergogna
Una cosa deve essere chiara: noi non ce l'abbiamo con Gianmarco Mancini con il quale abbiamo parlato e dal quale abbiamo ricevuto spiegazioni che ci hanno convinto. Nessuna crociata contro l'ex parlamentare leghista e attuale presidente Geal, società che gestisce le risorse idriche della città. Se la sua piscina era abusiva da 25 anni e, per di più, è stato costretto anche a rimuoverla adesso dopo l'intervento dei vigili urbani, beh, una notizia c'è, soprattutto, se si pensa che, come ha giustamente sottolineato questa mattina a palazzo Santini Armando Pasquinelli suo avvocato e capogruppo leghista, l'unico minimo (o massimo a seconda dei punti di vista) comune denominatore tra le due cose è proprio l'acqua e, ne converranno Pasquinelli e Mancini, un presidente Geal che ha avuto per 25 anni una piscina abusiva in zona paesaggisticamente protetta pescando acqua non si sa bene dove e come, fa notizia eccome. Lo stesso Pasquinelli, nella sua arringa durante la seduta convocata da Francesco Raspini a palazzo dei Bradipi 2, ha parlato di 'piccolo abuso edilizio'. Cos'è uno scherzo? Una piscina interrata dove non doveva stare, per di più a Vecoli che non è proprio S. Anna o S. Marco, con annessa pavimentazione lui lo chiama piccolo abuso edilizio? Stendiamo un velo peloso pardon, pietoso. Sarebbe stato molto più saggio e coraggioso oltreché normale da parte della giunta e del sindaco in particolare, tirare fuori i coglioni e dimostrare che in casa propria comanda il sindaco perché se non ci fosse stato Mario Pardini a marciare da solo, a quest'ora Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia con liste civiche annesse sarebbero a pulire i cessi negli autogrill delle autostrade d'Italia piuttosto che a governare la città. Fatta questa doverosa premessa, Gianmarco Mancini non può stare dove sta. Punto e basta...

Per 'Lucca in diretta' l'aggressione in piazza S. Maria è titolata così: "Importuna una coppia, un'anziana e una turista". Chissà cosa avrebbero scritto se al posto del negro c'era un... fascista
Conosciamo Enrico Pace, direttore di Lucca in diretta, da molti anni e ne abbiamo sempre apprezzata la capacità di gestire un giornale e una redazione, anche perché, nel lontanissimo 2011, abbiamo collaborato al Corriere di Lucca con lui caposervizio. Non la pensiamo allo stesso modo, soprattutto, in politica, ma la stima reciproca professionale c'è sempre stata. A tutti coloro che, da quando ha fondato il quotidiano on line, ci dicevano e ci hanno detto che trattasi di un giornale filo amministrazione comunale verniciata di rosso, non abbiamo mai commentato perché, sinceramente, ognuno a casa propria fa quel che gli pare e, inoltre, non è un mistero che il giornale sia sempre stato simpatizzante per la sinistra. Come Pace sa, però, quando qualcosa ci va giù storto non esitiamo a scriverlo senza cattiveria, ma con la consapevolezza che c'è un limite a tutto e quando quel limite, a nostro avviso, viene oltrepassato, forse è il caso che qualcuno lo faccia notare. Questa mattina in piazza S. Maria c'è stata una aggressione vera e propria, non solo verbale - e sarebbe già grave - ma anche fisica nei confronti di due coniugi lucchesi che erano appena usciti dal prendere la colazione in un bar. Sono stati avvicinati da un negro e qui se volete denunciateci pure, ma era proprio di carnagione scura e, quindi, africano, che ha colpito violentemente al petto l'uomo e preso a urlare e gridare nei confronti della donna. Poi, se l'è presa con altre due donne e tutte e tre, le donne, ma anche l'uomo, sono rimasti, letteralmente, terrorizzati. Un episodio gravissimo che la dice lunga su quale sia il clima che si vive in questa città e nel resto d'Italia grazie alle politiche schifose e scellerate della Sinistra e dei nipotini di Elly Schlein di cui anche Lucca è piena, che vorrebbero farci invadere e cacciare da casa nostra a calci nel sedere...
La questura di Lucca 'sopprime' la democrazia e oscura la chat dei giornalisti: vietato inviare messaggi se non agli amministratori in divisa
Se non fosse una cosa stupenda per farci dell'ironia ci sarebbe, realmente, da mettersi le mani, nei capelli o là dove non batte il sole cambia poco. Questa, però, merita di essere raccontata. Chi scrive, come alcuni suoi colleghi di vecchio stampo, ha alle spalle oltre 30 anni di giornalismo di provincia, il peggio che c'è per certi versi, anche il più alienante, ma se preso in un centro modo, anche il più gratificante. Nelle grandi metropoli, infatti, sei solamente un numero e, per di più, dipendi dai politici che decidono del tuo futuro. In provincia, puoi, realmente, incidere sulla realtà o, quantomeno, provare a crederci. Dovete sapere che, un tempo, le notizie di cronaca nera, ma tutte in genere, se le volevi, dovevi essere in grado di recuperarle, mostrando anche una certa faccia come il culo e la capacità di saper tessere una ragnatela di rapporti umani che, poi, era il succo di questa professione. Con l'avvento della tecnologia e del politicamente corretto, ogni ufficio di ogni ente, anche il porco, si è dotato di un ufficio stampa che fionda veline a raffica su tutto e anche di più. Spesso, però, evitando, come è facilmente comprensibile, di far sapere quello che sarebbe interessante conoscere. Noi che abbiamo seguito per decenni la cronaca nera sappiamo quanto era ed è ancora importante avere la fiducia di coloro che stanno dall'altra parte e che, appunto, solo su questa base sono disponibili a dare qualche informazione in pèiù che non sia quella solita e, a volte, preconfezionata buona per tutti e per tutte le occasioni. Tutto questo per dire quello che è accaduto questa mattina sulla chat che la questura - come i carabinieri e come altri uffici, hanno con noi giornalisti. Ora, infatti, per apprendere le notizie non c'è più nemmeno bisogno di alzare le chiappe dalla sedia e uscire dalla redazione. Arrivano direttamente sulla chat inviateci da un apposito dirigente della questura o del comando provinciale o di chissà quale altro ufficio denominato ad hoc...
Fabio Barsanti mon amour
Avete presente la fine che fece, oltre un secolo fa, la famiglia reale nella Russia di Vladimir Ilʹič Lenin? Ve lo diciamo noi: nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918, l'ultimo zar Nicola II, la moglie Alexandra e i loro cinque figli che avevano tra i 10 e i 20 anni vennero giustiziati a Ekaterinburg dai bolscevichi. Avete presente la fine che faremo noi fra qualche decennio o anche prima grazie ai nipotini di Elly Schlein che farebbero entrare cani e porci nel nostro Paese senza arte né parte, ma con tanta voglia e necessità di mettere le mani e anche i piedi su quello che abbiamo e sempre più faticosamente messo da parte nella nostra affannata esistenza? O che, come annunciano ai quattro venti, vorrebbero far avere tutto anche a chi niente fa per avere qualcosa? Bene, provate a far viaggiare più ancora della vostra immaginazione i vostri peggiori incubi e vi avvicinerete parecchio alla verità. La Sinistra maledetta e che noi consideriamo, attualmente, pari ad un cancro che divora un organismo sano portandolo verso una decomposizione e una devastazione incontrollate e incontrollabili, ha ingranato con la nuova segreteria della fluid gender Elly Schlein, ex sardina o sgombro non si sa bene, una marcia che vuole travolgere tutto ciò che si trova davanti all'insegna di una guerra di tutti (loro) contro tutti (noi) con l'obiettivo nemmeno tanto nascosto di favorire i cosiddetti ceti deboli a discapito (sic!) di quelli forti: clandestini, zingari, criminali micro o macro non importa, Lgbtqrsttuvz e tutte le lettere dell'alfabeto. Di fronte a questa visione che per qualcuno sarà anche esagerata, ma che, per noi, è pura realtà sotto gli occhi di ha ancora voglia di non voltarsi dall'altra parte, noi, consapevoli di ciò che stiamo per affermare, così diciamo: Fabio Barsanti forever...

Pisa rossa e plebea, sul libro strumentalizzazioni della Sinistra e dei nostalgici debosciati, ma clamoroso autogol della maggioranza
Su cosa la Sinistra attacca la nuova giunta? Sempre e solo sulle stesse cose che, in realtà, sono solo e sempre le medesime cazzate: antifascismo, minaccia di un colpo di stato, presenza in giunta del cavaliere nero Fabio Barsanti e di CasaPound. Gurdate che cosa ha sollevato la vicenda della presentazione del libro di Luciano Luciani: alcuni parlamentari, tra cui la solita, immancabile e immarcescibile Laura Boldrini, hanno, addirittura, portato la cosa in Parlamento senza nemmeno sapere di che cosa stavano scrivendo; a Lucca garibaldini e politicanti verniciati di rosso hanno gridato alla violenza squadristica e al fascismo della giunta di Mario Pardini. Tutte puttanate alle quali, ormai, ci siamo abituati e potremmo anche prevenirle e raccontarle con largo anticipo tanto i sinistroidi sono prevedibili e privi di intelligenza storica e pragmatica che non sia quella del vittimismo e della paraculite cronica: piangono, si lamentano, chiedono aiuto, si rivolgono ai giornalisti prezzolati che conoscono benissimo e ai politici della cloaca romana. Detto ciò, tuttavia, è innegabile che se a Sinistra ci marciano, a Destra non hanno proprio alcunché di smart, sono bolsi, per nulla smaliziati, bradipi nel senso che non arrivano dove gli altri, al contrario, si fiondano come volpi. Purtroppo è sempre stato così: la destra vive in un mondo tutto suo, perso nei meandri esoterici e metafisici di un Evola che aveva altro da pensare che confrontarsi sul concreto. Alla base di tutto e di tutti, però e questo va specificato, c'è una sola cosa: una profonda ignoranza storica, storiografica, umana, politica, un minimo comune denominatore che appiattisce tutto senza che alcuno riesca ad ergersi al di sopra della mediocrità. Vale per la minoranza e per l'opposizione indistintamente, a Lucca e altrove...

Clandestini, ci risiamo: Governo, Finanza e Guardia Costiera nuovamente nel mirino della Sinistra. Ma non una parola su Torino messa a ferro e fuoco dagli 'anarchici'
Guarda caso, quando c'è al Governo il centrodestra, la Sinistra forcaiola e con le pezze al culo strumentalizza i morti - anzi, più morti ci sono, più la strumentalizzazione riesce meglio - e chiede a gran voce che vengano messi sotto inchiesta i 'presunti' responsabili delle stragi che, guarda caso, sono sempre i soliti: Governo, Guardia di Finanza, Guardia Costiera. La magistratura, ovviamente, non si fa pregare ed ecco che, roba allucinante, apre un fascicolo che, tra l'altro, dovrà appurare se ci sono stati ritardi o negligenze nei soccorsi. E' roba da ridere se non ci fosse da piangere. Una imbarcazione senza arte né parte, con sopra persone di ogni età salpate per cercare una vita migliore, fa naufragio nel mare in tempesta spezzandosi, addirittura, in due e la colpa di chi dovrebbe essere? Della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che sarebbero intervenute male. Qui, rovesciamo la verità e strumentalizziamo la tragedia: i clandestini o migranti che dir si voglia, sanno benissimo che affrontare il mare, soprattutto, in questo periodo, può essere pericoloso, ma lo fanno ugualmente. Fanno bene?, fanno male? Non sta a noi giudicare, ma sta a noi essere in grado di non farsi prendere da assurdi sensi di colpa che piacciono tanto ai comunisti e agli ex comunisti che sui sensi di colpa, degli altri però, ci marciano da sempre. In sostanza, secondo i giornalisti votati all'ammasso che scrivono sui quotidiani del mainstream - e voi idioti che ancora li acquistate - o he trasmettono dalle reti istituzionali e istituzionalizzate dove la verità non ha accoglienza se non quella del politicamente corretto, quello che dovrebbe fare lo Stato italiano è andare a prendere tutti gli immigrati che arrivano...
Tù sì che... Vale(ntina) Mercanti. E adesso 'guerra' senza sosta alla Sinistra immigrazionista e pro Lgbtq(rstuvz)
Valentina Mercanti ha perso e, con lei, ha perso ancora una volta Andrea Marcucci che l'aveva fortemente voluta - e giustamente per le sue capacità - con Stefano Baccelli alla segreteria regionale del Pd. A noi, che pure non siamo verniciati di rosso, tantomeno rosso-fucsia, dispiace, ma, solamente, per lei e per chi l'ha supportata. La Mercanti è una persona pragmatica, concreta, di poche seghe e capace di andare sul muso della gente se qualcosa gli va storto e non le piace. E' una che ha sempre avuto grinta, anche quando noi titolavamo 'Fuori i Mercanti dal tempio'. E' una, in particolare, che non ha mai dimenticato i ceti medi, la loro importanza e che, inoltre e scusate se è poco, a differenza della Ilaria Vietina, sulla porta dell'ufficio a palazzo dei Bradipi non ha mai voluto vedere scritto l'orribile parola 'assessora'. E' una donna che non ha complessi di inferiorità e che non ha bisogno di declinazioni al femminile grammaticalmente devastanti per sentirsi uguale agli uomini. Oltre al rispetto che diamo a tutti, lei, però, ha anche la nostra stima. Per quel che... Vale. Ha vinto Elly Schlein che sarà la nuova segretaria pardon - casomai qualcuno si offendesse pensando a un incarico impiegatizio - il nuovo segretario del Pd, un partito allo sfascio che è finito nelle mani nemmeno degli iscritti, bensì dei simpatizzanti, quelli che vorrebbero fare la rivoluzione, ma, poi, a farla ci mandano gli altri. Ha vinto un candidato che ha più volte starnazzato in favore dell'immigrazione indiscriminata, che si è formata anche sul tema dell'immigrazionismo spinto e che, per di più, è anche gender fluid per cui non c'è dubbio che due dei cavalli di battaglia della nuova dirigenza ex comunista saranno proprio questi: tolleranza massima verso tutto e verso tutti...

Fabio Barsanti fascista? Sarà, ma sempre meglio lui di Rosa Chemical, Daniele Bianucci e della Sinistra lucchese
Fa bene Francesco Raspini, persona intelligente, misurata e che non si fa trascinare in polemiche fuori da ogni produttività. In questa storia sulle foibe - una prece per le migliaia di trucidati gettati nelle fosse dai comunisti titini - lui ha scelto la strada del silenzio e ha fatto bene. Non si può pensare di attaccare una giunta di centrodestra sempre e solo cacciando fuori l'antifascismo e il povero Fabio Barsanti che povero, in senso spirituale, non è né ha mai pensato di esserlo. La Sinistra dei Bianucci, delle Vietina, delle Elly Schlein sta facendogli un sacco di pubblicità gratuita e anche i più sciocchi e meno informati cominciano ad apprezzare l'ex componente di CasaPound. Diciamo pure che la speranza di tutti coloro che si augurano la fine del Pensiero Unico Dominante è la vittoria, a livello nazionale, della Schlein e la sconfitta di Bonaccini quest'ultimo unico in grado di dare un po' di ossigeno al partito degli sfigati e dei pessimisti. Riceviamo costanti interventi dei politici lucchesi verniciati di rosso che accusano Barsanti, addirittura, di fare schifo come abbiamo letto in un comunicato o, anche, che intitolare una piazza a Norma Cossetto sarebbe un esempio di mistificazione neofascista e di uso politico della storia. Lo ha scritto Potere al popolo. Che dire? Abbiamo letto la nota che hanno diffuso e ci siamo messi a vomitare. Ma andate a studiare e leggete, leggete e leggete prima di aprire la bocca anzi, di scrivere simili bestialità...

Tra Sanremo, 'froci', lesbiche, trans, fluid gender oggi la vera trasgressione è essere normali
Ci mancava solo il bacio tra Fedez - ma chi è costui? Lo hanno eretto a profeta del nulla - e nonsisabenechi, comunque un omosessuale di cui avremmo fatto volentieri a meno e che, in prima serata e durante Sanremo, festival della musica melodica fino a qualche anno fa e dell'amore tradizionale ossia tra uomo e donna, ci ha fatto veramente schifo. Abbiamo pensato alle famiglie tradizionali e, nonostante l'ora tarda, a che cosa avrebbero domandato dei bambini di fronte a scene come quelle che la Rai alla quale paghiamo il canone non per scelta, ma per imposizione, continua a propinarci all'insegna della più spinta offensiva pro-Gender che si sia mai vista. Ora cercate di capire: i froci e non c'è accezione offensiva, ma solo dialettale in questa parola, le lesbiche, i transessuali, i gender fluid che sarebbero quelli che una mattina vanno con un uomo e la sera vanno con una donna a seconda di come gli gira; ebbene, tutto questo bailamme rappresenta una fetta sicuramente minoritaria, per fortuna, dell'umanità e della popolazione di questo già sfasciato stivale. Ciònonostante i soloni della televisione pubblica, del parlamento, del ministero si accaniscono a sfornare dosi esagerate e improponibili di educazione Gender. E la realtà, purtroppo, è che l'omosessualità sta dilagando e assumendo forme di vero e proprio fenomeno tristemente sociale. La Sinistra, ovviamente, alla quale restava solo l'antifascismo, ha pensato bene di gettarsi in questo mare indistinto di identità scomparse ed è divenuta la paladina di ogni azzardo, dal cambiamento di sesso a piacimento, alla possibilità di adozione per coppie gay o anche transessuali ad altre aberrazioni del genere...
