Presentato ricorso al Tar da parte della lista Capannori Popolare, la cui candidata a sindaco Nicoletta Gini non ha ottenuto il seggio di consigliere: “C’è davvero mancato pochissimo, visto che Capannori Popolare ha raggiunto 829, mentre la lista di maggioranza Capannori 2034, che ha preso l’ultimo seggio disponibile per i vincitori, come quoziente ha avuto 831,25- commenta Bruno Zappia, consigliere comunale di Capannori Cambia- Se il Tar dovesse accogliere le ragioni del ricorrente, la candidata a sindaco della lista Capannori Popolare entrerebbe in consiglio comunale al posto dell’ultimo consigliere riconosciuto per la maggioranza”
“Le perplessità non sono mancate già durante la campagna elettorale: in diversi seggi si trovavano come scrutatori parenti o affini di assessori allora in carica- prosegue Zappia- Inoltre, è accaduto che esponenti di questa maggioranza stazionassero davanti ai seggi, pronti a magari convincere gli incerti o i più anziani. Non parliamo poi di tutti i contributi economici e dei vantaggi distribuiti e promessi ad associazioni e privati fino ad un mese prima delle elezioni. Spero che la candidata ottenga dai giudici l'ascolto alle proprie ragioni, in nome della correttezza e della democrazia, ma anche perché certa gente non può pensare di vincere sempre su tutto e al di là di tutto”.