Pacini Fazzi ripropone nella Collana “Classici della Cultura lucchese” la ristampa della Guida di Lucca e dei luoghi più importanti del Ducato di Antonio Mazzarosa, datata 1843.
Uno spaccato della Lucca di metà Ottocento quello che si riscopre leggendo la ristampa anastatica della Guida di Lucca di Antonio Mazzarosa datata 1843 e appena riproposta in libreria da Pacini Fazzi (nella edizione senza immagini), ultimo volume della Collana “Classici della cultura lucchese” che intende riproporre – a prezzi economici - una ideale Biblioteca Lucchese per cittadini e appassionati della storia e dell'arte della nostra città. Il volume che fu edito dalla tipografia Giusti nel 1843 e scritto dal nobile lucchese Antonio Mazzarosa, ci fa 'leggere' la città dell'epoca, con i suoi monumenti, le sue mura da pochi anni abbellite dagli interventi di Elisa e Maria Luisa, ma anche le chiese e i palazzi: una guida che, dopo i due giorni indicati come tempo utile per una visita accurata alla città suggerisce anche 3 itinerari nel circondario proponendo la visita ai Bagni di Lucca, alle ville lucchesi e a Viareggio.
Come ogni guida che si rispetti, corredata dalle “notizie utili al forestiere sugli alloggi, monete, pesi e misure e poste.”
Antonio Mazzarosa (Lucca 1780 – 1861) è stato un politico e un intellettuale italiano. Sesto e ultimo figlio del nobile Giovan Battista Mansi e di Caterina Massoni, nacque a Lucca il 29 sett. 1780. All’età di vent’anni fu scelto come erede dal marchese Francesco Mazzarosa – privo di figli – per evitare l’estinzione della casata: oltre al cognome (assunto con l’obbligo di sostituirlo a quello originario), il M. ne ereditò il cospicuo patrimonio.
Sulla sua figura si veda la voce di Gabriele Paolini nel Dizionario Biografico degli Italiani oggi consultabile on line su www. Treccani.it/enciclopedia)