L'associazione "Sinistra con" organizza un approfondimento dell'esortazione apostolica "Laudate Deum" e degli alti richiami di Papa Francesco per la giustizia ambientale e sociale e per la pace.
S'intitola infatti "L'ecologia integrale di Francesco" l'appuntamento che è in programma per mercoledì 13 dicembre, alle ore 18, nei locali dell'oratorio Giovanni Paolo II di Sant'Anna, in via Fratelli Cervi.
Ad intervenire saranno Don Bruno Frediani, fondatore del CEIS Lucca; Arianna Chines, biologa ambientale; Leana Quilici della scuola per la pace di Lucca; e Daniele Bianucci, consigliere comunale. A coordinare il dibattito sarà Maurizio Perna, responsabile gruppo ambiente dell'Associazione.
"Otto anni dopo l'enciclica "Laudato si'", Bergoglio torna in maniera forte sui temi che più di altri lo allarmano e sui quali da tempo ha posto la sua attenzione - evidenziano gli organizzatori.
Francesco esorta il mondo della politica a non avere uno sguardo miope, fermo sul successo immediato senza prospettive a lungo termine ed invita tutti a liberarsi dall'egoismo, anima delle società consumistiche, cambiando i propri stili di vita.
Siamo consapevoli della forte influenza a livello mondiale delle parole di Francesco, che hanno suscitato un vastissimo dibattito, non solo in ambito cattolico, sull'atteggiamento verso la salvaguardia del creato.
Con la "Laudate Deum" papa Francesco denuncia ciò che appare evidente a tutti: «L'origine umana – "antropica" – del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio».
L'aggravarsi della crisi climatica con le sue conseguenze e i disastri ambientali, fra cui anche l'acutizzarsi delle migrazioni, e al contempo i reiterati ritardi della comunità internazionale sugli accordi per limitare le emissioni di gas serra, necessitano un aggiornamento nelle nostre linee di intervento.
Occorre affrontare con decisione, attraverso nuove strategie, le sfide legate ai fenomeni climatici.
Del resto, nel corso del suo pontificato, Francesco non ha mai smesso di invitare tutti, dalle Organizzazioni Internazionali agli Stati fino ai singoli cittadini, a cercare alternative che aiutino a superare la crisi ambientale, ad essere «creativi in queste cose per proteggere la natura e la casa comune». Di fatto, con la nuova esortazione apostolica si arricchisce ulteriormente quella parte del suo magistero rivolto a tutte le persone di buona volontà dedicato all'«ecologia integrale», riguardante la cura della casa comune con le sue relative implicazioni sociali e politiche".