Tra le domande alle quali il generale ed europarlamentare Roberto Vannacci ha risposto nell'incontro di ieri sera al Bagno Biondetti-ViennaLvce di Marina di Pietrasanta, ce n'è una, in particolare, che ha provocato una risposta storicamente e umanamente valida. E' quando gli abbiamo chiesto cosa pensasse della Flotilla ossia di quelle imbarcazioni che, senza arte né parte e a senso unico, avessero imbarcato gente come Greta Thunberg e anche qualche politicante italiano, per andare a violare il blocco navale imposto da Israele e portare non solo cibo, ma anche solidarietà ai tagliagole di Hamas. Non scherziamo per favore, di flottiglia ne conosco una sola e non è certamente questa... Risposta stupenda da parte di un uomo che è, in primis, quello che è sempre stato ossia un incursore, uno specialista di azioni nelle quali la prima cosa che si mette a rischio è la propria vita. Come non dargli ragione? Buffonate come quelle organizzate dai Propal e dai paesi filo arabi ormai agonizzanti in tutto l'Occidente non servono a nulla se non a far sentire meno isolati gli assassini del 7 ottobre 2023. Già, ma quale era la flottiglia cui fa riferimento Vannacci? E' la cosiddetta 10^ Mas ossia un reparto della marina regia che operò contro gli Alleati fino all'8 settembre 1943 portando a segno alcune imprese (nella foto) che arrecarono danni ingenti alle navi britanniche e gloria a coloro che riuscirono nell'intento. Si trattava di uomini coraggiosi, incursori appunto, che non esitarono con i loro siluri a portarsi fin sotto le imbarcazioni da colpire per poi darsi alla fuga. Eroi sicuramente anche se in guerra la parola vuol dire uccidere inevitabilmente o quasi sempre degli esseri umani.
Dopo l'armistizio, uno degli episodi più vergognosi della storia recente italiana, dopo la fuga del re e di Badoglio che abbandonarono l'esercito e le altre forze armate alla mercé dell'ex alleato del giorno prima, il comandante Junio Valerio Borghese, militare di altissimo valore e altrettanto prestigio, costituì la nuova X^ Mas ossia trasformò il vecchio reparto utilizzando, il numero romano al posto di quello arabo e eliminando, dalla bandiera, il simbolo della casa regnante di Savoia proprio per il tradimento avvenuto nei confronti dei militari senza alcuna avvisaglia.
Molti tra coloro che si trovarono a La Spezia dov'era la sede del comando, scelsero di abbandonare la nuova avventura, ossia quella di schierarsi con i tedeschi e i repubblichini, mentre altri, al contrario, rimasero e molti altri ancora si arruolarono. Anche tra questi ci furono persone degne e meritevoli di stima, gente che preferì mantenere fede alla parola data che non tradire come aveva fatto il re e il governo. In tanti, sui barchini della X^ Mas, persero la vita andandosi a schiantare contro le navi americane di fronte al litorale di Anzio e in tanti lo fecero pur non essendo fascisti anzi, avendo perso quella fede che avevano coltivato da giovani.
Noi, inutile dirlo, stiamo con Roberto Vannacci e con la flottiglia, quella vera però, quella che riuscì a coprirsi di gloria in Africa Settentrionale nel 1941. Quanto alla Flotilla, sarebbe interessante vedere se sarebbe disposta a combattere veramente: siamo convinti che tornerebbe a casa a nuoto per paura di rimetterci la pelle. Noi stiamo con Israele, lo abbiamo già detto, per il semplice motivo che non ci sono alternative: quello che sta accadendo a Israele accadrà anche a noi e solo gli imbecilli di sinistra e anarchici non se ne rendono conto. L'Islam non avrà alcuna pietà quando si tratterà di decidere chi far vivere o far morire.