A Lucca anche i muri pardon, anche le Mura sanno come la pensa il sottoscritto e non perché sia chissà quale personaggio pubblico, bensì e solo perché ci mette sempre la faccia in quello che scrive. Oltre alla firma. Così è stato anche per la presentazione dell'iniziativa del 27 settembre alla Casa del Boia dove sarà chiamato a rispondere alle nostre domande il generale di divisione Roberto Vannacci che a Lucca è ben conosciuto anche per essere iscritto alla locale associazione provinciale dell'ANPd'I. In tutta Italia si sono levate forme di protesta da parte dei soliti giornalisti e intellettuali da strapazzo per questo evento e per l'altro che andrà in scena al Bagno Biondetti-ViennaLvce il 9 settembre. Il tutto, semplicemente, perché dopo aver letto interamente il libro di Vannacci e non averlo trovato assolutamente offensivo verso chicchessia tantomeno immigrati o omosessuali, abbiamo deciso di presentarlo e di intervistare a 360° l'ex comandante del Col Moschin e della Brigata Paracadutisti Folgore che piaceva tanto anche a Sinistra quando scriveva contro l'uranio impoverito e i rischi che correvano i suoi ragazzi. In tutto ciò e ci teniamo a sottolinearlo, almeno fino ad oggi non c'è stata una sola riga diffusa da parte dei partiti dell'opposizione lucchese nei confronti di chi scrive per questa iniziativa. Non una critica, non una offesa, non un giudizio affrettato. Ci piace pensare che ciò sia avvenuto perché qui, in questa città dove lavoriamo da oltre trent'anni,l ci conoscono a fondo e sanno che non abbiamo mai fatto sconti a nessuno anzi, a dirla tutta, se c'è qualcuno che abbiamo 'massacrato' nel senso buono e oggettivo del termine, è stata sempre la maggioranza al governo della città senza alcuna distinzione di parte. Eppure avrebbero potuto spararci addosso persone come Ilaria Vietina o Daniele Bianucci che non risparmiamo mai nelle nostre 'sfuriate', avrebbe potuto farlo lo stesso Francesco Raspini capogruppo di un Pd che con il nuovo segretario è ancora più a favore di certe tematiche di prima. Non lo hanno fatto e non è detto che, in futuro, non lo facciano sia pure, ne siamo convinti, in forme civili e intelligenti.
Certo, ci sono le eccezioni e a parte le numerose offese e il dileggio manifestati su facebook dai soliti profili fasulli e dagli imbecilli senza vergogna, ce n'è una che ci preme sottolineare ed è quella dell'ex segretario della sezione del Pd centro storico Roberto Panchieri. Già avevamo avuto occasione di rispondergli a muso duro una volta subito dopo la fine della campagna elettorale, ma, evidentemente, non è stato sufficiente. Così come non gli sono bastate le prove di assoluta obiettività-oggettività nel commentare la vita politica cittadina da parte di questa Gazzetta. In un post su facebook in calce all'annuncio dell'evento del 27 settembre, ha scritto di dubitare che l'evento si terrà facendo sottintendere chissà quale mobilitazione contraria.
Vogliamo sperare che la Digos affronti serenamente la questione, ma anche con attenzione e che chieda delucidazioni in merito a questo signore nel caso in cui stia organizzando qualcosa per osteggiare la nostra presentazione che, ripetiamo, non sarà partitica né politica nel senso che non ci interessa fare proseliti o organizzare una eventuale Marcia su Lucca dove, tra l'altro, regna la destra. Quini e battute a parte, che Panchieri si dia una calmata e se non se la dà lui, gliela facciano dare i suoi compagni di partito.
A Lucca ex repubblica fino a quando quel gran genio di Napoleone finito, poi, come si sa, non la cancellò dalle carte geogrrafico-politiche, esiste la libertà di manifestazione del pensiero e, soprattutto e a differenza di tutte le altre città di questa regione svenduta da decenni alla Sinistra che l'ha ripagata a suon di miserie e tristezze, non c'è una maggioranza di cittadini con gli occhi foderati di prosciutto, ma, al contrario, ben aperti e curiosi di capire e ragionare con la propria testa. Roberto Vannacci non è un politicante né un povero scemo e ci perdoni la frase. Vannacci è un galantuomo come, forse, nemmeno ne esistono più, persone che con la gentilezza e l'educazione hanno un rapporto così stretto che nell'universo rosso-fucisa è persino impossibile da immaginare.
Noi non siamo mai stati militaristi, tutt'altro, ma non abbiamo pregiudizi se una cosa di buonsenso la dice un uomo in divisa invece che uno in borghese. Sempre di buonsenso si tratta.
Quindi invitiamo gli esponenti della minoranza a venire all'evento e ci auguriamo che non avvengano incidenti o manifestazioni di sorta. Ripetiamo: si tratta di una pura e semplice iniziativa tendente a far conoscere da vicino ciò che è stato giudicato da lontano. E, poi, chi conosce chi scrive e la Gazzetta sa bene che la migliore garanzia è proprio questa. Quanto ai giornalisti di altre testate nazionali, poveretti, vivono per lavorare e sono convinti di essere depositari di chissà quale verità e incaricati di chissà quale missione. Che si rilassino, la vita è così breve per tutti che non vale la pena di arrovellarsela per pergiudizi e prevenzioni senza senso.