Non è possibile. Laurent Obertone, il, saggista francese boicottato dal mainstream politicamente corretto per via dei suoi libri duri come sassi in pieno volto, aveva ragione. Nella sua trilogia, a partire da Guerrilla e non solo, aveva annunciato che prima o poi la Francia e Parigi sarebbero esplose e messe a ferro e fuoco dagli abitanti musulmani delle banlieu, dai nuovi immigrati e da quelli che non si sono mai adattati e vivono ai margini della società dando colpa a tutti per quello che non hanno e non fanno chiedendo avidamente sempre e soltanto di più. Leggete le pagine di Obertone e vi renderete conto di quello che aveva profetizzato: la morte di un giovane maghrebino nato e cresciuto nella banlieu parigina ad opera di un poliziotto che aveva sparato durante un controllo. Da lì l'esplosione di una violenza incontrollata e ingiustificata che avrebbe condotto la Francia sull'orlo prima e dentro poi, una vera e propria guerra civile. Nel libro la Sinistra attacca la polizia e le istituzioni giustificando le proteste e il loro degenerare, come se fosse normale sventrare negozi, bruciare auto, saccheggiare centri commerciali, picchiare poliziotti. La realtà è che Obertone aveva previsto tutto compreso il tentativo del Governo d'oltralpe di andare incontro ai rivoltosi per comprendere e comprendere e poi, ancora, comprendere. Ma comprendere cosa? I manifestanti hanno colto la scusa di una morte preterintenzionale per dare vita ad una rivolta che ha attaccato tutto e tutti, ma che, in fondo, aveva come unico scopo saccheggiare negozi di lusso o quasi e portarsi a casa senza pagare quel che si voleva. Altro che morte del giovane ucciso da un agente di polizia...
Ha detto bene il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che una volta era contro l'arrivo indiscriminato di cani e porci sul nostro suolo grazie alle Ong e che, dopo le accuse da parte della tedesca che aveva speronato la Guardia di Finanza ha fatto marcia indietro. Non si può andare avanti così e trovarsi, fra qualche anno, nelle stesse condizioni dei francesi. Qui non è tempo di buonismo e se anche non è ancora, come hanno gridato giustamente gli agenti francesi, tempo di battaglia, il rischio è di trovarsi alle prese con questi delinquenti di seconda o terza generazione che attaccano semplicemente perché odiano l'Occidente.
Nonostante un Governo di centrodestra, mai come ora sono stati sbarcati immigrati e tutto per timore di un eventuale naufragio. Ché forse qualcuno ha ordinato a questa gente di imbarcarsi su bagnarole gestite da criminali che sfruttano la disperazione?
Quello che sta succedendo in Francia Laurent Obertone lo racconta con dovizia di particolari solo che, lui, va oltre e ci si ficca in mezzo alla realtà non certo come la maggior parte di intellettuali e giornalisti francesi e europei che, al contrario, chiudono gli occhi con delle fette di prosciutto avariato.