Il 29 giugno non è – né sarà mai più – un giorno qualunque per la provincia di Lucca. Esattamente 16 anni fa, alle 23,48, un treno merci contenente gpl deragliò a poche centinaia di metri di distanza dalla stazione ferroviaria di Viareggio. A quel deragliamento seguì una violentissima esplosione che si inghiottì gran parte di via Ponchielli, seminando morte e distruzione.
In quella tragedia morirono 32 persone: molte subito, altre nei giorni seguenti.
Quanto accaduto quella notte non fu una tragica fatalità: ci furono responsabilità colpose. A dirlo non è chi scrive, ma sei sentenze di tribunale – una a Lucca, tre a Firenze, due a Roma – che hanno messo nero su bianco fatti e nomi.
In attesa della Cassazione ter che – questo è l’auspicio di tutti - segni davvero la conclusione definitiva di un iter giudiziario infinito (il primo grado a Lucca iniziò il 13 novembre 2013), questa sera la città di Viareggio si stringerà ancora una volta attorno ai familiari delle 32 vittime, per il solito corteo per le strade cittadine al quale prenderanno parte migliaia di persone.
Alle 23,48 la commemorazione toccherà il suo culmine emotivo, con la lettura dei nomi delle persone scomparse di fronte alla Casina dei Ricordi di via Ponchielli.
Esserci, a quel corteo, è un dovere civico e morale. Anche per chi non sia viareggino o viva da altre parti, perché quella del 29 giugno 2009 è una tragedia collettiva, e non di una città sola. Noi, come ogni anno, ci saremo.