Anno XI 
Domenica 4 Giugno 2023
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da aldo grandi
Cronaca
01 Aprile 2023

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Che chi muore giace e chi vive si dà pace sia una triste, ma concreta realtà, lo sappiamo tutti. Salvo che per pochi intimi, la morte di una persona finisce per diventare, col tempo, un fatto che si perde e diluisce nel tempo. Ci sono, però, i cimiteri altrimenti detti camposanti per via di quel sangue che vi avevano depositato anticamente, i cristiani e lo stesso Gesù e che i pellegrini, tornando in patria, Italia e Germania, avrebbero depositato con un po' di terra portata seco. 

A S. Maria del Giudice, chiamata anche l'ultima frazione di Lucca e la prima di Pisa, il cimitero è sempre stato una chicca per pace, pulizia e decoro e questo, nonostante, di notte, il cancello d'ingresso sia sempre rimasto sistematicamente aperto.

Saremo sinceri e anche brutali. Di andare al cimitero avremmo fatto volentieri a meno, nel senso che si tratta di uno di quei luoghi che non abbiamo mai aspirato, ma non crediamo di essere gli unici, di visitare, ma la vita e, in particolare, la morte, purtroppo e a volte regala impegni che in un modo o nell'altro ci vediamo costretti a onorare. 

Ebbene, ieri abbiamo voluto scattare alcune immagini di ciò che appare appena varcata la soglia del camposanto di S. Maria del Giudice. Uno schifo e, a dirla tutta, schifo è un eufemismo e riduttivo perché quello che abbiamo visto denota, per dirla alla lucchese, trasando che, tradotto, vuol dire abbandono, degrado, trascuratezza, superficialità, assenza di rispetto dei morti e anche dei vivi. 

Abbiamo, così, voluto interrogare alcuni parenti in visita ai propri defunti e il commento ha ricalcato, perfettamente, quello che noi avevamo pensato. Come si fa a ridurre un cimitero in questo stato?

Guardate bene le foto e dite se non vi sembra un cimitero di guerra, di quelli creati alla rinfusa, di fretta, della serie sbrighiamoci che altrimenti, se stiamo ancora qui, prima o poi bombardano anche noi e finiamo sotto un metro di terra.

In una delle grandi e rettangolari aiuole destinate ad ospitare le salme dei morti, è stato 'arato' si fa per dire il terreno e vi sono state sotterrate, si presume, delle salme o giù di lì - udite udite - provenienti da altri cimiteri i quali, pare, non avevano posto o non avevano ossario e, quindi, i geni della stirpe che regnano dappertutto hanno pensato bene di smistarli un po' qui e un po' là della serie i parenti, ammesso che ancora ci siano, per cercare e pregare un proprio caro, devono sciropparsi chilometri e chilometri per raggiungere il cimitero di destinazione.

Guardate come sono state piantate le croci: par d'essere in Ucraina anzi, il cimitero di guerra degli ucraini o anche del gruppo Wagner fa invidia a quello, debosciato, di S. Maria del Giudice.

Qualcuno sa dirci chi ha avuto la geniale trovata di trasferire i morti o quel che ne resta da un cimitero all'altro e seppellirli così, a c...o di cane?

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