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Scritto da Redazione
Cronaca
23 Luglio 2022

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Venerdì 22 luglio una delegazione del coordinamento 6 luglio, composto da docenti, Ata, genitori, studenti, RSU Cobas e di altri sindacati, è stata ricevuta dalla dirigente e da due funzionari dell’UST di Lucca.

Il coordinamento ha evidenziato tutte le criticità sollevate in queste settimane da vari gruppi di genitori e insegnanti sulla formazione delle classi e degli organici docenti e Ata, con 49 classi non autorizzate rispetto alle richieste delle scuole, che si aggiungono al taglio di 49 cattedre operato due anni fa. "Ciò determina classi numerose - si legge nella nota del Coordinamento 6 luglio -, talvolta anche di 29 alunni, e/o classi di oltre 20 alunni con 2 o 3 alunni con disabilità, in violazione della normativa vigente sull’integrazione scolastica. In particolare, il Coordinamento ha evidenziato in modo specifico le criticità segnalate da diversi rappresentanti delle varie scuole. Rilevanti anche le carenze di organico del personale Ata, in particolare la presenza di plessi con un unico collaboratore".

"Tale situazione è riconducibile alla scelta politica nazionale di confermare i criteri di formazione delle classi e degli organici della Riforma Gelmini (DPR 81/2009), che era finalizzata all’unico obiettivo di tagliare 8 mld di euro di spesa per la scuola pubblica. E’ paradossale che si continui ad applicare una riforma nata in un periodo di austerità quando siamo in una nuova fase di politica economica, caratterizzata dalla spesa pubblica in deficit, con i 191 mld di euro provenienti dall’ UE e i 32 miliardi del PNRR destinati a scuola e ricerca. Anzi, la Legge 79/2022 prevede di approfittare del calo demografico per tagliare a partire dal 2026 altri 11.300 cattedre. Tali fondi andrebbero,invece, destinati alla riduzione del numero di alunni per classe e all’ampliamento degli organici docenti e Ata".

"All’ UST - spiega il coordinamento - abbiamo chiesto di farsi portavoce di tali istanze presso il Ministero e al tempo stesso di ovviare alla criticità maggiori in sede di organico di fatto. La risposta raggelante è stata che “con nota prot. 9478 del 12 luglio 2022 - determinazione dell’organico adeguato alle situazioni di fatto -(..) il competente USR per la Toscana ha significato agli Ambiti Territoriali la mancata attribuzione di risorse in deroga per il personale docente, confermando il medesimo contingente assegnato in sede di organico di diritto.”. Per cui, in sede di organico di fatto non ci saranno nuove classi, salvo quelle che i Dirigenti scolastici potranno istituire utilizzando l’organico già assegnate mediante “l’utilizzo di risorse interne in compensazione”, cioè a costo zero! Da una prima disanima si tratta di ben poca cosa, come ricaviamo dalla relazione dettagliata che ci è stata consegnata in anteprima: due gruppi classe con bilinguismo, uno alla SM dell’ IC Massarosa 1 e  uno all’IC MEI; il possibile recupero di una sezione dell’infanzia all’ IC Bagni di Lucca; il mantenimento del corso Esabac all’ ITE Carrara; il recupero di una classe e dell’indirizzo quadriennale al Fermi – Giorgi; il recupero di una classe 5° al Paladini; un progetto interno al Don Lazzeri Stagi; il rispetto del quadro orario al Pertini, all’ ISI Garfagnana e all’ ISI di Barga (a cui è garantito anche il corso per adulti); il progetto di bilinguismo al Galilei; il recupero di una classe al Vallisneri".

"Inoltre, per limitare i danni determinati dalle classi numerose con alunni con disabilità non saranno previste nuove classi, ma sono stati richiesti all’USR insegnanti di sostegno “in deroga”. Si tratta di 51,9 posti che sarebbero così distribuiti: 1,5 all’infanzia dell’IC Porcari; 8,2 alla primaria e 10, 5 alla media dell’IC Altopascio;  6,2 per la primaria di Lucca 3; per le altre scuole medie 2,3 all’ IC Lucca 6, 9,3 all’ IC Camaiore 1, 4,9 all’ IC Coreglia, 5 all’ IC Castelnuovo; infine, 4 posti per il Liceo Barsanti – Matteucci. Il condizionale è d’obbligo perché si tratta di richieste, la cui concessione dipende dall’ USR Toscana".

"Non possiamo non considerare tale quadro assolutamente insoddisfacente - conclude il coordinamento -. E’ assurdo che con tutti i soldi che vengano spesi per il Piano Estate e per i vari progetti e progettini, con i 32 miliardi di euro del PNRR dedicati alla scuola e alla ricerca si debbono continuare a eludere le richieste della comunità scolastica. Il cuore del “fare scuola” è il lavoro in classe e la riduzione del numero degli alunni per classe, in particolare laddove vi sono dei disabili, è la via maestra per migliorare la qualità della scuola".

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