Terminata l'edizione 2025 del Giro d'Italia, è tempo di bilanci. Lucca ha accolto la grande Corsa Rosa per il secondo anno consecutivo, con la cronometro individuale verso Pisa di martedì 20 maggio. Un evento straordinario che ha reso la città protagonista della corsa ciclistica più amata d'Italia e di tante iniziative parallele che hanno visto la partecipazione di associazioni sportive, cittadini, attività commerciali e istituzioni.
Un traguardo reso possibile dalla sinergia tra l'Amministrazione comunale e RCS Sport, frutto di un lavoro lungo, serio e condiviso, che ha riportato la Carovana nella nostra città dopo oltre quarant'anni di assenza. Una sfida vinta con visione, impegno e determinazione, che ha saputo unire l'organizzazione sportiva di vertice con l'orgoglio e la passione di una comunità pronta ad accogliere il grande ciclismo.
Oltre alla spettacolarità della gara, il Giro d'Italia ha portato con sé un indotto concreto e misurabile per il territorio. Secondo i dati diffusi da Banca Ifis e RCS, l'edizione 2025 del Giro ha generato un impatto economico diretto e indiretto sul territorio italiano pari a oltre 2,3 miliardi di euro, con una crescita del +4,5% rispetto all'anno precedente. Solo sul fronte delle presenze, si stima che oltre 28.000 pernottamenti siano stati generati nelle strutture ricettive locali da staff, giornalisti, squadre e tifosi.
La tappa lucchese ha rappresentato una vetrina internazionale per la città, grazie alla copertura televisiva globale e alla visibilità offerta dalla diretta che ha valorizzato i simboli del territorio e la Torre Guinigi con la gigantesca bandiera tricolore.
Lucca e la bicicletta hanno infatti una storia lunga e appassionata. La nostra è terra di grandi atleti, di strade che hanno fatto la storia del ciclismo e di una cultura sportiva profonda e autentica. Il ritorno del Giro non è soltanto una celebrazione del presente, ma anche un riconoscimento alla tradizione sportiva del nostro territorio, che ha saputo educare generazioni allo sport come scuola di vita, sacrificio e comunità.
Il Giro è oggi anche un laboratorio di buone pratiche: il progetto Ride Green ha permesso il riciclo dell'84% dei rifiuti prodotti nelle tappe, tra cui quella lucchese. Inoltre, grazie alla collaborazione con Treedom, sono stati piantati 200 alberi, contribuendo alla compensazione di oltre 45 tonnellate di CO₂. La sostenibilità, la mobilità dolce e il rispetto per l'ambiente sono sempre più centrali nella visione del Giro e perfettamente in linea con le politiche ambientali del Comune di Lucca.
"Il ritorno del Giro d'Italia a Lucca, per due edizioni consecutive dopo quarant'anni - dichiara l'assessore allo sport, Fabio Barsanti - è molto più di un risultato sportivo: è il simbolo della capacità di fare squadra per obiettivi ambiziosi. Abbiamo riportato la nostra città al centro della scena internazionale, valorizzando il nostro patrimonio culturale, la nostra tradizione sportiva e la nostra vocazione all'accoglienza. I benefici per il tessuto economico sono evidenti, ma quello che più conta è l'entusiasmo e l'orgoglio che abbiamo visto nei volti dei lucchesi: questo è il vero traguardo che ci porteremo dentro. Tengo a sottolineare il grande lavoro degli uffici comunali e la grande sinergia tra i diversi ambiti, coordinati molto bene dal settore sport e turismo".
Il Giro d'Italia è riuscito a unire passato, presente e futuro. È stato un evento diffuso, partecipato e sentito. Ha generato indotto, rafforzato legami, acceso riflettori e lasciato un'eredità culturale e valoriale. Lucca, ancora una volta, ha saputo farsi trovare pronta, dimostrando che anche nel grande ciclismo, così come nella vita pubblica, la passione, la competenza e la collaborazione possono fare la differenza.
