Un olivo, simbolo di pace, in ricordo di Vania Vannucchi. E’ stato piantato nella Cittadella della Salute “Campo di Marte”, proprio in prossimità del luogo in cui l'operatrice sanitaria lucchese fu uccisa nel 2016, che diventerà uno spazio della memoria per Vania e per tutte le donne che hanno subito violenza, ma anche un punto di riferimento per l’avvio di un percorso di studio e di riflessione con i ragazzi e le ragazze e con gli adulti
E’ stato evidenziato nel corso dell’incontro organizzato per oggi (mercoledì 29 novembre) da “La Città delle Donne di Lucca” e dal Consultorio della Piana di Lucca in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne: dalla panchina rossa presente a “Campo di Marte” è partito un corteo con le studentesse della scuola Civitali, che poi si è sviluppato all’interno del perimetro dell’ex ospedale fino al luogo dell’uccisione di Vania, che è stata ricordata in un clima di grande commozione, alla presenza anche dei suoi genitori Giovanna e Alvaro. Si è quindi svolto un flash mob, seguito da una serie di interventi per portare un messaggio e una voce di sostegno e solidarietà a tutte le donne vittime di femminicidio.
Nella conferenza stampa, che è seguita all’evento, hanno parlato la direttrice della Zona Distretto Piana di Lucca Eluisa Lo Presti, la direttrice dell’unità funzionale consultoriale della Piana di Lucca Patrizia Fistesmaire, la direttrice della struttura di Educazione e promozione della salute area nord Valeria Massei e Cecilia Carmassi del direttivo de “La Città delle Donne”.
Per sconfiggere la violenza e mitigare le sue conseguenze – è stato detto - è necessaria una rete fatta di sinergie e pratiche condivise con i Centri Antiviolenza, con le associazioni, gli Enti locali, le Forze dell'ordine, le Autorità giudiziarie, le Organizzazioni sindacali e tutti coloro che possono sostenere le donne e aiutarle a uscire da situazioni di violenza fisica, psicologica ed economica.
E’ stato ribadito che il Consultorio, per la Regione Toscana, coincide con il centro di coordinamento delle azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Quindi grazie al Codice Rosa e alla rete territoriale, impegnata contro la violenza alle donne, si occupa a vari livelli del fenomeno: a partire dagli interventi di educazione sentimentale e sessuale anche nelle scuole inferiori e superiori (insieme all’Educazione e promozione della salute), al sostegno per i neo-genitori per lo sviluppo di un'educazione consapevole, fino alla valutazione e alla presa in carico di tutte le donne vittime di violenza che si rivolgono al servizio socio sanitario.
Gli interventi in questo ambito devono infatti essere strutturati e strutturali e l’ultima delibera della Regione Toscana rafforza proprio il ruolo dei Consultori.
“La Città delle Donne” nata nel 2007, è un'associazione di donne per le donne. Promuove e realizza la solidarietà tra donne di differenti generazioni, contesti sociali e provenienze geografiche e opera per rimuovere ogni discriminazione, diretta e indiretta, basata sul genere, su motivi di origine etnica o razziale, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale.
L’associazione, che fa parte di una rete di soggetti che collaborano su tutte queste tematiche, mette da sempre in rilievo l’importanza di conoscere i servizi che sono presenti sul territorio per “imparare a prevenire”.
Ogni tre giorni nel nostro Paese avviene un femminicidio e le donne che arrivano a denunciare la violenza sono purtroppo ancora troppo poche rispetto a coloro che la subiscono. Non è più possibile tollerare che questo continui ad accadere.