Il consiglio comunale di ieri sera è cominciato alle ore 21.03 con la richiesta del presidente Enrico Torrini al segretario di eseguire l’appello nominativo volto alla verifica dei presenti e del numero legale per dare corso alla seduta. Assenti giustificati il consigliere di minoranza Gianni Giannini del Pd e il consigliere di maggioranza di FdI Niccolò Maltese.
L’ordine dei lavori, che aveva nove punti in discussione, è stato avviato da Torrini con il primo punto relativo alle raccomandazioni, ma non essendoci state richieste di intervento si è passati al secondo punto, quello delle risposte orali alle interrogazioni. In particolare si è risposto a due interrogazioni del capo gruppo di Sinistra Civica Ecologista con Daniele Bianucci che le ha illustrate. La prima interrogazione era presentata l'8 giugno all’indirizzo del sindaco Mario Pardini e del vice sindaco Giovanni Minniti con delega alla sicurezza ed era inerente l’operazione Lucca Sicura2023 che non era ancora partita al momento della presentazione dell’interrogazione e doveva coprire il periodo temporale giugno-dicembre 2023.
Fin da subito l’esponente della minoranza ha lamentato il ritardo di circa quattro mesi nel rispondere alla sua interrogazione. Ha anche ribadito l’importanza di ottenere una risposta entro trenta giorni dal momento in cui è stata presentata e, quindi, ha aggiunto di volerla ritirare perché, ormai, superata dalle evoluzioni avvenute nel lasso di tempo trascorso della situazione.
E' intervenuto Enrico Torrini per rappresentare che, comunque, visto che l’interrogazione era stata letta e l’amministrazione comunale aveva espressamente richiesto di voler rispondere, tale opportunità sarebbe stata espletata. Giovanni Minniti ha esordito esprimendo il suo rammarico per la mancata partenza del progetto Lucca sicura 2023 adducendo il fatto che ben 22 agenti della polizia municipale, che inizialmente avevano dato la loro disponibilità, poi, l’hanno ritirata e aggiungendo che c’erano delle criticità ereditate dalla precedente amministrazione dovute alla mancanza di personale a cui l’attuale giunta stava facendo fronte con l’assunzione di sei agenti a tempo determinato e otto a tempo indeterminato, ma ancora insufficienti per dare avvio al progetto in questione.
Il presidente Torrini ha chiesto, come da prassi, se l’interrogante era soddisfatto o meno della risposta, ma Bianucci ha insistito sui tempi lunghi adottati per rispondere e si è anche lamentato del fatto che non gli sembrava molto corretto scaricare la mancata soluzione sulla precedente giunta Tambellini. E', quindi, passato alla lettura della sua seconda interrogazione, diretta all’assessore Cristina Consani e relativa alla cartellonistica allarmistica recante la dicitura sostanze chimiche pericolose sul parco fluviale. Consani ha spiegato che, evidentemente, l’installazione di questa cartellonistica allarmistica sugli argini del parco fluviale deve essere stata opera di qualche buontempone, definendo questa malevola azione una vera e propria birbonata per cui, avendo avuto la segnalazione di totale estraneità dell’Arpat, si era già provveduto tramite i competenti uffici comunali alla rimozione.
Terzo punto dell'ordine del giorno quello relativo alla pratica nr..128/2023 “Surroga consigliere comunale dimissionario e convalida avente diritto”. Il presidente Torrini ha detto che il consigliere Giacomo Tosi, del gruppo di maggioranza Difendere Lucca, si era dimesso dall’incarico e veniva sostituito con il consigliere Gino Simi della stessa lista. Ha preso la parola ancora una volta l’inossidabile Daniele Bianucci di Sinistra Civica Ecologista per chiedere come mai entrava in consiglio Gino Simi che non gli risultava essere il primo dei non eletti di quel gruppo politico guadagnandosi l’immediata reprimenda di Torrini che lo rampognava, con il suo solito stile del pugno di ferro nel guanto di velluto, dicendogli che evidentemente non aveva letto l’atto di surroga da dove si evinceva chiaramente che il primo di non eletti, Lorenzo Lucatelli, aveva rinunciato ad entrare in consiglio comunale e, quindi, la richiesta di accettazione all’incarico era ricaduta sul candidato successivo, Gino Simi, che invece aveva accettato la nomina.
Si procedeva quindi alla votazione perché il consigliere Gino Simi facesse ingresso nell’emiciclo e potesse insediarsi quale nuovo consigliere comunale. La votazione aveva esito favorevole con 25 voti favorevoli, nessun voto contrario e un voto di astensione. Il neo consigliere Gino Simi veniva invitato ad entrare nell’emiciclo e prendere posto nei banchi della maggioranza ,vicino agli esponenti di difendere Lucca, cosa che faceva immediatamente tra gli applausi bipartisan del consesso comunale.
Il quarto punto ha riguardato la pratica nr.129/2023 “Surroga componente commissione consiliare permanente Politiche di Bilancio e Sviluppo Economico del territorio - Presa d’atto”. Il quinto punto la pratica nr.111/2023 “Garante dei diritti dei detenuti del comun di Lucca - Elezione”.
Ha chiesto e ottenuto la parola il consigliere di minoranza del Pd Lorenzo Vincenzo Alfarano che, approfittando dell’occasione offertagli dalla surroga del consigliere Gino Simi subentrante al dimissionario Giacomo Tosi, ha domandato se era vero che quest’ultimo aveva ottenuto la concessione del bar interno allo stadio Porta Elisa e se le sue dimissioni erano connesse a questa sua nuova attività poiché avrebbero potuto essere oggetto di incompatibilità o di conflitto di interessi con le sue funzioni di consigliere comunale.
Ha preso la parola il neo consigliere Gino Simi per dichiarare la sua appartenenza al gruppo di maggioranza Difendere Lucca. E' intervenuto Lorenzo Del Barga, capo gruppo di Difendere Lucca, per dare il benvenuto al neo consigliere comunale del suo gruppo politico e ha spiegato che, effettivamente, il dimissionario Giacomo Tosi aveva ottenuto la concessione del bar interno allo stadio con una trattativa tra soggetti privati a cui l’amministrazione comunale era totalmente estranea. Si è proceduto, quindi, anche alla votazione di surroga nella commissione permanente Politiche di Bilancio e Sviluppo Economico del Territorio ed il neo consigliere Gino Simi ne è entrato a far parte con 25 voti favorevoli, una astensione e nessun voto contrario. Identico risultato aveva anche l’immediata eseguibilità.
Quinto punto dell’ordine dei lavori: la pratica nr.111/2023 “Garante dei diritti dei detenuti del comune di Lucca - Elezione.” E' intervenuto il capo gruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista per chiedere ed ottenere, alle ore 21.39, di sospendere per cinque minuti il consiglio comunale. I lavori sono ripresi alle 21.56 con l’intervento sulla pratica del consigliere del gruppo di maggioranza FdI Mara Nicodemo. Quest’ultima ha illustrato l’importanza della figura del garante dei diritti dei detenuti aggiungendo che i candidati selezionati sono due, entrambi avvocati: il medico Dottor Bellonzi e la dottoressa Giulia Gambardella.
La commissione era stata favorevolmente colpita da entrambi, sia per i curriculum e le lettere motivazionali presentate, sia perché si trattava di due candidati di assoluto rilievo che, a prescindere da chi fosse stato prescelto, erano meritevoli dell’incarico.
Francesco Raspini ha domandato alla presidente della commissione Mara Nicodemo su quale allora dei due candidati si era orientata la scelta della maggioranza. Il capo gruppo di Forza Italia - UDC Alessandro Di Vito ha illustrato i criteri utilizzati nella commissione, ma vista la forte professionalità e motivazione di entrambi i soggetti si era preferito lasciare libertà di voto alla coscienza di ogni singolo consigliere. Il consigliere di minoranza del gruppo Lucca Futura Lia Joy Stefani ha spiegato che, pur riconoscendo notevoli meriti alla dottoressa Gambardella, avrebbe indirizzato il suo voto sul dottor Bellonzi per la più vasta esperienza, dovuta certamente anche all’età più avanzata rispetto alla sua concorrente.
Il capo gruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci, con un contorto ragionamento misto tra ragioni politiche della passata amministrazione e un curriculum più prestigioso e corposo, si è espresso per il conferimento dell’incarico al dottor Bellonzi. Francesco Raspini ha espresso i suoi dubbi sul fatto che i componenti della maggioranza non avevano avuto il coraggio di dichiarare platealmente la loro preferenza sulla scelta della dottoressa Gambardella rispetto al dottor Bellonzi che invece era, a suo parere, più qualificato per ricoprire il ruolo di garante per i detenuti e su cui il Pd avrebbe fatto convergere i suoi voti.
In sintesi Raspini ha insinuato che il responso segreto dell’urna a breve tanto segreto non sarebbe stato più poiché tutto l’infiorettamento su entrambi i candidati era soltanto un escamotage perché la maggioranza era imbarazzata e non avrebbe saputo spiegare con argomentazioni solide la sua preferenza per la dottoressa Gambardella rispetto al dottor Bellonzi che vantava certamente un esperienza curriculare maggiore.
Il capo gruppo di Forza Italia UDC ha preso la parola per rimbrottare Raspini dal quale non si volevano prendere lezioni di alcun tipo. Trattandosi di una votazione segreta ciascuno avrebbe espresso la sua volontà che sarebbe stata scevra da ogni ingerenza politica, ma, semplicemente, di coscienza.
Il consigliere del gruppo di minoranza di Lucca Futura Cecilia Lorenzoni ha a sua volta domandato come mai la maggioranza non aveva espresso pubblicamente la preferenza per uno dei due candidati.
Il capo gruppo di maggioranza di FdI Lido Fava ha detto che entrambi i candidati proposti sono meritevoli di ricoprire la carica di garante dei diritti dei detenuti così come era emerso dalla relazione del presidente della commissione Mara Nicodemo, ma vista l’insistenza, anche fastidiosa, del consigliere Francesco Raspini ha spiegato chiaramente che il gruppo che rappresentava avrebbe votato compattamente per l’avvocato Gambardella. Quest’ultima affermazione ha trovato l’immediato conforto del consigliere dello stesso gruppo Luca Pierotti che ha confermato che avrebbe votato per l’avvocato Gambardella così come si sarebbe apprestato a fare il capo gruppo di Lista Civile Lucca Elvio Cecchini. Il presidente del consiglio comunale Enrico Torrini ha dato il via alla votazione che ha prodotto 19 voti per l’avvocato Gambardella, 9 voti l’avvocato Bellonzi e 1 voto a sorpresa per l’avvocato Giorgi che non risultava in lizza. Non essendoci stata la maggioranza qualificata dei due terzi necessaria per il conferimento della nomina, il presidente Enrico Torrini ha rinviato il punto dell’ordine dei lavori a data da destinarsi e da decidere in conferenza dei capo gruppo.
ll sesto punto ha riguardato la pratica nr.126/2023 “Istituzione e designazione dei componenti, ai sensi dell’articolo 14 del regolamento del Consiglio Comunale, di una commissione speciale per la realizzazione di un’istruttoria politico-tecnica sul futuro del servizio idrico”. Il presidente del consiglio comunale Enrico Torrini ha spiegato che in commissione capo gruppo erano stati forniti i nominativi dei componenti della commissione per ogni gruppo politico presente nel consesso e successivamente si sarebbe proceduto alla nomina nel suo seno del presidente di questa nuova realtà. La votazione ha visto 27 voti favorevoli su 27 presenti ed identico risultato ha ottenuto l’immediata eseguibilità.
Il settimo punto dell’ordine dei lavori è relativo alla pratica nr. 127/2023 “Individuazione componenti osservatorio affari animali di competenza del consiglio comunale”. Cristina Consani ha dichiarato che i componenti del consiglio comunale in questo osservatorio erano stati individuati nei consiglieri Lorenzo Del Barga e Laura Emanuela Da Prato per i gruppi di maggioranza e Daniele Bianucci e Lia Joy Stefani per i gruppi di minoranza. Non essendoci stati interventi il presidente Torrini poneva in votazione la pratica relativa alla nomina dei quattro consiglieri comunali in argomento che ottenevano 27 voti favorevoli su 27 presenti ed analogo risultato per l’immediata eseguibilità.
Prima di proseguire mentre il presidente Enrico Torrini, alle ore 23.43, ha chiesto di sospendere il consiglio per convocare una riunione capi gruppo. Si è intromesso il capo gruppo della Lega Salvini Premier Armando Pasquinelli per chiedere un minuto di silenzio per onorare le 21 vittime ucraine, tra cui donne e bambini, decedute su un un pullman fuoriuscito da un cavalcavia nei pressi di Mestre. Il presidente Torrini ha ringraziato per l’informazione e ha chiesto ai consiglieri di alzarsi in piedi ed osservare il minuto di silenzio.
Subito dopo è andato insieme ai capo gruppo nella parte posteriore dell’emiciclo per rientrare tutti alle ore 00.20 del 4 ottobre. Ha preso la parola Francesco Raspini per stigmatizzare il comportamento di molti consiglieri della maggioranza che si erano allontanati dall’aula per cui molto probabilmente era venuto meno il numero legale per la prosecuzione del consiglio dando atto della correttezza dimostrata, rimanendo al loro posto, invece per Lido Fava, Armando Pasquinelli e il sindaco Mario Pardini.
Il capo gruppo di FdI Lido Fava ha quindi chiesto la verifica del numero legale per la prosecuzione del consiglio comunale. Torrini ha dovuto prendere atto della mancanza del numero e non potendo discutere gli ultimi due punti all’ordine dei lavori che erano inerenti la pratica a nr.101/2023 “Mozione presentata dal consigliere Cecchini relativa alle tracce per un cambio di rotta culturale e operativo nella gestione del verde urbano” e la pratica nr.65/2023 “mozione presentata dai consiglieri Alfarano, Del Greco, Giannini, Martini, Mammini e Raspini per la maggior cura dei contesti periferici ad aumentare la cadenza annuale degli sfalci dell’erba.”, alle ore 00:27 del 4 ottobre ha dichiarato gioco forza concluso il consiglio .