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Scritto da massimiliano massimi
Cronaca
01 Dicembre 2023

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Il consiglio comunale di Lucca è iniziato alle 21.05 con la richiesta del presidente Enrico Torrini al segretario di procedere all’appello nominale per la verifica del numero legale e degli assenti. Terminato l’appello risultavano assenti giustificati il consigliere di FdI Niccolò Maltese per la maggioranza, i consiglieri Valentina Simi di Lucca Civica Volt - Lucca è popolare e Cecilia Lorenzoni di Lucca Futura per le minoranze. Nell’occasione il presidente Torrini faceva gli auguri al consigliere Cecilia Lorenzoni per la nascita della secondogenita Emma a cui si aggiungevano quelli dell’intera assise con un grande applauso bipartisan.

Subito dopo si entrava nel vivo del consiglio con il primo punto dell’ordine dei lavori che era quello inerente la pratica nr.160/2023 - “Azienda Speciale Teatro del Giglio. Piano Programma 2023-2025, Bilancio Plueriennale 2023- 2025 e Bilancio Preventivo 2023. Approvazione” che veniva illustrata dall’assessore Angela Mia Pisano, titolare della delega cultura e musei.

L’assessore esordiva affermando che il bilancio del teatro era in pareggio nonostante alcuni costi non previsti che si erano aggiunti per il trasloco di alcune scenografie contenute nei magazzini del teatro stesso che necessitavano di importanti ristrutturazioni. Esaltava il buon andamento del teatro che era dovuto anche ai cambiamenti della dirigenza avvenuti con la nuova amministrazione.

Chiedeva ed otteneva di intervenire il consigliere di minoranza del Pd Chiara Martini che pur non contestando il bilancio rappresentava che diversamente dal passato non c’era alcuna traccia di spettacoli in co-produzione e che la programmazione dell’attuale direttore artistico erano tutti di produzione di altre città. Si soffermava sul potenziamento del personale e chiedeva quali saranno i parametri di assunzione. Chiedeva inoltre se l’attuale amministrazione aveva intenzione o meno di trattare la questione della forma giuridica del Teatro del Giglio stante che non ne aveva sentito parlare ed era una questione che andava affrontata.

Interveniva il consigliere della Lega Salvini Premier di maggioranza Massimo Fagnani per dire che il Teatro del Giglio nonostante le difficoltà stava procedendo bene ed a riprova di ciò rappresentava che si era evidenziato che il costo degli spettacoli era superiore a quello della struttura ossia era un azienda avviata all’espansione, quindi rappresentava che la pratica era passata a maggioranza nella commissione congiunta delle partecipate e del bilancio all’uopo convocate.

Chiedeva ed otteneva la parola il capo gruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci che iniziava subito con la sua vena polemista che era dispiaciuto che il dottor Lazzerini, presidente del Teatro del Giglio, non si fosse presentato al consiglio comunale e denunciava, a suo dire, un vero e proprio sgarbo istituzionale anche in relazione al fatto che gli avrebbe voluto fare alcune specifiche domande relative al personale e alla programmazione degli spettacoli in ordine ad alcune dichiarazioni alla stampa. Invitava il sindaco Mario Pardini a richiamare i vari uomini e donne di sua fiducia, che si trovano ai vertici delle partecipate ed in particolare colui che siede alla presidenza del Teatro del Giglio, ad avere un atteggiamento più rispettoso verso i lavoratori e valorizzare gli stessi.

Interveniva il consigliere di minoranza del Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano anche lui per sottolineare che sarebbe stato opportuno che il presidente del Teatro del Giglio avesse presenziato perché le dichiarazioni rilasciate dallo stesso alla stampa erano alquanto bizzarre in ordine ai lavoratori, con accenni velati sulle assunzioni degli stessi che meritavano di essere approfondite perché se il senso era quello percepito gli avrebbe ricordato che esistono le Procure della Repubblica.

Chiedeva ed otteneva di intervenire il capo gruppo di maggioranza Lista Civile Lucca Elvio Cecchini che invece lodava le affermazioni del presidente del Teatro del Giglio che aveva criticato alcune criticità connesse alle assunzioni fatte in passato specie nel settore delle maschere che non offrivano sufficiente professionalità nel medio termine potevano essere un problema, quindi continuava il Cecchini che le espressioni del Presidente del Teatro del Giglio andavano prese come un allert di cui l’amministrazione doveva tenere conto.

Ritornava in argomento il consigliere Massimo Fagnani per specificare che in commissione il dottor Lazzarini, presidente del Teatro del Giglio, aveva ampiamente elogiato le maestranze e rappresentato la loro solerzia e bravura contrariamente a quanto affermato dai consiglieri Bianucci e Alfarano.

Interveniva anche il sindaco Mario Pardini per rispondere ad una delle domande riportate sui volantini distribuiti dalle maestranze del Teatro del Giglio prima della rappresentazione cioè quella che chiedeva se il personale era una risorsa o un problema. Per lui e la maggioranza non c’era alcun dubbio il personale era una risorsa e così troncava ogni ulteriore polemica delle minoranze.

Nuovo intervento dell’assessore Angela Mia Pisano per specificare che riteneva importanti sia le produzioni che le co-produzioni perché queste avrebbero consentito maggiori introiti anche se si doveva tenere conto del fatto che il teatro non doveva fare soltanto produzioni liriche ma anche di prosa e quindi essere di maggiore richiamo per i giovani. Ribadiva che per quanto riguardava il personale questo era ritenuto fondamentale non solo dall’ amministrazione ma anche dal dottor Lazzerini.

Il presidente Torrini chiedeva se c’erano dichiarazioni di voto e prendeva al balzo l’occasione l’inossidabile Daniele Bianucci per rappresentare che non avrebbe partecipato al voto e polemizzava con il sindaco Mario Pardini per non essersi smarcato dalle parole del dottor Lazzerini sul personale. Il sindaco replicava che non aveva ritenuto di smarcarsi dal dottor Lazzerini perché anche quest’ultimo si era espresso molto favorevolmente sull’operato del personale del teatro quindi riteneva superflua la dichiarazione del Bianucci. Quest’ultimo si risentiva e chiedeva di intervenire nuovamente per fatto personale stante che si sentiva offeso dalle parole del sindaco e da un “Madonna che palle” pronunciato a suo dire dall’assessore di Casapound ossia Fabio Barsanti. Nasceva quindi una contrapposizione tra il presidente Torrini e Bianucci che costringeva il primo a rimbeccare il secondo a un maggiore rispetto di tutti e che l’assessore Fabio Barsanti era espressione del gruppo di maggioranza Difendere Lucca e non di Casapound che non aveva rappresentanza nel consiglio comunale.

Interveniva per fatto personale l’assessore Fabio Barsanti per ribadire che era stanco delle affermazioni delle minoranze e ringraziava il presidente Torrini per aver richiamato all’ordine alcuni esponenti che non dimostravano alcun rispetto per l’amministrazione, la maggioranza ed i suoi componenti.

Chiedeva ed otteneva la parola il capo gruppo di maggioranza della Lega Salvini Premier Armando Pasquinelli per dichiarare a nome del suo gruppo il voto favorevole alla pratica in questione e denunciava che per l’ennesima volta si usciva fuori dall’oggetto delle pratiche all’ordine dei lavori ed invitava il Presidente Torrini ad imporsi in tal senso altrimenti ogni volta che sarebbe nuovamente accaduto ciò avrebbe fatto sistematicamente una mozione d’ordine.

Interveniva il consigliere di minoranza del Pd VincenzoLorenzo Alfarano per dichiarare che il suo gruppo politico avrebbe votato sfavorevolmente l’approvazione del bilancio del Teatro del Giglio.

Dopo più di un ora di discussione, intermezzata dalle sterili, strumentali e senza un minimo di senso logico, rispetto a quello che era l’oggetto del primo punto dell’ordine dei lavori da parte del solito Daniele Bianucci, il presidente Enrico Torrini riusciva a mettere in votazione la pratica che veniva approvata con venti voti favorevoli, quattro voti contrari ed una astensione, con identico risultato per quanto riguardava l’immediata eseguibilità.

Si procedeva con il secondo punto all’ordine dei lavori che era quello delle raccomandazioni, quindi chiedeva di intervenire il capo gruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci per segnalare che dei cittadini avevano raccolto circa settanta firme perché i marciapiedi di Via San Jacopo della Quercia erano continuamente allagati e necessitavano del rifacimento salvaguardando comunque gli alberi lì presenti.

Chiedeva ed otteneva di intervenire per rispondere in diretta a Bianucci l’assessore Nicola Buchignani che evidenziava che il problema era conosciuto ed era all’attenzione dei competenti uffici come peraltro già rappresentato ai cittadini pochi giorni prima e che appena troverà una idonea soluzione verrà immediatamente attuata.

Chiedeva ed otteneva di intervenire il capo gruppo di minoranza Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina per raccomandare all’amministrazione che in occasione della proposta per il 2026 di Lucca Capitale della Cultura sarebbe opportuno condividere con le associazioni il progetto che verrà presentato.

Il Sindaco Mario Pardini rispondeva che il dossier inerente Lucca Capitale della Cultura non poteva essere svelato per prassi consolidata prima della presentazione ufficiale così come rappresentato dai curatori del dossier che sono gli stessi di altre città vincitrici nelle edizioni passate.

Il terzo punto dell’ordine dei lavori era inerente le Risposte orali alle interrogazioni a cui non si dava corso poiché l’amministrazione aveva annunciato alla presidenza che non vi erano risposte.

Subito dopo, alle ore 22.17 il presidente Enrico Torrini sospendeva il consiglio comunale per una riunione dei capigruppo. I lavori riprendevano alle successive ore 22.36 e si passava alla trattazione del quarto punto dell’ordine dei lavori che era relativo alla pratica nr. 134 /2023 - “Settore Dipartimentale 2 “Politiche Sociali e Giovanili” - Riconoscimento debito fuori bilancio nei confronti ed a favore della Cooperativa Sociale la Cerchia” con la presentazione da parte del Vice Sindaco ed assessore Giovanni Minniti che rappresentava trattarsi di una vicenda risalente al 2018 e dopo una serie di accertamenti predisposti aveva riscontrato che effettivamente tali prestazioni erano state erogate ma non pagate per mancanza dei fondi . Non essendoci stata alcuna richiesta di intervento Enrico Torrini metteva la pratica al voto che otteneva diciassette voti favorevoli , un voto contrario e sette astensioni con identico risultato per l’immediata eseguibilità .

Era venuto il momento di trattare il quinto punto dell’ordine dei lavori che era quello pertinente la pratica nr.164 /2023 - “Lavori di somma urgenza (ai sensi dell’Art. 140 del D.LGS n. 36/2023) per il ripristino della transitabilità della Via del Grottone in Località al Sorbo nella Frazione di Torre interrotta a seguito di una frana – Riconoscimento della spesa (D.LGS 267/2000 Art. 191 e 194) ” che veniva illustrata dall’assessore Nicola Buchignani spiegando che il cedimento della strada aveva isolato cinque famiglie per cui si era reso necessario provvedere con lavori in somma urgenza . Nessuno richiedeva di intervenire quindi il presidente del consiglio comunale poneva la pratica in votazione che veniva approvata poiché otteneva diciassette voti favorevoli, sei astensioni e nessun voto contrario con identico risultato per l’immediata eseguibilità .

Si passava al sesto ed ultimo punto dell’ordine dei lavori che era relativo alla pratica nr. 167 /2023 - “Somma urgenza (ai sensi dell’Art. 140 del D.LGS n . 36/2023) a seguito delle avversità meteorologiche dei giorni 03-04-05 novembre 2023. Messa in sicurezza mura urbane, aree a verde e strade comunali a seguito di caduta alberature – Riconoscimento della spesa (D.LGS 267/2000 A rt . 191 e 194)” che veniva illustrata sempre dall’assessore Nicola Buchignani che rappresentava trattarsi di una caduta di diversi alberi in varie zone del comune a seguito delle condizioni meteorologiche e faceva un elenco dettagliato dei luoghi dove erano caduti nonché il tipo di alberatura . Anche in quest’ultima occasione nessuno chiedeva di intervenire quindi Enrico Torrini poneva la pratica in votazione che veniva approvata con diciassette voti favorevoli, sei astensioni e nessun voto contrario con identico risultato per l’immediata eseguibilità.

Alle ore 22.58 il consiglio comunale veniva sciolto dal presidente.

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