Lo chef Cristiano Tomei, assieme a Eleonora Cozzella, giornalista e critica enogastronomica, ha presentato il suo ultimo libro "Mio nonno mi portava a fa' gli erbi" (Rizzoli) presso la Libreria Ubik di Gina Truglio, un appuntamento che è risultato essere molto di più di una presentazione di un libro.
Fin da subito Cristiano Tomei ha messo a suo agio tutti i presenti confermando il suo carattere diretto e con pochi filtri, e dalle sue parole si è capito come sia un grande conoscitore della società e delle tradizioni culinarie, non solo lucchesi. Attraverso i suoi aneddoti legati alla sua infanzia, all’adolescenza, ai suoi viaggi e alle sue esperienze il tempo è volato e sembrava di essere a una rimpatriata tra amici.
Il libro "Mio nonno mi portava a fa' gli erbi" non è solo un libro di ricette, ma come lui stesso lo definisce è un “libro di vita, che sta bene in cucina accanto ai fornelli. È un libro che, scherzosamente, potrei dire è quello che sono io”.
Un libro che parte dalla sua infanzia di “bambino felice” fino ad arrivare ad oggi, con tante storie legate al suo amore per il cibo e la cucina, e leggendolo sembra di “sentirlo parlare – ha commentato Eleonora Cozzella mentre lo presentava – è come se stessimo ascoltando un audiolibro. Cristiano in tutto il libro si racconta molto e nel raccontarsi esce anche il suo lato non ludico, di sconforto, di dubbio”.
È un viaggio attraverso la sua storia, dove ritroviamo un bagaglio culturale, che negli anni , grazie alle esperienze anche fatte all’estero è cresciuto, dove si parla di cibo, di idee e delle storie che ci sono dietro, della sua creatività in cucina che va oltre la ricetta classica, codificata, e di come però rimanga legato alla tradizione e ai prodotti locali.
Per Tomei il territorio è importante, ma ancor più la “territorialità – come ha spiegato lo stesso chef – perché essa include anche l’aspetto socio-culturale importantissimo per la cucina perché dietro ogni piatto, ogni prodotto ci sta una storia, e il cuoco nei piatti mette la propria “storia”.