Un evento storico, un'occasione unica. Il 25 aprile 2026, esattamente cento anni dopo la prima assoluta, il Teatro del Giglio Giacomo Puccini di Lucca ospiterà un evento straordinario: il debutto di un nuovo allestimento di Turandot, l'opera incompiuta di Giacomo Puccini, firmato da un team creativo under 35 selezionato attraverso un concorso internazionale. Un progetto ambizioso, che unisce tradizione e innovazione, valorizzando il genio pucciniano attraverso lo sguardo audace delle nuove generazioni.
Il Teatro del Giglio Giacomo Puccini, in sinergia con i teatri di Opera Lombardia (Grande di Brescia, Sociale di Como, Ponchielli di Cremona, Fraschini di Pavia) e il Teatro Coccia di Novara, con il sostegno del Ministero della Cultura e dell'Amministrazione Comunale e con il patrocinio della Fondazione Giacomo Puccini di Lucca, dà vita a una collaborazione istituzionale unica nel suo genere, con l'obiettivo di trasformare Lucca in un hub artistico internazionale, punto d'incontro tra la grandiosa eredità di Puccini e le visioni contemporanee.
Il Giglio, teatro natio del compositore, rafforza così ulteriormente il suo ruolo strategico: non solo custode della memoria, ma laboratorio di sperimentazione, divenendo protagonista di un progetto che onora la storia e guarda avanti, trasformando la città in un crocevia di energie creative.
Aperto a registi e artisti under 35 di cittadinanza UE, il bando è un'opportunità irripetibile per confrontarsi con l'enigma di Turandot, opera simbolo di sfida tra amore e morte. I team (massimo 5 componenti, guidati da un regista under 35) dovranno proporre un progetto che coniughi creatività, accessibilità e sostenibilità. I progetti pervenuti verranno selezionati da una giuria internazionale nominata dai teatri coproduttori. La giuria si riunirà a Lucca, al Teatro del Giglio Giacomo Puccini, per selezionare i progetti finalisti.
Dopo il debutto al Teatro del Giglio Giacomo Puccini il 25 aprile 2026, Turandot sarà riallestita nella stagione 2026-2027 nei Teatri di OperaLombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia) e al Coccia di Novara, dando forma così a un modello virtuoso di cooperazione tra importanti istituzioni culturali italiane.
Il coinvolgimento del circuito di Opera Europa - la principale organizzazione che riunisce teatri, compagnie liriche professionali e festival lirici in tutta Europa, con oltre 240 membri provenienti da 46 paesi - non solo amplia la portata internazionale del progetto, ma assicura anche una pluralità di visioni e competenze che arricchiscono il percorso artistico e produttivo di questo nuovo allestimento.