Il Senato nella conversione in legge del Decreto agosto (ndr 6 ottobre 2020), ha confermato il commissariamento delle Camere di Commercio non ancora accorpate, che risultano essere complessivamente 35 enti camerali, e tra queste anche la Camera di Commercio di Lucca.
Al momento il testo è all’esame della Camera dei deputati dove si ritiene venga posta la fiducia.
Il Decreto prevede la decadenza che gli organi camerali, Presidente e Giunta e Consiglio, e la loro sostituzione con la nomina di un commissario straordinario.
L’ente camerale, al momento, è in attesa che il Ministro Patuanelli, sentita la Regione, proceda, così come previsto dal Decreto agosto, alla nomina del Commissario straordinario, che dovrà gestire la Camera di Commercio di Lucca fino al suo accorpamento con gli enti camerali di Massa-Carrara e Pisa.
Il Presidente e la Giunta camerale uscente hanno inviato una nota alle redazioni con la quale ringraziano i senatori Marcucci e Mallegni per essersi adoperati nel corso dell’iter di conversione in legge, per apportare modifiche al testo.
Con la stessa lettera, hanno precisato che non si tratta di un commissariamento dovuto a una malagestione, non sussistendo nessun motivo amministrativo o finanziario o di qualsiasi altro, se non legato a un processo di riforma dell’intero sistema camerale.
In particolare hanno sottolineato che “la Camera di Commercio di Lucca, oltre ad avere una storia pluricentenaria di autonomia e indipendenza, è presente nel tessuto economico e sociale del territorio, costituendo un importante riferimento per le oltre 50.000 imprese della provincia, svolgendo una intensa attività di promozione e di affiancamento a favore delle imprese, delle loro associazioni di categoria, ed inoltre da sempre l’interlocutore privilegiato per la definizione delle strategie di sviluppo di tutto il territorio provinciale.”
La Camera di Commercio di Lucca, si continua a leggere nella nota, ha i conti in ordine, i bilanci chiusi in utile pur destinando importanti risorse allo sviluppo del territorio.
In particolare, in questa fase di emergenza Covid19, l’ente camerale ha mantenuto inalterato il livello dei servizi, grazie a una riorganizzazione è riuscita a continuare a garantire risposte rapide alle imprese e a tutti gli utenti.
Il Presidente e la Giunta uscente dichiarano ufficialmente di non condividere la scelta di commissariamento di un ente pubblico come la Camera di Commercio di Lucca operata dal Governo. A tal proposito sottolineano come negli ultimi quattro anni è stato avviato un ulteriore processo di efficientamento che hanno dato luogo a tagli di oltre il 30% alle spese di gestione e di personale ma non solo, per poter avere così più risorse da investire a favore dello sviluppo del territorio.
“Gli organi camerali - si legge nella nota - operano a titolo gratuito, rappresentativi di tutte le categorie economiche del territorio, con una approfondita conoscenza delle dinamiche e delle caratteristiche delle imprese e dell’economia locale, ed erano ancora in carica a seguito di una disposizione legislativa che prorogava il loro mandato fino al perfezionamento del processo di accorpamento.”
Secondo quanto riportato dal Presidente e dalla Giunta uscente con l’accorpamento spariranno le rappresentanze dei settori dell’Industria, del Commercio, dell’Artigianato, dell’Agricoltura, del Turismo, dei Servizi, del Credito, delle Assicurazioni, della Cooperazione, ed anche delle Professioni.
“Nella stessa situazione in cui si trova l’ente di Corte Campana ci sono altre 34 Camere, - proseguono il Presidente e la Giunta uscente - che hanno la sola colpa di non aver dato seguito ad una riforma che ha come scopo principale un accorpamento non voluto dagli enti stessi coinvolti, ma imposto dall’alto e non condiviso dal territorio, dalle imprese, dalle loro Associazioni di categoria e tantomeno dagli Organi camerali, Giunta e Consiglio.”
Il Presidente e la Giunta uscente concludono sottolineando che con grande senso di responsabilità nei confronti delle imprese del territorio hanno proceduto ad assumere tutti gli atti necessari per il regolare svolgimento delle attività dell’ente, e in particolare ricordano che l’ultimo intervento deliberato è stato di destinare, in questo momento di forte difficoltà economica, 2,1 mln di euro ad interventi di promozione turistica del territorio e a favore dello sviluppo degli investimenti delle micro e piccole aziende in materia di accesso al credito, digitalizzazione, formazione, sostenibilità ed internazionalizzazione. E a seguito di questi atti la scorsa settimana sono stati emanati i bandi per i contributi destinati alle micro e piccole imprese sia per rimborsare alcune delle spese che hanno dovuto affrontare a partire dal periodo di lockdown.
“Si tratta di 900.000 euro – prosegue la nota - i cui bandi sono stati pubblicati sul sito dell’ente camerale e le relative domande potranno essere inviate a partire dal 15 di ottobre. E’ stata fatta una scelta ben precisa proprio nella direzione di concentrare le risorse verso le imprese più fragili, quelle che hanno maggiormente risentito delle difficoltà generate dal periodo di lockdown, quelle che nel 2019 avevano un fatturato inferiore ad 1.500.000 euro e che hanno avuto un calo di almeno il 20% di fatturato nel periodo 1 marzo-31 agosto 2020. Una scelta ben ponderata per venire incontro a quei soggetti la cui dimensione aziendale rende più difficile fronteggiare le conseguenze derivate dalle chiusure obbligatorie e del calo di volume degli affari.”
Gli organi camerali sono consapevoli che le leggi vanno rispettate, e infatti il Consiglio e la Giunta camerale hanno forzatamente interrotto la propria attività in attesa del Commissario, ma resta forte il disappunto per questo incomprensibile provvedimento che viene vissuto come una mancanza di rispetto e di attenzione nei confronti del nostro territorio proprio in un momento emergenziale come quello attuale in cui le istituzioni pubbliche che operano a livello locale dovrebbero essere non annullate ma potenziate.