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Scritto da leonardo orsucci
Economia e lavoro
06 Marzo 2022

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E’ stato ufficializzato l'acquisto da parte del gruppo Paper Board Alliance, che comprende, tra le altre, cartiere dell'Adda e l'industria cartaria Pieretti, dell'azienda metalmeccanica Tecno Paper con sede a Marlia, specializzata nella produzione di attrezzature e macchine per cartiere "su misura" e caratterizzata da sempre da una particolare attenzione ai bisogni del cliente e alla ricerca di soluzioni innovative.

Presenti ieri (5 marzo) alla conferenza stampa nella sede di Tecno Paper il presidente del gruppo PBA Giuseppe Cima, il presidente e amministratore delegato di Tecno Paper Paolo Baldaccini assieme al socio fondatore Claudio Ferrari e il chief financial officer del gruppo PBA Roberto Fontanelli, che hanno spiegato le motivazioni che hanno portato all'unione di queste due importanti realtà aziendali del mondo delle cartiere.

"Può sembrare strano a qualcuno - ha ammesso il presidente del gruppo Cima - l'acquisizione da parte di PBA di un gruppo di produzione di macchine, piuttosto che la più comune espansione della capacità produttiva che le cartiere normalmente fanno, anche se in realtà questa operazione è strettamente legata al nostro core business. Ciò che noi facciamo non è infatti semplicemente produrre carta, ma realizzare un prodotto di nicchia che necessita quindi di impianti personalizzati. 30 anni fa in Italia c'erano molti produttori di questo tipo di impianti, mentre oggi questo genere di realtà, in grado di creare macchinari "su misura" e personalizzati, è diventata sempre più rara ed importante."

"Questo assicurerà alle cantiere nostre una prospettiva di sviluppo tecnologico e consentirò a Tecno Paper, che è un'azienda brillante del territorio lucchese che ci sta molto a cuore, di far sua questa logica manageriale e poter, crescendo, ambire a nuovi livelli di sviluppo e di risultati - ha spiegato il presidente Cima -. Il nostro obbiettivo è infatti mettere assieme le forze di un azienda produttiva con un'azienda tecnologica e di ricerca. E' stata poi fondamentale la passione che abbiamo trovato in Claudio e Paolo, la stessa passione per la tecnologia e l'innovazione che ci ha sempre spronati a tentare di migliorarci ed evolverci anche come gruppo produttivo e credo sia stata proprio questa passione comune, che ha messo le basi per questa unione."

L'acquisizione dell'azienda lucchese, non facile a causa delle problematiche legate al covid e ad altre variabili burocratiche, prevede un accordo che permetterà ai due soci fondatori di Tecno Paper di mantenere il 30% della società e l'acquisizione del 70% da parte di Paper Board Alliance.

Questa operazione però non è che l'ennesimo traguardo di crescita varcato dalla holding PBA che, ricordiamo, si occupa da anni di carta e cartoncini riciclati al 100% negli stabilimenti di Lecco e di Marlia. Il processo, iniziato nel 2018 proprio con l'acquisizione di ICP (Industria Cartaria Pieretti) e continuato nel 2020 con l'acquisto di Tubicom ha portato oggi la holding legata alla famiglia Cima a possedere la totalità del capitale del gruppo PBA, che i proprietari intendono estendere ulteriormente attraverso lo sviluppo di nuove linee interne ed esterne.

"Non abbiamo alcuna intenzione di snaturare Tecno Paper o di cambiare l'azienda - ha chiarito Giuseppe Cima - infatti la gestione rimarrà saldamente nelle mani di Paolo Baldaccini che sarà presidente e amministratore delegato. Il nostro unico proposito è quello di garantire a Tecno Paper le condizioni affinché possano continuare a crescere sul mercato, puntando proprio su ciò che rende unica l'azienda, cioè la versatilità delle sue macchine e della sua produzioni, la customizzazione offerta tra le sue realizzazioni e la profonda professionalità nel settore, figlia anche di una città come Lucca che fatto del settore delle cartiere uno dei suoi nuclei economici più radicati."

Le nuove prospettive di crescita di Tecno Paper e, in generale, del gruppo PBA potrebbero avere riscontri positivi anche sull'occupazione, dato il grande valore che i due gruppi danno proprio alla formazione e alla ricerca di un organico specializzato ed efficiente, fondamentale per gruppi come Tecno Paper che si basano proprio su un'alta densità lavorativa dotata di grande conoscenza e know-how.

I 60 dipendenti dell'azienda, assieme ai 250 del gruppo PBA che ha chiuso il 2021 con oltre 130 milioni di euro di fatturato e volumi in crescita, potranno sicuramente aumentare e si prospetta dunque un'ottima opportunità soprattutto per: progettisti elettrici, montatori e aggiustatori meccanici, addetti macchine specializzati e numerose altre figure professionali legato al mondo della produzione cartacea e di realizzazione di macchine industriali specializzate.

"Il nostro lavoro è sempre stato quello di trasformare le idee in realtà, partiamo da semplici progetti e dai bisogni dei clienti per creare, anche dal nulla, soluzioni su misura, customizzabili e adatte al clienti, questo è da sempre il campo che ci contraddistingue - ha affermato Paolo Baldaccini di Tecno Paper - per questo occupiamo una finestra di nicchia così come fa, da anni, Giuseppe con il suo lavoro e la sua produzione."

"Il primo brevetto che ho fatto - ha raccontato il presidente di Tecno Paper - l'ho realizzato sulla tovaglia gialla di un ristorante, la cantina di Alfredo, arrivai qui in ufficio e lo appesi al muro ed è proprio da lì che anni dopo abbiamo tirato giù un brevetto, che, forse, un domani troverà applicazione quando troveremo il cliente giusto. Questo è anche il genere di passione che abbiamo ritrovato in PBA ed in Giuseppe, elemento che ci ha uniti da subito ed ha permesso a questa acquisizione e a questa collaborazione di realizzarsi in modo molto liscio, già da quando venne da noi anni fa per la progettazione di una nuova ribobinatrice, che da subito gli è piaciuta ed ha portato a tutto ciò che vedete oggi."

"Grazie all'esperienza di PBA svilupperemo nuove attività - ha spiegato Baldaccini entrando nel dettaglio delle novità produttive - nell'ambito sia del service, ovvero relative all'assistenza e all'intervento dei nostri tecnici in cartiera, sia della realizzazione di nuove lavorazioni meccaniche di elevata specializzazione che andremo a creare da zero per poter offrire ai clienti un servizio ancora più completo. Mi riferisco all'attività di progettazione relative non solo alle ribobinatrici e agli arrotolatori, ovvero il 'winding system technoloy' che da sempre è il nostro core business, ma anche dell'adeguamento delle linee produttive dove potremmo offrire soluzioni appropriate e funzionali per ogni scopo richiesto."

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