Lavorare quotidianamente a scuola, impegnandosi, esponendosi al rischio di contagio, non ricevendo lo stipendio dallo scorso ottobre.
Questo è quello che accade all'organico Covid (personale assunto in più dal Ministero per far fronte alla pandemia nell'organizzazione scolastica) che, a livello provinciale, è costituito da più di 600 persone tra docenti e personale Ata.
Non è certo facile per loro dover affrontare tutti i problemi conseguenti nel non poter contare su un reddito da mesi e non sapendo con precisione quando la situazione si sbloccherà.
Secondo le organizzazioni sindacali, il problema è derivato dalla controversia fra i ministeri dell'Istruzione e dell'Economia sull'ammontare delle risorse necessarie. Ma non finisce qui. Infatti la problematica sta proseguendo ancora adesso, dopo l'uscita di una circolare ministeriale che dà il via libera agli stipendi per il personale Covid, a causa degli intoppi riscontrati da molte scuole nel procedere con i pagamenti.
"Anche se la circolare ministeriale prevede che l'organico Covid venga pagato entro una settimana – ha dichiarato Antonio Mercuri, segretario provinciale della Flc Cgil- c'è quindi il rischio che vengano ritardati ulteriormente i pagamenti. E' una cosa inacettabile che grava in maniera importante sui lavoratori e sulle loro famiglie".
Mercuri ha poi ricordato che, oltre all'organico Covid, come accaduto già nei precedenti anni, anche i docenti e il personale Ata che ha contratti di breve durata (circa 700 persone a livello provinciale) non sono stati pagati in modo puntuale e il timore è che la situazione che si trascini durante tutto l'anno scolastico.