Al termine di una edizione dei record per Lucca Comics & Games Antonio Di Cecio, ristoratore, con la famiglia Del Magro, dei due locali in via Fillungo e via Cenami L'Oste di Lucca, ha sentito il bisogno di lanciare un messaggio di ringraziamento agli organizzatori di una manifestazione che, complici cinque giorni di sole o quasi, ha permesso alla sua categoria, ma non soltanto, di riprendere, sia pure solo in parte, ciò che non era stato possibile avere durante gli anni della pandemia.
"Inutile negarlo - esordisce Di Cecio - E' stata un'edizione straordinaria, di quelle che non si erano, a mio avviso, mai viste prima. Così tanta gente, ma, soprattutto, un clima mite per non dire estivo che ha spinto le persone a uscire in strada e venire a Lucca. Siamo soddisfatti come ristoratori, parlo almeno per noi, di come sono andate le cose. Abbiamo investito sul personale per non trovarci spiazzati dalle troppe presenze e la scelta si è rivelata azzeccata. Come al solito corte Cenami ha ricevuto il giusto tributo di visitatori e commensali per come è stata arredata e presentata, ormai è divenuta, per i turisti, un angolo della città assolutamente da non perdere".
"Colgo l'occasione - continua - per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato duramente tutto l'anno per rendere possibile questa manifestazione che fa di Lucca una vera e propria capitale del fumetto nel mondo. Noi commercianti troppo spesso ci dimentichiamo di chi sta dietro le quinte e organizza, dispone, controlla affinché tutto si svolga nel migliore dei modi. Grazie, quindi, a tutti, forze dell'ordine in primis che hanno pattugliato in lungo e in largo la città. La porchetta di Ariccia? E' vero, questa volta siamo andati direttamente alle origini e nella città famosa ovunque proprio per la sua porchetta ed è stato un successo. Credo di poter dire che tutta la nostra categoria, ma anche quella dei pubblici esercizi in genere, può solamente gioire per quanto è avvenuto durante questi cinque giorni e mi auguro che anche altri colleghi di altri settori abbiano potuto trarre giovamento da questa edizione".
"Sono stati cinque giorni massacranti - conclude Di Cecio - ma è il nostro mestiere. Cosa farò adesso? Non lo so, vediamo, intanto continuiamo a restare aperti perché non dobbiamo dimenticarci che i Comics durano qualche giorno, mentre il ristorante è aperto tutto l'anno".
Foto Ciprian Gheorghita