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Scritto da Redazione
Enogastronomia
02 Giugno 2022

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Nell’estate della ripartenza Viareggio e la Versilia tornano a sfoggiare un fiore all’occhiello, un vanto della ristorazione che nel nostro territorio è un valore aggiunto dell’offerta turistica.

Da ieri 1° giugno ha riaperto “Il Piccolo Principe”, ristorante del Grand Hotel Principe di Piemonte premiato con due stelle Michelin, l’unico bistellato della costa toscana. Una ripresa dell’attività all’insegna di tante novità di valore e con il punto fermo della presenza dello chef Giuseppe Mancino, autentico re della ristorazione.

Il Grand Hotel Principe di Piemonte, oltre che per i suoi eccellenti servizi alberghieri, è famoso anche per il suo ristorante gourmet “Il Piccolo Principe” con ambienti intimi e accoglienti incorniciati nella bellezza di Viareggio che si schiudono per offrire a tutti una cucina raffinata, il gusto inimitabile di ricette creative e l’aroma sublime di vini italiani ed esteri della selezionata cantina.

Delizie da gustare avvolti in un’atmosfera rilassante e piacevole con un servizio eccellente. Il ristorante è aperto solo a cena dalle 19.30 alle 22 con giorno di chiusura il lunedì.

Il nuovo menù è stato realizzato prevedendo in carta piatti divertenti, gustosi, stimolanti. Del resto lo chef Mancino è un professionista che guarda al mondo ma resta fedele alle sue origini campane e alle prelibatezze della Toscana, sua patria di adozione. Due cucine che sono in grado di offrire alternative di mare e di terra con l’unico obiettivo di far star bene chi si siede a tavola.

Per il diciottesimo anno a capo della cucina del ristorante del Grand Hotel Principe di Piemonte, Giuseppe Mancino ha l’entusiasmo del primo giorno. “Non vedo l’ora di iniziare – spiega lo chef – gli stimoli sono tanti in un ristorante ancora più bello”. Mancino fa anche alcune attese anticipazioni sui menù. Proponiamo il nostro signature menu con i piatti storici del ristorante. Ci saranno l’intramontabile calamarata che ha 18 anni di storia, la triglia alla pizzaiola, il sushi toscano, una rivisitazione del pesce in crosta di sale servito con la misticanza del nostro orto biodinamico e accompagnato dalla maionese di Yuzu”. Spazio anche a un menù green con piatti vegani e vegetariani. “Sarà un mix di sensazioni e ispirazioni - dice lo chef – frutto anche dei miei viaggi all’estero”.

Novità anche nel servizio con la presenza del nuovo maitre Alessio Di Iorio con esperienze a Londra e all’Osteria Francescana di Massimo Bottura. La carta dei vini è affidata alla giovane e promettente sommelière italiana Francesca Pellegrini.

La proprietà ha realizzato anche investimenti sugli ambienti. Una grande novità, sicuramente apprezzata, è l’acquisizione di opere dell’artista Francesca Pasquali. Si tratta di un progetto site-specific dal titolo “Setole”, realizzato in collaborazione con Marco Casamonti & Partner, Archea Associati.

Partendo dall’osservazione delle trame compositive con cui la natura crea le sue forme, l’artista cerca di riprodurne le strutture e i pattern attraverso la materia del proprio tempo. Pasquali trasforma i materiali plastici e industriali in ambienti di grande complessità e lenta elaborazione. Utilizza tecniche antiche quanto l’uomo, quali la tessitura, l’accumulo, l’intreccio.

Una materia attuale che vive di trame e intrecci del passato, che sovverte i confini temporali e confonde i limiti tra ciò che è reale e ciò che invece è artificio plastico. Partendo dalla fascinazione che questi materiali esercitano nella sua prassi creatrice, stimolata dalla peculiare tipologia dello spazio del Grand Hotel Principe di Piemonte e sollecitata dalla volontà di interagire con il pubblico, l’artista Francesca Pasquali realizza questa complessa installazione di spazzole di setole colorate, lavorando sul dialogo tra ambiente e materia, tra pubblico e opera d’arte. La metamorfosi è uno degli elementi peculiari della sua ricerca, intesa quale pratica processuale e manuale che dà vita ad opere di grande visionarietà, mutevoli, policrome e sensualmente attraenti per lo spettatore.

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