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Scritto da loreno bertolacci
L'evento
12 Aprile 2022

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Un successo tanto atteso quanto sperato, quello della premiazione dei 40, 50 e 60 anni di iscrizione all’albo dei geometri appartenenti al collegio della provincia di Lucca. Manifestazione, quella della consegna degli attestati e della medaglia tenutasi nei locali del Real Collegio di Lucca, in un magnifico contesto con una organizzazione che ha superato ogni aspettativa. Un momento che va al di là della celebrazione di una ricorrenza, ma che si configura come un’occasione per riflettere sull’orgoglio di appartenere a una categoria che riveste un importante ruolo nell’ambito della cultura e della società di tutti i tempi.

Tanti i premiati per i primi 40 anni di iscrizione all’albo, poco meno di 50 professionisti. Ma non sono mancati neppure tanti nomi per chi aveva raggiunto il traguardo di mezzo secolo di professione, ben 13 geometri. Solo tre quelli che alla veneranda età di 80 anni, anno più, anno meno, svolgono ancora la professione da oltre 60 anni.

Dopo l’apertura della manifestazione da parte del presidente del collegio dei geometri della provincia di Lucca, Danilo Evangelisti, il gradito intervento del questore uscente di Lucca, quello del presidente del consiglio nazionale dei geometri e, a seguire, vari professionisti appartenenti ai diversi collegi toscani e membri della Cassa Geometri di Roma.

Per la premiazione la provincia è stata divisa in macro aree dove gruppi di professionisti appartenenti alle stesse hanno raggiunto l’ambizioso traguardo. La premiazione è stata inframezzata da momenti musicali e alla fine un momento conviviale ha coronato la magnifica giornata.

La consegna della medaglia e dell’attestato di benemerenza ai geometri che hanno compiuto i 40 e più anni di iscrizione all’albo è un importante momento per questa categoria professionale che da sempre presidia e aiuta la crescita del nostro territorio. Una volta, qualcuno ha ricordato che si diceva che “il geometra è di famiglia”, ma questo è ancora vero. Chi di noi e quale famiglia non ha avuto a che fare, perlomeno per una volta, con un geometra libero professionista? Per un contratto, per un affitto, per un progetto o peggio ancora per una successione. Il geometra fa parte veramente del tessuto sociale dei nostri tempi.

Una categoria che ha visto un’evoluzione tecnologica alla quale si è saputa adeguare con competenza e dedizione, evolvendo conoscenza e impegno al fine di tenere il passo dei tempi. Chi non ricorda il vecchio tecnigrafo ed i disegni con la china, piuttosto che i rilievi in campagna con un teodolite e la stadia. Strumenti soppiantati ora da computer e programmi di disegno  piuttosto che droni e laser scanner per rilievi in campagna, con relative “nuvole di punti”. Un impegno e un aggiornamento costante, come è stato ribadito nel simposio, ha caratterizzato per questi lunghi anni la vita professionale del geometra.

Un doveroso ringraziamento è andato alla Cassa che da anni garantisce le pensioni a tutti gli iscritti.  E per assolvere a quest’obbligo non basta una buona amministrazione delle contribuzioni, ma occorre anche creare opportunità di lavoro per la categoria e venire incontro alle esigenze dei più giovani che, oltre alle spese per iniziare l’attività, hanno una necessità maggiore di frequentare corsi di formazione per conseguire le abilitazioni necessarie a ricoprire ruoli quali il coordinatore per la sicurezza, oppure per esercitare in materia di prevenzione incendi ed altre specializzazioni che si sono presentate di volta in volta sullo scenario lavorativo.

Purtroppo il mondo, rispetto a quaranta anni fa, è cambiato: a quei tempi iniziare una libera professione voleva dire avere prospettive certe di opportunità di lavoro e quindi, di attività remunerata. I giovani di oggi iniziano con meno certezze in una società che sta cambiando velocemente. Cambiamenti che debbono indurre a riflettere sulla realtà della professione del geometra, sulle molte problematiche che assillano la categoria, tra le quali prioritaria appare la difficoltà di inserire le figure più giovani nel mondo del lavoro. Di qui l’impegno del Consiglio di Roma di essere, in maniera sempre più incisiva, rappresentativo all’esterno delle esigenze della categoria e punto di riferimento per gli iscritti, anche attraverso la promozione di momenti di confronto e di dialogo per affrontare insieme le sfide che l’esercizio della professione ci presenta.

Insomma, il geometra come figura professionale importante di un passato, ma anche punto di riferimento e figura professionale per un futuro che presenta sempre nuove sfide che il geometra raccoglie con entusiasmo e passione.

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