Ultimo giro, ultima corsa: dopo un mese e mezzo di gara, cinque serate, un totale di ben cento esibizioni e una quantità non calcolabile di emozioni è giunta alla sua conclusione The Ultimate Voice Battle, la competizione vocale a squadre ideata dal duo artistico Er Pazzaoke De Simo & Bene che ha contribuito a ravvivare l’estate lucchese con la gioia del canto e dello stare insieme. Alla fine, il verdetto dei giurati relativo alla serata finale, sommati anche i punteggi di tutte le serate precedenti, è stato chiaro: a vincere The Ultimate Voice Battle è stata la squadra dei Sound Fusion.
Ma cominciamo dall’inizio. La serata è cominciata presto da In Bocca Alla Lupa, il locale situato presso l’Eni Cafè in via Pesciatina 406 che ha ospitato tutte e cinque le serate del contest, mettendo cura e amore nel compito di rifocillare partecipanti e giurati con prelibatezze culinarie e, soprattutto, i loro famosi e particolarmente ricercati cocktail. Sin dalle prime ore della sera il locale si è riempito di persone, di chiacchiere e di un’atmosfera diversa dal solito: se nelle altre serate si respiravano la tensione e una certa ansia da prestazione, proprio in occasione della finale ha prevalso una rilassata convivialità, l’entusiasmo dell’attesa privo di angosce o rivalità.
Finalmente, dopo che tutti i presenti avevano mangiato e bevuto a sufficienza (per il momento), si sono aperte le danze con un momento del tutto inedito. Alla consueta esibizione d’apertura di Benedetta Mazzoni e Simone Migali, la mamma e il papà di questa gara, si sono infatti aggiunti tutti e quattro i leader delle squadre in gara: Massimo Marchi degli Anime In Fiamme, Rosy Accardo dei Sound Fusion, Viviane Niccoli dei Roots & Brunches e Simone Puccini dei Ci Mancano Le Basi, che tutti insieme e per la prima volta non in competizione hanno intonato Viva La Vida dei Coldplay.
“C’è un’energia diversa dal solito, e questo è bellissimo: io sono emozionatissima come sempre di presentare questo contest, e stasera ancora di più, perché ci sono qui i miei genitori dal Piemonte”, ha esordito la presentatrice Ida Larossa, volto ormai ben noto di The Ultimate Voice Battle, prima di ringraziare come di consueto gli sponsor dell’evento: autoscuola Lucchese, autolavaggio Top Speed, pizzeria Tagliapizza di San Vito, Franchini Illuminazione, la dottoressa podologa Martina Piccinini e l’ingegnere Gianluca Tacconi.
A seguire, Ida e Benedetta hanno presentato la giuria della serata, particolarmente numerosa e variegata: molti i volti già noti ai partecipanti dalle serate precedenti, a partire da Irene Decorte (giornalista e membro della compagnia di musical Live Musical Company) e Samanta Pardini (fondatrice di Ke Incanto Events Planning, ballerina e artista poliedrica), passando per Valeria Lunardi (cantante sin da piccolissima e pluripremiata a livello nazionale), fino a Giada Bernicchi (insegnante di canto e cantante, è solista del Joyful Angels Gospel Choir) e Marco Andreotti (musicista e cantante dall’anima rock e performer carismatico, ha partecipato a The Voice of Italy 2015 nella squadra di Piero Pelù).
Non meno numerose sono state però le new entry, con alcuni giurati arrivati persino da fuori regione: Alessandro Rossi, in arte Aleranda, musicista, compositore, arrangiatore e presidente dell’associazione musicale culturale Nuovolatino, ha portato in giuria la sua esperienza di 40 anni con artisti italiani e internazionali; altro volto fondamentale della scena musicale lucchese, Vijay Pierallini, violinista, direttore d’orchestra e di coro e fondatore della LYM Academy, ha invece apportato il suo carattere autorevole e appassionato. Arriviamo, adesso, ai forestieri: presenza d’eccellenza il tenore David Mazzoni, direttamente da Ancona, ben noto tra le altre cose per le partecipazioni a Italia’s Got Talent 2021 e a Got Talent All Stars che si è tenuto a Madrid nel 2023; infine, dall’Umbria è arrivato Mauro Grisci, “menestrello dei nostri giorni”, DJ, autore musicale, speaker radiofonico e tra i fondatori dell’innovativa piattaforma Meta-TV, a cui è toccato forse il compito più arduo della serata: scegliere uno dei partecipanti per dare la voce ad un suo inedito.
Dopo la rituale estrazione dell’ordine di esibizione della serata, la gara è potuta finalmente cominciare: questa sera ad aprire le danze sono stati i Roots & Brunches, con l’ormai consueta formula che ha visto avvicendarsi le diverse squadre fino ad esaurire ciascuna le proprie cinque esibizioni, per un totale di ben venti esibizioni. In occasione della finale, il tema della serata ha dato a ciascun concorrente l’opportunità di dare il meglio di sé: a tutti è stato infatti chiesto di portare il proprio “cavallo di battaglia”, la canzone che meglio ne dimostrasse abilità canore e performative.
L’onore di dare inizio alla gara è andato a Erika e Alessandro, che hanno incantato i presenti con il toccante duetto Il mio inizio sei tu tratto dal film d’animazione Anastasia. Per il resto della serata, i Roots & Brunches hanno fatto quello che, hanno saputo dimostrare durante questo mese e mezzo, viene loro meglio: stregare il pubblico con la loro dinamicità, l’intensità scenica e l’affetto e la capacità di divertirsi che trasudano dalle loro esibizioni. Non a caso i Roots & Brunches sono risultati vincitori della quarta serata, dedicata a sigle dei cartoni animati e musical, che premiava in primo luogo proprio il divertimento. La caposquadra Viviane ha regalato a tutti un momento d’intensità ed eleganza con la sua sentitissima esibizione di Back to Black, mentre Alessandro ha dato prova di sé ancora in un altro duetto, questa volta con Tommaso, per una grintosa interpretazione di Hola di Tom Walker e Marco Mengoni. Uno dei momenti più magici della serata ha visto protagonista Benedetta, che ha stupito tutti non solo cantando in francese, ma sfoderando una capacità emozionale e una presenza scenica che hanno lasciato tutti senza parole, con Voilà di Barbara Pravi nella versione di Emma Kok. Infine, ancora Tommaso è stato accompagnato da tutto il gruppo in California Dreamin’ dei The Mamas & The Papas, performance audace e dai toni vintage e nostalgici.
Seconda squadra a prendere il palco gli Anime in Fiamme, a cui, se ci fosse stato, sarebbe probabilmente andato il premio per la resilienza: dopo l’abbandono della precedente caposquadra, gli Anime in Fiamme hanno dovuto trovare un modo per riorganizzarsi e rimettersi in piedi sotto l’inedita guida di Massimo Marchi, e la loro capacità di rinascita e grinta hanno colpito tutti al cuore. Caratterizzati da un’infinita eleganza nella scelta delle canzoni e nelle esibizioni, gli Anime in Fiamme hanno messo le loro migliori carte sul tavolo innanzitutto con lo stesso caposquadra Massimo, che con la sua voce calda e vellutata ha intonato prima Wicked Game di Chris Isaak e poi, in chiusura, Just The Way You Are di Billy Joel; Manuela ha presentato una raffinata esibizione di Gente Come Noi di Ivana Spagna, mentre la giovane Alessia ha dato un’interpretazione impeccabile della difficilissima Skyfall di Adele, perfetta per la sua voce scura e intensa. Infine, Claudio, che ha scelto di cantare Imagine di John Lennon, ha voluto mandare un chiaro messaggio di pace: “Mentre nel mondo bambini vengono massacrati, noi che ci consideriamo artisti dobbiamo anche noi fare la nostra e usare l’unica arma che abbiamo: l’immaginazione”.
Il fato ha assegnato il terzo posto nell’ordine d’esibizione ai Sound Fusion, su cui gravava sicuramente una notevole pressione: vincitori delle prime tre serate del contest, non c’era dubbio che questa squadra, distintasi per la tecnica vocale impeccabile e la presenza scenica, volesse aggiungere una quarta vittoria alla collezione. Prima a prendere il palco Caterina, che ha subito impostato il tono delle successive esibizioni con un’incantevole Canta Ancora di Arisa, seguita dall’intensità teatrale di Emilio con You Raise Me Up di Josh Groban. Netto cambio di tono quello portato da Simona che, con Something’s Got a Hold on Me nella versione di Christina Aguilera, ha costretto tutti a ballare con la sua energia elettrica e contagiosa. A chiudere le danze, altri due talenti che difficilmente le parole possono descrivere: Matilde ha magistralmente interpretato Quando Nasce Un Amore di Anna Oxa, con una dolcezza e una malinconia cui hanno fatto da contraltare la grinta della caposquadra Rosy in Ragazza di Periferia di Anna Tatangelo.
Ultima squadra a esibirsi i Ci Mancano Le Basi che, se anche non hanno fatto segreto di non avere una preparazione tecnica particolarmente rigorosa, pure hanno rapidamente conquistato i cuori di tutti con la simpatia, la serenità e la tenace voglia di far divertire chiunque li vedesse, incarnando così forse meglio di tutti lo spirito profondo del contest. Difficile non sorridere quando Andrea e Fabrizio hanno intonato l’indimenticabile Si Può Dare di Più, o durante l’intensa interpretazione di Cambiare di Alex Baroni da parte di Alessia. Che dire poi del Tranqui Funky del caposquadra Simone, senza dubbio uno dei momenti di massimo divertimento della serata, o della performance di House of the Rising Sun resa da Adriana, sempre intimamente coinvolta in ciascuna delle sue esibizioni. Tuttavia, una menzione speciale va indubbiamente a Romolo: sarà pure il meno giovane della competizione con i suoi 90 anni compiuti il 17 giugno, ma è sicuramente il più giovanile e tenace con la sua determinazione di cantare nonostante proprio pochi minuti prima della sua esibizione avesse subito un lieve infortunio, e ha finito per riscuotere l’applauso più fragoroso della serata dopo aver intonato il cavallo di battaglia Eravamo in 19.
E così, quasi senza neanche avere il tempo di rendersi conto che era cominciato, tutto è finito: il momento del verdetto finale era ormai più vicino che mai. Mentre la giuria deliberava attentamente, i quattro capisquadra hanno portato dei piccoli regali a Benedetta, Simone e Ida e si sono poi esibiti tutti insieme, lasciando di seguito spazio alla consegna degli attestati di partecipazione a tutti i partecipanti; ma infine, dopo le esibizioni dei giurati David Mazzoni e Giada Bernicchi, il momento tanto atteso è arrivato.
La premiazione è cominciata, come ad ogni concorso che si rispetti, con la consegna di alcuni premi “minori”, ma non meno prestigiosi o lusinghieri per i riceventi: il premio social è andato a Emilio dei Sound Fusion, mentre il riconoscimento di “miglior lupo del branco”, consegnato dalla padrona di casa Valentina Luporini “per non aver mai rotto le… e aver bevuto come se non ci fosse un domani”, è andato a Tommaso dei Roots & Brunches, che con particolare soddisfazione ha ritirato il suo premio di una coppa… di birra. Premio particolarmente significativo, poi, quello consegnato a Romolo dei Ci Mancano le Basi, per aver interpretato la canzone più emozionante.
Per i Roots & Brunches anche Benedetta ha ricevuto degli importanti riconoscimenti, venendo premiata non solo con il premio dello sponsor, ma anche con quello per la migliore presenza scenica consegnato dalla giurata Samanta Pardini, che ha citato la bellezza e l’eleganza della sua performance di Voilà. Infine, è venuto il momento anche del premio forse più ambito: quello per l’incisione dell’inedito. Tanto è stato il talento dimostrato nel corso della serata che, in via del tutto eccezionale, il premio si è duplicato: ha scelto infatti di conferire un inedito anche Aleranda, che ha selezionato a questo scopo Caterina dei Sound Fusion, pur sottolineando la difficoltà della scelta. Il premio assegnato da Mauro Grisci, insieme a Valeria Lunardi che fornirà lo studio di registrazione, è invece andato anche questo a Tommaso dei Roots & Brunches.
Infine, non c’è stato più motivo di temporeggiare: tra fumo e fuochi d’artificio, il titolo di vincitori della The Ultimate Voice Battle è andato ai Sound Fusion. “Non andrete a Castrocaro, non andrete a Sanremo, ma quello che avete raggiunto in questo periodo è una soddisfazione enorme: portatevela dentro”, ha concluso Benedetta.
Foto Fiorenzo Sernacchioli