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Il tramonto di una professione, conversazione con Aldo Grandi al club 'L'amicizia' Aldo Begliuomini
“Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico”. Questa frase di Albert Camus, lo…

Ego Ikiday, evento dedicato a chi desidera prendersi cura di sé
Sabato 17 maggio sarà una mattinata speciale al Ego Wellness Resort di Lucca: torna l’atteso appuntamento Ikiday, l’evento dedicato a chi desidera prendersi cura di sé attraverso movimento,…

Giovanni Veronesi ospite di 'Parole in villa'
Il prossimo appuntamento del Festival “Parole in Villa. Libere Conversazioni dal salotto al giardino” è previsto per mercoledì 21 maggio alle ore 18 nella splendida cornice di Villa Bernardini a Lucca, e vedrà come protagonista Giovanni Veronesi, regista, sceneggiatore, speaker radiofonico e molto altro

Il 4 luglio Marco Masini si esibisce a Capannori
Il 2025 rappresenta per MARCO MASINI un anno di anniversari importanti, primo tra tutti l’inizio della sua carriera artistica, avviata 35 anni fa, e per celebrare questa…

Grande successo e partecipazione per i Giochi Regionali Special Olympics di bowling e calcio unificato
A Lucca, si sono disputati nei giorni del 3 e 4 maggio i “

Nel teatro di San Girolamo il secondo appuntamento con l’ottava edizione del Puccini Chamber Opera Festival
Sabato 3 maggio si tiene alle ore 18 nel Teatro di San Girolamo il secondo appuntamento con l’ottava…

Grande successo per il concerto del Rotary Club Lucca Giacomo Puccini a sostegno degli anziani
Si è tenuto ieri, 30 aprile, alle ore 20:30, presso il prestigioso Teatro del Giglio di Lucca, un evento di grande rilievo culturale e sociale: il Rotary Club Lucca Giacomo Puccini ha organizzato un concerto che ha avuto come protagonista il celebre baritono Giuseppe Altomare, accompagnato al pianoforte dal Maestro Stefano Teani

Mr.Wagoneer celebra 10 anni di passione con il primo raduno nazionale dedicato alle Jeep
Capannori diventerà il cuore pulsante della passione Jeep con il primo evento nazionale organizzato da Mr.Wagoneer, in occasione del suo decimo anniversario. Un appuntamento imperdibile per gli amanti delle iconiche vetture americane

KFOR: Festa di Corpo per il 183° Reggimento Nembo
Il 183° Reggimento paracadutisti “Nembo” ha da poco celebrato la festa di Corpo, commemorando i fatti d’arme di Case Grizzano (19 aprile 1945), di cui ricorre quest’anno l’80° Anniversario

Al via l'ottavo Puccini Chamber Opera Festival: ben 11 composizioni liriche in prima mondiale
Sabato 26 aprile inizia alle ore 18 l’ottava edizione del Puccini Chamber Opera Festival organizzato dalla Puccini International Opera Composition Academy Lucca e dalla associazione…

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Finisce come tutto era cominciato, con una canzone struggente scritta dalla cantautrice bolognese Pia Tuccitto e interpretata magistralmente da Cosmo Gennaro Parlato al termine del suo show al Bagno Biondetti-ViennaLuce di Focette a Marina di Pietrasanta. Uno spettacolo che ha visto il ritorno sulla scena di un autore che ha sempre fatto della ricerca della perfezione in ogni particolare una filosofia di vita e di lavoro e che non a caso lo ha condotto ad affiancare e a scrivere testi per cantanti di spessore internazionale.
Ieri sera, con un sold-out annunciato da settimane, lo stabilimento balneare della famiglia Menici ha accolto come un figlio adottato e adottivo questo affascinante artista napoletano che ha trovato in terra di Toscana la sua seconda casa. Perché tutto muore, la canzone con cui Parlato ha chiuso la sua esibizione, è stata un inno alla vita vissuta senza timori di viverla, all'insegna di una passione che tutto attraversa e tutto travolge, di estati al ViennaLuce in compagnia di amici e amiche con cui si è brindato all'arrivo dell'alba e al termine della notte.
Ma è stato tutto il repertorio che Gennaro Cosmo Parlato ha sfoderato ad entusiasmare e catturare l'attenzione di un pubblico rimasto come ipnotizzato non soltanto dalle gesta mimiche di quest'uomo con trucco e in frac che esordì nel mondo della musica che conta scrivendo, per Mina, il pezzo Fragile, ma da una voce a volte calda e possente, altre melodica e toccante, ma sempre in grado di stordire e ammaliare la platea che non si è mai stancata durante tutta l'esibizione.
Ogni volta che Cosmo Parlato sale sul palco è come se scegliesse di gettarsi nella fossa dei leoni, terrorizzato fino ad un attimo prima, gladiatore dell'arena subito dopo, a suo agio come un pesce nell'acqua, senza una sbavatura, senza una stecca, senza una battuta o anche una parola fuori posto. Splendida l'esecuzione della favolosa canzone di Renato Zero Spiagge, o anche di quella di Gino Paoli Una lunga storia d'amore, o ancora Maruzzella, canzone napoletana scritta e interpretata nel lontanissimo 1954 da Renato Carosone, uno che in Versilia ci veniva eccome.
Chiusura alla grande con la chiamata sul palco di tutti gli amici che lo hanno accompagnato in questi venti anni di vita e carriera vissuti, senza dubbio, pericolosamente cercando di far sempre prevalere, in un mondo dominato dallo show-business, il primo rispetto al secondo. Gennaro Cosmo Parlato è e ha una grande anima ed un cuore ancora più capiente e capace di accogliere Giacomo, Isacco e Monica Menici, i loro figli o nipoti, altri artisti e musicisti. Perché tutto muore, ha raccontato Parlato, era la canzone che chiudeva ogni serata di tanti anni fa al ViennaLuce, quando la malinconia e la stanchezza prendevano il sopravvento dopo una notte trascorsa a ballare e a divorare l'esistenza.
Foto Ciprian Gheorghita
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Un successo attesissimo e confermato quello di ieri sera al teatro della Versiliana stracolmo di persone che hanno acquistato con mesi di anticipo i biglietti per assistere ad “Eleganzissima Estate” di Drusilla Foer.
Eleganzissima estate narra la vita straordinaria di Madame Foer vissuta tra Cuba, l’America, l’Italia e varie città europee, punteggiata di conoscenze con personaggi stravaganti (la mitica Ornella, la donna di servizio, e Dianora, con cui Drusilla ha inscenato delle gag telefoniche esilaranti) e di esperienze personali importanti: dal suo negozio di abiti usati a New York, il Second Hand Dru, luogo cult di ritrovo come la factory di Warhol - ma per ballare - degli artisti newyorkesi, alla Drusilla bambina che si nascondeva dietro le tende di casa spiandone avidamente gli ignari abitanti.
Alta, bella, sofisticata, con quell’accento toscano cantilenante tipico delle signore della nobiltà e dell’alta borghesia, brillante più dei lustrini e delle paillettes dei suoi magnifici abiti rigorosamente sartoriali in cui risplendeva col suo fisico da mannequin, eleganzissima lo è davvero Drusilla Foer - all’anagrafe Gianluca Gori – in questo recital scritto e interpretato dalla stessa protagonista.
Drusilla sul palco ha anche cantato le canzoni importanti della sua vita, accompagnata da Loris di Leo al pianoforte, una spalla quasi muta, ma portante per lo spettacolo, da Nico Gori al sax e al clarinetto e, alla chitarra, da Franco Godi - il più importante produttore di rap italiano (e produttore anche di Drusilla), nonché direttore artistico dello spettacolo ed autore di famosissimi jingles, accennati al piano alla fine dello spettacolo e subito cantati a squarciagola dal pubblico.
E proprio nel canto, con la voce, si riconosce a tratti Gigo - Gianluca Gori, che dà vita a Drusilla - con una potente vocalità quasi alla Sinatra, che in alcuni momenti prende il sopravvento su Drusilla. Vocalità riconosciuta anche dagli esperti, tanto che Drusilla ha annunciato l'imminente uscita di un disco suo, composto da inediti di grandi cantautori.
Una Drusilla sul palco della Versiliana che è sembrata molto più "alla mano" di come appare solitamente sugli schermi, che ha reso omaggio alla lingua toscana, felice di potersi esprimere nel suo linguaggio nativo spesso incomprensibile nelle altre regioni in cui va in scena la tournée teatrale.
Il pubblico è rimasto ammaliato dall'eclettica Drusilla, che si è lasciata andare a confidenze senza però svelare mai troppo di sé, che ha cantato e incantato gli spettatori con momenti di ilarità, ma anche di intensa, ma sempre sobria, drammaticità.
Pezzi cantati e recitati tra canzoni che sono quasi poesie - con un richiamo alla sensibilità di Alda Merini sugli internati nei manicomi - battute, imprevisti soprattutto con gli abiti di scena, hanno fatto volare via due ore abbondanti di grandissimo spettacolo.
E poi accenni sempre lievi ai grandi temi della guerra, dei pregiudizi, con un invito di Drusilla a sorridere sempre anche nelle avversità, a ringraziare, come ha ringraziato lei a fine spettacolo anche il pubblico, perché "il teatro è non solo chi lo fa ma anche chi ci viene".
Un’icona di stile, una presenza scenica intensa, glamour, simpatica, Drusilla è davvero un caso più unico che raro in cui un personaggio prende volutamente e coscientemente il sopravvento sul suo autore, vivendo con enorme successo di vita propria, una vita davvero… eleganzissima!