“Siamo riusciti a far stanziare alla Regione 500mila euro per i lavori di restauro dei palchi del Teatro dell’Accademia dei Rassicurati di Montecarlo”. Su iniziativa del consigliere regionale Vittorio Fantozzi e grazie alla sensibilità del Presidente Giani, è stato approvato un ordine del giorno di Fratelli d’Italia, collegato alla legge di bilancio per il 2023.
“Cultura e arte sono il nostro patrimonio e costituiscono la nostra identità, salvaguardale e conservarle deve essere una delle priorità. La tradizione teatrale nel paese di Montecarlo risale almeno al 1639 -sottolineano soddisfatti il Sindaco di Montecarlo Federico Carrara e Fantozzi- Intorno al 1750, l'Accademia acquistò un immobile privato e ne fece un teatro, l'istituzione venne soppressa dal Granduca di Toscana nel 1791, insieme a molte altre del genere, ma il teatro fu riaperto pochi anni dopo, nel 1795. L’Accademia venne in quell’anno rifondata con il nuovo nome dei “Rassicurati” e la ricostruzione del teatro venne affidata all'architetto fiorentino Antonio Capretti. L’armoniosa e minuscola saletta ovale è circondata da un doppio ordine di palchetti. Dopo il 1871, anche il giovane Giacomo Puccini frequentò il Teatro dei Rassicurati, in occasione delle gite a Montecarlo in compagnia della sorella Ramelde. Nel 1894 il teatro fu ancora una volta restaurato e ampliato con l’aggiunta delle quattro “barcacce” del proscenio.
L’Accademia si sciolse definitivamente nel 1922 e, con atto di donazione, cedette l’immobile al Comune di Montecarlo. Nel 1965 si progettò la demolizione dell’edificio, andato pian piano in disuso e dichiarato pericoloso per la pubblica incolumità. I vecchi montecarlesi, tuttavia, si ribellarono e nel 1968, per volontà popolare ed interessamento dell’amministrazione comunale, iniziarono i lavori di restauro e di ripristino del Teatro, che si conclusero nel 1973, quando fu riaperto con la memorabile ripresa dell’opera buffa “Il Ciarlatano” diretta dal Maestro Herbert Handt.
Grazie a questo contributo sarà adesso possibile completare l’opera di restauro conservativo del Rassicurati e dotarlo delle attrezzature capaci di renderlo ancora più fruibile non solo per l’attività ordinaria ma per aprire il teatro ad ospitare congressi e convegni”