Il Consorzio Forestale di Villa Basilica interviene sulla Sentenza della Corte Costituzionale n. 239 del 29 Novembre 2022, che dichiara l 'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge regionale 52/2021, che ha cercato di superare la richiesta di autorizzazione paesaggistica per i tagli boschivi.
"Non ci siamo proprio - esordisce a mezzo stampa con un comunicato il Consorzio Forestale di Villa Basilica- . L'Italia è un Paese che si sta attorcigliando su stesso. In questa sede, ci limitiamo a dire che il settore forestale è già ben normato e che la questione della paesaggistica rischia solo di essere un appesantimento burocratico inutile o, peggio, un concetto fuorviante che in realtà tradisce la tradizione agro silvo pastorale del nostro territorio.
C'è assoluto bisogno di dialogo e confronto, di comprensione reciproca tra competenze diverse - prosegue - .
Il nostro problema è che siamo un settore economico debole, poco rappresentato e talvolta mal rappresentato. Nel nostro piccolo, nelle prossime settimane e mesi, cercheremo di spiegare le nostre ragioni. L'importante è che chi conta, siano essi politici o tecnici, burocrati o giudici, forze dell'ordine o sindacati, abbia la voglia di ascoltare, capire e accettare le ragioni di tutti.
I boscaioli non sono nemici dell'ambiente, anzi. Se vogliamo lanciare una provocazione, i nemici dell'ambiente sono quelli che hanno abbandonato il loro territorio e che se ne disinteressano.
L'ultima cosa che serve su questo tema è creare un conflitto tra chi vive e pratica da generazioni l'attività forestale sulle nostre montagne e chi dalle città si ispira a ideali ambientalisti e di tutela del nostro retaggio culturale. Occorre parlarsi e ascoltarsi". conclude