I salumi de La Dogana piacciono agli inglesi che fanno un'offerta irrinuncibile per portare la produzione artigianale a livelli industriali in grado di accontentare locali sparsi in tutta Europa e anche oltre. Difficile dire di no, ma Fabio e Mirko si sono guardati in faccia e hanno detto: "No grazie".
La proposta di una multinazionale inglese che nei mesi scorsi ha avuto il piacere di provare gli insaccati preparati personalmente al primo piano del locale di piazza Antonio Gramsci ad Altopascio è stata di quelle che fanno tremare i polsi e battere forte forte il cuore. Cifre astronomiche che ti possono mettere a posto per una vita intera e anche altre ammesso che esistano.
I potenziali investitori erano arrivati a pranzo con i dirigenti di una grande industria cartaria di porcari, azienda che La Dogana serve ogni giorno per la pausa pranzo. Rimasti affascinati dai sulumi artigianali dopo alcuni giorni hanno penato di spostare le produzione in un luogo più grande e di portare la cultura del ristorante altopascese fuori dai confini italiani.
"Un progetto senza dubbio allettante - confessa Fabio Riccardo - ma non è la prima volta che accade. Siamo abituati a queste offerte, ma i programmi sono altri. I nostri salumi sono già collocati in vari paesi d'Europa e in città come Berlino, Monaco, in Francia e in Svizzera, ma solamente in locali precisi e selezionati. I nostri affettati non subiscono processi industriali, la stagionatura è naturale e, quindi, necessitano di una conservazione accurata per non alterarne i colori e i sapori. Ecco perché non abbiamo mai voluto vendere i nostri salumi a terzi. Il progetto Dogana nasce per valorizzare il prodotto e garantire a chi sceglie il nostro nome di sedersi sicuro di degustare prodotti di prima qualità".
C'è un ma, però e questa congiunzione è rappresentata dal fatto che gli inglesi sono tornati alla carica, tramite un loro commercialista che li rappresenta qui a Lucca, con argomenti piuttosto convincenti e con una offerta a parecchi zeri: "Non nego che sia io sia il mio socio Mirko Galligani abbiamo avuto un momento di esitazione prima di respingere l'offerta. Davvero alta e difficile, si questi tempi, da rifiutare, ma dopo un comprensibile momento di sorpresa che ci ha messo dura prova - certe occasioni capitano una volta sola- abbiamo declinato l'invito. Rimaniamo dell'idea che i nostri salumi devono rimanere una esclusiva che si trova solo nei locali targati La Dogana. Il 2023 sarà un anno di novità con l'apertura di un nuovo locale dedicato ai nostri insaccati. La location non è ancora certa, ci sono tante richieste da parte di possessori di fondi commerciali disposti ad ospitare il nostro marchio e uno in particolare è entrato nei nostri pensieri. Per ora siamo concentrari sulla nostra estate e sui progetti legati a La Dogana Burger che in poco piu di un mese ha sformato ben 15 mila 600 burger. Una sorpresa che sinceramente non ci aspettavamo. I nostri clienti sanno sempre regalarci grandi emozioni e noi li ripagheremo sempre con gusto e qualità".
"Nonostante il momento difficile legato alla mancanza di personale qualificato - conclude Fabio Riccardo - il locale può contare su uno staff unito e compatto e questo fa la differenza. Il nostro ufficio dedicato alle risorse umane è sempre operativo e alla ricerca di ragazzi e ragazze volenterosi che vogliano entrare nel nostro mondo. Gli interessati possono inviare il curriculum al 329/9578926 wapp oppure all'indirizzo di posta elettronica
Nelle foto: lo staff de La Dogana Hamburger al lavoro nel nuovissimo locale sulla via Romana Ovestad Altopascio località Carbonaia