I consiglieri della Lega Salvadore Bartolomei, Ilaria Benigni, Domenico Caruso, Giuseppe Pellegrini, Gaetano Spadaro e Bruno Zappia chiedono al presidente del consiglio comunale di Capannori Gigliola Biagini di tornare in aula e non di continuare a convocare le sedute in videoconferenza. Tutta l'Italia è in zona bianca e la situazione epideomiologica nella provincia di Lucca è sotto controllo, come dimostrano i dati sui contagi.
"La decisione di convocare in videoconferenza la seduta del 7 luglio rappresenta un'ulteriore incertezza del presidente nella gestione dell'assemblea da interpretare come una clamorosa confusione nei gruppi di maggioranza - si legge nella nota i consiglieri -".motivazione del perdurare dello sta
"Dal 25 giugno avevamo chiesto alla presidente Biagini di convocare i consigli comunali in presenza, ma il giorno successivo ci ha comunicato per scritto che dal primo luglio le riunioni si sarebbero svolte in presenza - affermano i consiglieri leghisti del comune di Capannori".
Ma il primo luglio è giunta la convocazione in videoconferenza del 7 luglio su decisione di Gigliola Biagini forse costretta a fare dietrofront a causa del diktat
del Pd.
"Quest'ultimo ha preteso la modalità in videoconferenza con la motivazione del perdurare dello stato di emergenza- continua la nota leghista- Dopo aver consultato i gruppi di maggioranza, riteniamo che il diktat del Pd ha il sapore di una plateale sconfessione dell'operato della presidente, già in difficoltà dato l'enorme arretrato di centinaia di interrogazioni e mozioni inevase".
"Aspettiamo l'esito della discussione nella conferenza dei capigruppo di lunedì prossimo- conclude la nota - Fino a che punto la confusione che regna nella maggioranza dovrà penalizzare il consiglio comunale e i cittadini di Capannori?"