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Scritto da Redazione
Piana
14 Luglio 2023

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Da venerdì 14 luglio alle 21 nei campetti del circolo San Jacopo, parte la raccolta firme contro gli assi viari. Questo è quanto è stato deciso nella riunione del Forum per la tutela dell’ambiente che si è martedì 11 luglio.

Nell’occasione, verrà proiettato il progetto Anas, commentato dall’architetto Damiano Iacopetti. Il comitato di tutela dell’area verde dei laghetti che fa parte del forum, predisporrà appositi banchetti con il testo della petizione che verrà poi inviata ai sindaci di Lucca e Capannori e al presidente della regione Toscana. Ogni persona che vorrà fermarsi dovrà essere munita di documento di riconoscimento personale.

Ad oggi hanno aderito al forum l’associazione Senza confini, Fridays for future, Lega Ambiente Capannori e Lucca, comitato Altre strade, comitato laghetti di Lammari, comitato San Concordio, comitato Tassignano, comitato Sant’Anna, Wwf Lucca, associazione Multidee e Europa Verde. 

 

Il coordinamento sarà presente con il suo banchetto a sagre, mercati, eventi, fra cui il Pianeta Terra Festival in programma fra ottobre e novembre. I cittadini potranno firmare petizione, articolata in tre moduli: uno rivolto ai cittadini del comune di Capannori indirizzato al sindaco Menesini, uno rivolto ai cittadini di Lucca indirizzato al sindaco Pardini e infine quello rivolto alla regione Toscana, con destinatario Eugenio Giani, la cui firma è aperta a tutti. L’obiettivo è raggiungere entro tre mesi almeno 10mila firme, attraverso un’attività d’informazione capillare, anche con il porta a porta, per illustrare le conseguenze degli assi viari sul territorio lucchese sia a livello mobilità sia di salute e “smentire chi ancora crede che questo progetto ridurrà il traffico nelle strade. Non è così” afferma il presidente del coordinamento Umberto Franchi, dell’associazione Senza Confini.

 

Noi cittadini e cittadine, ci opponiamo senza se e senza ma – spiegano dal coordinamento –, alla sciagurata
ipotesi di realizzare un progetto tangenziale est di Lucca primo stralcio funzionale”  che non è affatto un’opera di interesse nazionale perché è ormai rimasta solo una strada extraurbana costosissima ( 173 milioni di €) per un tracciato di 5 km di catrame e cemento fatto di viadotti alti fino a 10 metri e terrapieni di 5 metri che passerà tra le case e le corti. Rappresenta uno spreco di denaro pubblico inaccettabile. E’ un’opera del tutto inutile che non risolve i problemi del traffico della piana, non serve alle industrie
locali, non toglie traffico pesante dalla circonvallazione di Lucca farà solo scempio del nostro paesaggio storico delle corti, taglierà in due paesi e terreni agricoli, interromperà strade e le vie vicinali di campagna, aumenterà a dismisura il rischio idraulico e costituirà un pericolo permanente per l'assetto idrogeologico
interferendo pericolosamente con il paleo alveo del fiume Serchio”.

 

Di seguito le motivazioni della petizione del Forum per la tutela ambiente e salute dei cittadini

  1. È un progetto vecchio, inutile, devastante e costoso: circa 173 milioni di euro per 5,14 chilometri di piloni e terrapieni del tratto nord-sud, unico tratto rimasto dal progetto originario, sono uno spreco             di denaro pubblico inaccettabile.
  2. Il progetto che si vuol realizzare non è più un sistema tangenziale ma è rimasta una strada extraurbana che non servirà a risolvere i problemi di traffico che esistono nella piana di Lucca.
  3. Non servirà minimamente alle aziende e alle industrie del territorio, anzi le danneggerà passando sui piazzali di manovra senza intercettare il traffico pesante.
  4. Nonostante lo stralcio dell’asse est-ovest si insiste a volerlo considerare come strategico nazionale, senza più alcuna giustificazione, un pretesto che è servito per imporci il commissario Anas e               mettere a tacere cittadini ed istituzioni locali.
  5. Un’altra strada aumenta il traffico, produce più inquinamento dell’aria, causa maggiori problemi alla salute delle persone e non risolve i problemi della mobilità della piana di Lucca, non serve al turismo ed anzi, incide negativamente sul settore agrituristico;
  6. Impatta in modo devastante su una zona ricca di acque, tomba i pozzi artesiani di centinaia di famiglie, rischia di inquinare la falda freatica a cui attingono ben quattro provincie toscane e mette   in serio pericolo l’assetto idrogeologico interferendo pericolosamente con il paleo alveo del fiume           
  7. Rovina l’area protetta dei laghetti di Lammari, vincolata dal Comune di Capannori, unico polmone di verde rimasto nella pianura lucchese, luogo piacevole e distensivo per anziani, bambini e  
  8. Consuma suolo agricolo, tagliando i campi coltivati in modo sconsiderato, danneggiando in modo irreversibile le numerose aziende agricole che tutt’ora coltivano la Piana di Lucca e che, con tanto          lavoro, hanno conquistato il marchio ‘bio’.
  9. Divide la piana di Lucca alzando una barriera a confine tra i comuni di Lucca e Capannori, con viadotti alti fino a 10 metri e terrapieni alti circa 5 metri tra le case, interrompendo il paesaggio               storico delle corti, dei terreni agricoli, delle redole e delle vie vicinali di campagna.
  10. Confligge coi principi costituzionali di cui agli articoli 9 e 41 secondo cui la Repubblica deve tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni e l’iniziativa         economica privata non può recare danno alla salute e all’ambiente.
  11. Nonostante i pesanti segnali che la natura ci manda periodicamente, si vorrebbe continuare a progettare come nel novecento, dimenticando il drammatico aumento del riscaldamento climatico            causato dall’anidride carbonica, ignorando le direttive europee ed il grido d’allarme degli scienziati.
  12. La mobilità sostenibile non è un’utopia ma è una scelta realistica, già in atto in molti paesi europei e si chiama trasporto ferroviario di merci e persone, intermodalità, trasporto pubblico, nuove  
  13. E’ contraddittorio investire sul trasporto delle merci e delle persone su ferrovia col raddoppio in corso della linea Pt-Lucca, con nuovi scali merci realizzati in Garfagnana, col previsto      potenziamento dello scalo merci del Frizzone ,col piano firmato dai Sindaci per il trasporto ferroviario veloce che unisce LivornoPisa-Lucca-firenze e, contemporaneamente, continuare a          sostenere i vecchio e superato progetto stradale dell’asse nord-sud proposto da Anas.
  14. Nella malaugurata ipotesi in cui venisse approvato, il progetto impiegherà circa 10 anni per vedere la luce, lasciando la piana nel caos ancora per molto tempo e perdendo ogni utilità.
  15. Perché la manutenzione del ‘nuovo’ asse costerà circa 30mila euro al chilometro e sarà posto a carico degli enti locali, andando ad incidere pesantemente sui bilanci dei Comuni della piana.

 

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