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Scritto da Redazione
Piana
26 Aprile 2023

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Sabato 29 aprile alle ore 18 alla Casa del Popolo di Verciano Potere al Popolo Lucca e la Società Popolare di Mutuo Soccorso "G. Garibaldi" promuovono un incontro pubblico dal titolo "Attiviamo la solidarietà: fare mutualismo, costruire comunità".

Un momento di approfondimento e di analisi - si legge nella nota - delle attività svolte in questi quattro anni e mezzo, che hanno coinvolto attivisti, gruppi e associazioni, ma anche persone e famiglie in difficoltà, nella vita della Casa del Popolo. Dallo sportello di ascolto popolare, che negli anni ha permesso di intercettare innumerevoli situazioni di disagio nel territorio, alla raccolta e distribuzione di generi di prima necessità, attiva ormai da tre anni e intorno alla quale è nata la Rete di Solidarietà Popolare, ma anche la palestra popolare ed altre esperienze che si sono susseguite nel tempo, come il doposcuola popolare, l'ambulatorio popolare, il punto di incontro LGBTQIA+, il gruppo di acquisto popolare, senza dimenticare le iniziative culturali. Ma l'esigenza è anche quella di conoscere e confrontarsi con altre esperienze di mutualismo radicate sul territorio: oltre al presidente della Società Popolare di Mutuo Soccorso Armando Sestani e a Nicoletta Gini, coordinatrice di Potere al Popolo Lucca e attivista dello sportello di ascolto popolare, interverranno infatti Arianna Ramone dell'ambulatorio popolare dell'ex OPG Je so' pazzo di Napoli, Giulio Cappelli del Telefono Rosso e Gianluca Venturini del Cantiere Sociale Versiliese di Viareggio. Si partirà dalle origini storiche del mutualismo operaio per arrivare all'attualità delle pratiche mutualistiche, oggi più che mai necessarie per ricostruire comunità.

"Mutualismo", termine che si incontra sia nella biologia che nei settori sociale ed economico, indica generalmente una relazione fra soggetti diversi che traggono un beneficio reciproco da essa. In questi campi il mutualismo rappresenta non solo una pratica, ma una visione del mondo e di strutturazione dei rapporti umani e economici ben più antica del capitalismo oggi dominante.

Parlare di e fare mutualismo, quindi, significa innanzitutto ricordare che il mondo non è nato capitalista e incentrato su individualismo e competizione ma anzi per millenni ha visto convivere diversi altri tipi di organizzazione sociale e economica basate spesso su relazione e condivisione, cioè le antitesi del modello oggi dominante. Forme di solidarietà e mutualismo, di "resistenza dal basso" hanno caratterizzato l'espansione del capitalismo fin dai suoi esordi e negli ultimi decenni non a caso sempre più persone ne sono coinvolte. Non può essere diversamente, visto che fra austerità, crisi economiche e sanitarie le persone in difficoltà sono aumentate in modo vertiginoso a fronte di pochi privilegiati la cui ricchezza e il cui benessere, come dimostrato ormai da numerosi studi e analisi, aumentano costantemente.

Attraverso organizzazioni, collettivi, associazioni, occupazioni abitative, gruppi di acquisto solidale, fabbriche recuperate, microcredito ecc. si cerca di mantenere e ricostruire un welfare dal basso come risposta "naturale" al progressivo smantellamento del lavoro, del sociale, dell'istruzione, dell'assistenza che rappresenta da decenni l'unica politica portata avanti dal finto bipolarismo centrodestra-centrosinistra impegnato così a preservare la sua sopravvivenza e quella dei gruppi d'interesse da cui dipende.

Le pratiche mutualistiche e solidali, al centro dell'azione di Potere al Popolo e della Società Popolare di Mutuo Soccorso sin dalla loro nascita, così come di altre realtà locali, nazionali e internazionali, non sono solo una risposta a bisogni materiali crescenti ma anche una via per mantenere e ricostruire la mobilitazione politica. Il mutualismo nelle sue tante forme, infatti, permette di mantenere ruoli attivi nelle politiche (sociali, lavorative, assistenziali, culturali) e creare legami solidali e comunitari e un'immersione nella società fondamentale in un'epoca in cui digitalizzazione e individualizzazione portano verso il virtuale e l'isolamento. Quanti sono impegnati nelle pratiche mutualistiche dal basso sperimentano pragmatismo, costruzione di relazioni, attenzione ai legami, apertura al rapporto con soggetti provenienti da paesi, culture, religioni e ideologie diverse.  Di questo brulicante universo, spesso ignorato dai media e dalle istituzioni ma quanto mai necessario per ricreare comunità solidali e accoglienti, si parlerà nell'incontro di sabato 29 aprile alle 18 alla Casa del Popolo. A seguire cena sociale di autofinanziamento.

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