Matteo Petrini, capogruppo di FdI nel consiglio comunale di Capannori, e Gianluca Commori, consigliere comunale per FdI, chiedono charimenti all'amministrazione in merito ai lavori previsti per la scuola elementare di San Ginese che si trovano attualmente in completa immobilità.
"Ci sono giunte diverse segnalazioni - esordisce Matteo Petrini - in merito ad alcuni lavori di ampliamento che il Comune di Capannori avrebbe dovuto eseguire presso la scuola primaria di S. Ginese di Compito, ma ad oggi bloccati per motivi che cercheremo di approfondire in queste ore. Ancora una volta l’amministrazione comunale, viene meno alle promesse fatte, palesando tra l’altro una assoluta incapacità progettuale. Dopo la deludente e desolante vicenda dell’asilo Cosimo di Lammari, ancora una volta una scuola sotto i riflettori, per un piano di lavoro inadeguato."
"Il Comune, infatti, pare avesse deliberato di ampliare la suddetta scuola per consentire l’agevole collocazione di una nuova e numerosa classe prima - continua Petrini. Decisione accolta con plauso da tutti i genitori perché avrebbe garantito ai loro figli maggiori spazi entro i quali svolgere al meglio le attività didattiche."
"Il Comune, quindi, tramite gli organi di informazione - gli fa eco Gianluca Lommori, componente del circolo comunale del partito di Giorgia Meloni - aveva annunciato l'inizio dei lavori di ampliamento i quali, però, quasi immediatamente, sono stati sospesi e rinviati al prossimo anno lasciando nel più totale sgomento gli utenti della scuola."
"Chiediamo, quindi, all’amministrazione quali siano le motivazioni che hanno portato all'interruzione del cantiere - incalzano Petrini e Lommori - e, soprattutto, ci chiediamo il motivo per cui non sono state organizzate le tempistiche di realizzazione dell'ampliamento in modo da garantire ai bambini e alle insegnanti di trovare, con il suono della prima campanella, il lavoro finito."
"Sarebbe stato sicuramente meglio iniziare il lavori appena terminato il precedente anno scolastico in modo da avere tutto il tempo necessario per concludere i lavori ed anche per affrontare eventuali imprevisti in corso d'opera. Perché rifarsi sempre all'ultimo? Speriamo di non ricevere da parte dell’Amministrazione, la solita risposta di default riguardante l’aumento dei costi dei materiali perché a questo punto avrebbe l'amaro sapore di scusa."
"Il risultato di questa mancata programmazione - sostiene Petrini - è che la nuova classe prima, ormai formata e con le numerose iscrizioni accolte per la fiducia (mal) riposta nelle lungimiranti promesse dell’amministrazione, verrà spostata nella mensa della scuola e gli alunni saranno costretti, nei giorni di rientro, a pranzare ciascuno nella propria classe ed al proprio banco e dei lavori se riparlerà per il futuro anno scolastico 2023/24. Vorremmo anche sapere dall’assessore - domanda Lommori - per quale ragione, ogni anno, non è possibile terminare i lavori per l'inizio dell'anno scolastico. Basterebbe un minimo di programmazione e lavorare nei tre mesi di chiusura dei plessi scolastici."
"Come gruppo chiediamo all’amministrazione un cambio di passo sulla scuola affinché metta più cura ed attenzione agli ambienti nei quali i nostri figli passano gran parte del loro tempo per ben nove mesi l'anno - concludono. Troppo spesso assistiamo, da parte del Comune, ad autocelebrazioni per avere ottenuto grandi finanziamenti per grandi lavori, ma sarebbe opportuno che si concentrasse di più sulle realtà più piccole, ma altrettanto importanti come il nostro patrimonio scolastico."