claudio
   Anno XI 
Venerdì 4 Luglio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Piana
25 Gennaio 2020

Visite: 167

E’ stato condannato anche l’ultimo degli imputati responsabili del tentato omicidio di un ventitreenne rumeno, avvenuto il 7 febbraio 2016 ad Altopascio. Si tratta del minorenne albanese che insieme a sei connazionali fece parte della spedizione punitiva che per poco non costò la vita al ragazzo rumeno.

Il Tribunale per i Minorenni di Firenze, nell’udienza di ieri, lo ha condannato a 4 anni e due mesi di reclusione per concorso nel reato. Si chiude così il cerchio sulla singolare vicenda che, come ricostruito dal Nucleo Investigativo del comando provinciale carabinieri di Lucca, ebbe origine da una lite cominciata su WhatsApp tra un ragazzo rumeno e Oltian Cepa, albanese, entrambi membri di un gruppo della nota applicazione di messaggistica mobile e che arrivò a tal punto da determinare una vera spedizione punitiva ordita dagli albanesi nei confronti del rumeno.

Oltian Cepa aveva inviato espressioni offensive nei confronti di una ragazza e per questo era stato escluso dal gruppo da parte del 23 enne, amministratore del gruppo WhatsApp. Da qui il risentimento dell’albanese all’origine dell’astio tra i due giovani che dapprima portò alle minacce e poi al fatidico scontro: Cepa e il rumeno, si diedero appuntamento alle 18,30 del 7 febbraio 2016 ad Altopascio, nella centralissima Via Cavour, per un chiarimento. Oltian Cepa con il fratello Landir e altri cinque giovani, arrivarono però all’appuntamento muniti di corpi contundenti, cacciaviti e forse un coltello. Individuata la vittima, accompagnata dal padre e dal cugino, li aggredirono brutalmente. Tutti e tre i rumeni rimasero feriti, ma il più grave fu il 23 enne, colpito alla fronte con un’arma da punta (presumibilmente un cacciavite). Il giovane arrivò in ospedale in condizioni gravissime e rimase a lungo ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cisanello di Pisa.

A seguito delle indagini dei carabinieri del reparto operativo, nel giugno del 2016, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lucca, furono arrestati i fratelli Cepa, poi condannati con giudizio abbreviato, mentre gli altri indagati, tra cui il minorenne condannato ieri, vennero denunciati a piede libero. Ieri, dunque, la vicenda si è avviata alla conclusione. Sono stati nel frattempo tutti processati e condannati: i maggiorenni con rito abbreviato e da ultimo il minore sul quale grava ora una pesante condanna.

 

 

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Nei prossimi giorni saranno abbattuti quattro alberi in condizioni di grave…

Una serata all'insegna della musica rock, venerdì 4 luglio si esibiranno i gruppi di musica di insieme moderna…

Spazio disponibilie

La mostra MICROMONDO di Francesco Baronti è un invito a rallentare lo sguardo in un’epoca dominata dalla velocità…

Venerdì 4 luglio il professor Stefano Fava, noto docente di letteratura e storia ed animatore del canale social…

Spazio disponibilie

Con lo slogan "Solo l'ironia salverà il mondo", torna il festival teatral - gastronomico "Utopia del Buongusto" edizione 2025…

Sabato 5 luglio  a Camigliano chiesa Parrocchiale ore 21 si terrà la prima serata della 46^…

L'Informagiovani del Comune di Lucca, in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Orienta, organizza per martedì 8 luglio dalle…

I due giovani Lucchesi, Alessia Paoletti e Matteo Morandi, si sono distinti nel loro percorso universitario, conseguendo, con…

Spazio disponibilie

La lucchese Sarah Martinelli si è laureata all'Università di Firenze in Scienze della Formazione primaria con una tesi sui bisogni…

Redatto il verbale della conferenza regionale dei servizi del 18 giugno: “Quando serve tutto questo tempo per redigere…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie