Turismo, politiche di rilancio, commercio, movida notturna e infrastrutture. Questi i temi affrontati ieri sera nella sede di Confcommercio dove i candidati sindaci si sono confrontati in un incontro pubblico moderato dal giornalista Simone Dinelli.
Fabio Barsanti (Difendere Lucca), Elvio Cecchini (Lista Civile), Aldo Gottardo ( ambiente e giustizia sociale), Mario Pardini (Lucca 2032), Francesco Raspini (Lucca Futura) e Alberto Veronesi (Lucca sul serio) hanno risposto a cinque domande partendo dai contenuti dei loro programmi, definiti "contenitori".
Mario Pardini punta su un turismo esperenziale e sport con particolare attenzione alle periferie e alle frazioni mentre Raspini spiega quali sono i progetti e i cantieri in corso per rilanciare Lucca. Tra essi il mercato del Carmine affidato a un gruppo di imprenditori lucchesi, la palestra dei Bacchettoni ribattezzata come casa dello sport e l'ostello della gioventù. I lavori non riguardano solo il centro storico ma anche l'ex chiesone di San Concordio che, una volta ristrutturato diventa un hub per le politiche giovanili. In fase di ristrutturazione il teatro "Ildefonso Nieri"di Ponte a Moriano e di progettazione il mercato ortofrutticolo situato in località Pulia.
Di tutt'altro tono i contenitori di Alberto Veronesi che ha spiegato di cosa ha bisogno Lucca. Secondo il candidato sono tre i punti essenziali: turismo, parcheggi e disertificazione del centro storico. Che cosa intende dire con quest'ultima espressione? Il centro città ha bisogno di 500 alloggi per famiglie con a carico figli ma anche per anziani. Veronesi puta su un turismo religioso,giovanile e scolasticomperchè come egli stesso ha affermato durante il dibattito "siamo nella vergogna di quattro giunte amministrative sia di destra che di sinistra".
Barsanti torna sul tema manifattura ricordando le sue battaglie iper impedire la vendita dell'immobile ai privati. Lotta portata avanti insieme ai comitati che difendevano per l'appunto tale manovra. Tra gli obiettivi quello di riportare l'agenzia delle entrate nel centro storico, rivalorizzare il museo del fumetto e aprire un museo del sigaro toscano all'interno dell'immobile.
Attacca Elvio Cecchini: "I contenitori di una parte della manifattura non vanno svenduti: siamo riusciti a far saltare l'impoverimento della città". Proprio in quella parte Sud dove sarebbe stato aperto un centro commericiale.
Aldo Gottardo replica e si chiede:"Perchè in 20 anni la manifattura è rimasta in stato di abbandono e degrado? E' un bene di tutti e gli spazi potrebbero essere utilizzati per emeroteche, impianti sportivi oppure aree dedicate ai giovani e al mondo dell'associazionismo".
Il candidato sindaco di "Ambiente e giustizia sociale" riparte dalla domanda sulle politiche di rilancio dopo l'emergenza sanitaria. Cosa fare per il commercio e le attività commerciali?
"Serve un turismo e un commercio di qualità anche nelle zone periferiche che hanno perso la loro centralità - aggiunge Gottardo - ma anche le bollette sui rifiuti la cui tassazione è elevata".
Secondo Cecchini per sostenere il commercio servono degli incentivi sul suolo pubblico che - stando alle parole di Barsanti - è aumentato il costo. Il candidato di Difendere Lucca è sulla stessa linea d'onda in materia di rifiuti poichè i costi sono incrementati. Che dire dei parcheggi?
"La domenica devono essere gratuiti come in molte altre città toscane". Non solo la questione dei posti auto ma anche la "lotta agli affitti" e la vicinanza attraverso uno sportello a tutte le attività commerciali. Il rilancio di Lucca per Veronesi si fa togliendo la tassa di soggiorno e dimezzando la Tari perchè il commercio "affronta un deserto". E' opportuno quindi eliminare la tassa di soggiorno per due anni fuori dal centro storico e dimezzarla al suo interno.
Il candidato di Lucca Futura propone il commercio di periferi, ovvero una serie di eventi da incrementare del 20 per cento nel calendario comunale Vivi Lucca e da organizzare fuori dal centro storico. Mario Pardini da parte sua chiede di venire incontro alla fiscalità, di incentivare maggiormente i fondi per chi vuole fare impresa.
Nel corso del dibattito è stato affrontato il tema della movida e dei giovani. Dal confronto è emerso che manca attrazione nel centrostorico e spesso il fine settimana molti giovani escono da Lucca e si recano nelle città limitrofe per trascorrere il sabato sera, In altre parole non trovano spazi per il divertimento. Un fenomeno che si contrappone alla movida è quello della malamovida, sempre più spesso al centro dell cronaca locale. In piazza San Michele come è stato fatto notare, mancano i bagni pubblici e dopo la chiusura dei locali le corti diventano dei veri e propri "orinatoi"
Il turismo di qualità. Serve un calendario annuale con tutti gli eventi per migliorare l'offerta territoriale. A partire dal miglioramento delle strutture ricevvite per poi puntare su un turismo congressuale oltre ad organizzare eventi sulle mura e valorizzare l'acquedotto del Nottolini.
Tra le tante proposte quella di creare un festival sei mesi l'anno di musica in cui arte, prosa, oesia si uniscono alla musica classica e moderna oltre al già Lucca Summer Festival e ucca Comics &Games.
Un turismo congressuale e culturale per rilanciare la città, dunque. Ma il turismo non è solo arte ma riguarda anche a parte enogastronomica che secondo Mario Pardini è fondamenatale così come le celebrazioni pucciniane del 2024 per Aldo Gottardo che non devono rivelarsi un "fallimento come le celebrazione dei 500 anni della mura".
E infine le infrastrutture e gli assi viari per alleggerire il traffico. Non tutti i candidati sono d'accordo su questo tema. C'è chi lo definisce un progetto inutile e chi è favorevole . Il dibattito si è concentrato sul raddoppio ferroviario Lucca - Firenze S.M.N e sulla mobilità leggera. Cecchini propone un maggiore uso della bicicletta per andare a lavoro mentre Raspini parla del progetto esecutivo per la realizzazione del sottopasso alla stazione ferroviaria oltre sette milioni di euro stanziati per l'asse suburbano e altrettanti milioni per la realizzazione del ponte sul fiume Serchio.
Foto Ciprin Gheorghita