Buongiorno dottoressa Buonriposi, dopo cinque anni ci rivediamo. Come mai la decisione di riprovarci e, soprattutto, perché ha scelto la lista che appoggia la candidatura a sindaco di Elvio Cecchini ?
Sono contenta di rivederci, dato il periodo brutto appena trascorso, per me e per tutti noi, non ci avrei scommesso molto. Quotidianamente , con il mio lavoro, mi occupo della "cosa pubblica". È un lavoro bellissimo, ma puoi farlo in due modi: occupandoti esclusivamente di amministrazione e di burocrazia oppure lavorando anche con il territorio. Ho scelto la seconda modalità e, quindi, vengo continuamente a contatto con tutti i settori della società: sanità, economia, turismo, sport e tanto altro. Vede, ritengo si possa, soprattutto da questa posizione, contribuire a far crescere tutto il territorio nelle sue mille attività e non solo le nostre scuole. È inevitabile che in tutto questo rientri anche la politica e non si tratta di un "riprovarci", ma, semplicemente, di un "continuare" a fare quello che faccio da sempre! Ho scelto la lista di Elvio Cecchini perché è totalmente civica e in questa fase storica abbiamo bisogno di ripartire dal basso, dalle persone e soprattutto dalle professionalità e dalle competenze. Amministrare una città capoluogo di provincia, come Lucca, richiede esperienza giuridico-amministrativa, professionale, culturale e comunicativa-relazionale. Tutti noi proveniamo da questi mondi e possiamo mettere a disposizione della città varie competenze.
Cinque anni fa il centrodestra perse per appena 361 voti e qualcuno le rimproverò, al ballottaggio, di aver appoggiato Tambellini invece di Santini. Qualche strascico da allora è rimasto?
Anche cinque anni fa mi sono presentata senza partiti e devo dire che una buona parte della città, che ringrazio ancora, mi consentii di entrare in Comune con il 5,5 per cento. Francamente non penso proprio di aver determinato la vittoria di Tambellini, quanto piuttosto lo sia stato un centro-destra lucchese assai debole e molto sfilacciato.
Lei è provveditore delle province di Lucca e Massa Carrara. Dove trova il tempo per dedicarsi alla politica?
Come ho cercato di spiegare il mio lavoro è nel settore pubblico, ma mi avvicina molto anche al privato. Questi due elementi però non bastano e al pubblico e al privato dobbiamo unire il civile e il terzo settore, quello che faccio ogni giorno... mi viene naturale.
Sia sincera: perché uno dovrebbe votarla?
Cerco sempre la soluzione dei problemi, prestando attenzione alle persone mettendomi nei loro panni. La nostra città soffre di una scarsa partecipazione o peggio ancora di una partecipazione fittizia. Mi piacerebbe venisse istituito il Forum Territoriale Deliberativo come in altre realtà, per consentire agli esperti locali e ai cittadini portatori di interesse di trovare la sintesi alle tante problematiche che al momento affliggono la città. Il sindaco, ovviamente, ne prende parte e assume le deliberazioni del Tavolo per poi portarle avanti con la sua Giunta e il Consiglio Comunale. In questo modo anche gli stessi dirigenti comunali saranno coinvolti e più motivati a firmare con maggiore tranquillità. Il cittadino diventa co-autore delle decisioni e non soggetto passivo da "tartassare" e basta. Ecco perché parlo di un volto, 5 città: Smart cities e Sustainable cities. Con Francesco Poggi condivido la sua idea che la sostenibilità la si realizza con una visione di economia circolare e civile; la learning cities è la città che apprende e cresce da un punto di vista culturale, produttivo e turistico; la playable cities intercetta il gioco cognitivo e manuale, abbiamo i comics e lo sport in particolare con tutte le sue espressioni; diventa allora fondamentale la caring cities, la città che si prende cura delle persone ed è qui che la Sanità, anch'essa con i suoi molteplici problemi, diventa fondamentale: penso dunque a bambini, anziani, alle donne, ai disabili e includerei anche il terzo settore.
Dottoressa, come sta la scuola a Lucca?
Qui il discorso sarebbe lungo. Mi limito a dirle che la scuola lucchese vanta una ottima squadra di dirigenti scolastici, validi docenti e buone segreterie. Questo è un nostro punto di forza, ma abbiamo ancora problemi di carattere strutturale e un organico che risente dei parametri numerici che il ministero delle finanze non vuole abbassare senza voler considerare che le nostre classi sono costituite da alunni molto diversi, con varie tipologie: bes, dsa, limiti cognitivi, ma anche superdotati e per tutti dovremmo attuare una didattica inclusiva e personalizzata. Abbiamo le realtà e le scuole di montagna da salvaguardare e una denatalità molto preoccupante. La scuola non può essere continuamente riformata, ma deve essere trasformata!
Questa campagna elettorale sembra, almeno per ora, molto, ma molto meno conflittuale dell' ultima. Concorda? Se sì, perché secondo lei?
Per prima cosa non abbiamo donne candidate sindaco e questo lascia parecchio amaro in bocca. Viene da chiedersi cosa sia accaduto e lasciamo da parte per un momento le varie cause, forse anche la pandemia ha inciso, ma certo suona molto come un tornare indietro! Questa campagna elettorale non è per niente conflittuale anzi molti candidati dicono le medesime cose, mancano idee veramente innovative e prevale la genericità. È il volto della politica nazionale e dei partiti che inseguono solo il consenso.
Tra Raspini e Pardini, chi dei due appoggerebbe in un eventuale ballottaggio?
Veramente ci stiamo impegnando perché al ballottaggio vada Cecchini, che si distingue da tutti per avere una squadra di professionisti e competenze che non hanno bisogno di una poltrona poiché impegnati già in vari settori della società civile. Non è uno yes-man e ha la visione di una Lucca Europea. Se invece andrà diversamente, certe decisioni spettano al candidato sindaco e personalmente mi dovrò confrontare con Celestino Marchini ; però, guardi, non saremo noi a dover scegliere... vediamo chi eventualmente appoggerà il nostro progetto!