Anno XI 
Giovedì 12 Settembre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
05 Settembre 2024

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In risposta alle innumerevoli accuse recentemente rinnovate a mezzo stampa e rimbalzate sui social i quattro proprietari delle centrali idroelettriche che si trovano lungo il percorso del "Condotto Pubblico" che attraversa la città di Lucca - H.S. Srl, Molino di Fondo Srl, Centro Assistenza Cartiere Srl, Molino di Lucca Srl - si trovano costretti a pubblicare una nota per fare chiarezza sulle vicende in merito.

"Innanzitutto - esordiscono - tutte e quattro le centrali sono state finanziate senza aver avuto accesso né a fondi europei né ad altri finanziamenti pubblici di alcun tipo, ma interamente con fondi privati per una cifra complessiva di 4 milioni di euro. La volontà di costruire queste quattro centrali è nata dalla sempre maggiore richiesta di energia elettrica pulita che ha spinto le quattro aziende proprietarie ad intraprendere un percorso che prevede vari nulla osta e concessioni autorizzative che certificano la piena legittimità degli impianti".

"Dopo un lungo periodo - continua la nota - si è arrivati alla definitiva autorizzazione regionale prima e comunale poi per poter finalmente dare il via alla costruzione delle centrali, condizionata tra l'altro alla esecuzione di interventi di pulizia completa, sfalcio e ripristino dei tratti di canale ammalorati oltre che di ripristino di alcuni parapetti crollati per una spesa di oltre un milione di euro sempre a carico dei quattro concessionari.
A seguito del passaggio di competenze del corso d'acqua dalla Provincia di Lucca al Consorzio di Bonifica Toscana Nord, è stato riscontrato un notevole peggioramento delle condizioni del Condotto nonostante la manutenzione che, quando viene effettuata, si protrae per lungo tempo causando prolungati periodi di mancanza di acqua".

"Per quanto riguarda la portata di acqua nel Condotto - precisano i concessionari  - sono gli Enti che vi hanno sopra giurisdizione che per vari motivi decidono in autonomia di aumentarla o diminuirla. Da evidenziare inoltre che i livelli delle acque nel canale, spesso al centro delle varie critiche, sono fortemente influenzati dalla vegetazione che, nell'anno corrente, non è ancora stata sfalciata. I continui cambiamenti di portata e del livello dell'acqua comportano uno sforzo enorme delle spalle del condotto pubblico, che spesso hanno mostrato cedimenti, i cui costi onerosi ricadono su tutta la cittadinanza. La concessione rilasciata alle centrali è di cinque metri cubi nominali di portata,  ma negli anni di attività delle centraline elettriche non ha mai superato i tre metri cubi mezzo effettivi, a causa degli interventi di modulazione sopracitati sulla portata del condotto, comportando un allontanamento dal risultato aspettato;  inoltre fino al 1974 la centrale delle ex Cucirini Cantoni Coats era concessa una portata di circa sette metri cubi,  ben oltre il 30% oggi consentito e mai raggiunto. Si precisa anche che durante i lavori di bonifica dell'invaso del Condotto da parte delle quattro aziende proprietarie delle centrali, sono stati individuati e talvolta sanati numerosi scarichi abusivi di acque reflue ed eliminati degli emungimenti abusivi che forse sono stati poi istallati nuovamente in maniera completamente irregolare".

"Dispiace - conclude la nota - che chi ha creduto nelle energie rinnovabili cercando di offrire anche un servizio alla città si trovi spesso accusato da chi per ignoranza o malafede imputa alle quattro centrali disagi e disservizi che hanno ben altra origine. Tutto quanto detto fino ad ora era già emerso e documentato a seguito di una commissione comunale i cui componenti convergevano tutti sulle stesse conclusioni. Da ora in poi, stanchi della disinformazione e al fine di tutelare le aziende concessionarie, ogni altra accusa o illazione sarà trattata nelle sedi opportune".

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