Questo percorso non può essere interrotto, il vantaggio guadagnato da Lucca non deve essere perso. I prossimi anni saranno fondamentali perché la città consolidi le sue posizioni e assuma il ruolo strategico a cui è chiamata nell'ambito dell'area vasta della Toscana nord-ovest. Lucca non può permettersi ritorni al passato né avventure al buio in mano a due destre spaccate e residuali. Entrambe evocano il 'rinnovamento': purtroppo non parlano di Lucca ma di loro stesse, dopo aver mandato al commissariamento il Comune nel 2006 hanno trascorso altri 15 anni a combattersi a discapito del bene pubblico perché interessate solo a definire egemonie e gerarchie delle molteplici componenti in cui sono divise.
Così abbiamo visto l'abbraccio di Giorgia Meloni, di Matteo Salvini e Marcello Pera stringere il proprio candidato Mario Pardini e riportarci idealmente al disastro del 2006 e alla successiva amministrazione 2007-2012 una delle peggiori che la città ricordi, quando il Comune fu spinto sull'orlo del dissesto finanziario da una compagine di amministratori il lotta perenne fra loro che oggi il 'rinnovatore' Pardini ha ripescato molto volentieri per le sue liste, mentre i partiti della sua coalizione hanno passato l'ultimo anno e mezzo a screditarlo definendolo apertamente inadatto come candidato sindaco. Il candidato antieuropeista dell'altra destra nata da Casa Pound, Fabio Barsanti, sogna invece una personale rivalsa dopo le porte in faccia ricevute da quegli stessi partiti dai quali anelava di essere considerato per rigenerarsi. Queste sono le due destre lucchesi che si fronteggiano ancora cercando, per l'ennesima volta, di regolare conti interni e personali. Un percorso politico opaco e accidentato, un sentiero di potere che ha partorito inevitabilmente programmi vaghi e superficiali e candidati inaffidabili a dare risposte di concretezza e stabilità.
Il centrosinistra compatto è unito nel sostegno a Francesco Raspini, un candidato scelto alla luce del sole con un percorso trasparente e partecipato che ha visto il coronamento nelle primarie di coalizione celebrate nello scorso dicembre. Un percorso di rinnovamento amministrativo che prosegue il cammino di un'esperienza di grande crescita per Lucca che porterà una nuova classe dirigente giovane, preparata e responsabile a completare il lavoro già impostato, ad affrontare e superare le grandi incertezze di un futuro complesso per l'Italia e per l'Europa, cogliendo ogni opportunità che sarà possibile fare nostra. Lucca sarà ancora un modello di comunità prospera e coesa che non lascia nessuno indietro: insieme possiamo essere tutto questo.
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