Il Partito Democratico tromba – metaforicamente parlando – Luca Menesini, ex sindaco di Capannori. E non lo candida alle prossime elezioni regionali. La notizia, nell’aria già da diversi giorni, è diventata ufficiale. A renderla nota è stato il diretto interessato, che nelle ultime settimane le ha tentate tutte, commissionando pure un sondaggio secondo il quale a Lucca, se lo avessero candidato, avrebbe preso più voti di tutti.
Evidentemente non era il giro di giostra giusto per la Capannori di oggi e di ieri: la bocciatura di Menesini arriva infatti a 48 ore di distanza dall’annuncio di Giorgio Del Ghingaro di non presentare il suo movimento civico L’Altra Toscana, dopo aver capito che lo avrebbero votato solo parenti e amici stretti.
Ecco il testo con cui Menesini ha reso noto di esser stato segato dal suo partito.
“Care amiche e cari amici,
Il Partito Democratico regionale, su indicazione del partito provinciale, ha deciso di non candidarmi alle prossime elezioni regionali, fissate per il 12 e 13 ottobre.
Ringrazio quante e quanti hanno proposto il mio nome, non solo capannoresi, e hanno lottato fino all’ultimo perché fosse inserito nella lista. Ringrazio anche chi ci ha sperato, mi ha incoraggiato, e ha visto nella mia potenziale corsa un’occasione vera di cambiamento e di speranza.
La mia disponibilità a candidarmi aveva un obiettivo semplice: dare il mio contributo per rendere la lista più competitiva possibile, raccogliendo il consenso dei tanti cittadini e cittadine che avevano espresso sostegno a mio favore e massimizzare così il risultato del Partito Democratico, a sostegno di Eugenio Giani Presidente, attraverso l’entusiasmo di una comunità larga e fatta di tanti volti differenti.
Come si fa politica ognuno lo interpreta a modo suo, ma il valore più alto deve restare per tutti quello di costruire insieme. Insieme definire obiettivi da raggiungere, insieme costruire comunità che accolgono, insieme immaginare un futuro che genera, come in questi anni abbiamo fatto, insieme, nelle Istituzioni che ho avuto l’onore e l'onere di guidare.
Appare chiaro che, forse confidando in elezioni dagli esiti scontati, una parte del PD ha ritenuto di affidarsi a un approccio più conservativo nell'esprimere le liste per la nostra provincia, scegliendo altri profili.
Questa scelta evidentemente non la condivido e la ritengo sbagliata, ma ne prendo atto e la rispetto.
Dal mio punto di vista, continuerò a lavorare per il cambiamento, perché ci sono processi che non si possono fermare, al massimo si rallentano.
Detto questo, la lista ha candidature di tutto rispetto e faccio i miei auguri sinceri di buona campagna elettorale a tutti i candidati e le candidate!
Quanto a me, come condiviso con dirigenti regionali e nazionali del partito, resto in campo con il mio impegno a Bruxelles, dove porto la voce dei cittadini, delle nostre comunità e degli amministratori locali.
Fin qui ho scelto di lottare per cambiare le cose da dentro, dando tutto me stesso senza tirarmi indietro mai. Soprattutto ho fatto e farò tutto quello che posso per non tradirmi e non perdere mai di vista l’unico senso che ha fare la politica: servire la propria comunità.
Su questa strada, tiro a dritto!
Grazie"