Italia Viva si schiera con i commercianti del centro commerciale naturale di San Concordio e insieme al loro presidente, Luca Floridia, chiedono alla sovrintendenza di rivedere la prescrizione, ovvero di lasciare a cielo aperto 30 metri riguardanti i lavori di rifacimento della copertura del canale Benassai.
"Ricorrere a una copertura in materiale vetroso o di plexiglass è improponibile per ovvi motivi tecnici - scrive Italia Viva in una nota -si tratta di soppesare i costi e i benefici della richiesta della sovrintendenza".
"I costi sono facilmente intuibili e sono stati esposti con cognizione di causa dal presidente Floridia a nome delle quasi cento attività commerciali che fanno capo al Ccn, ma anche dei numerosi residenti interpellati - continua -la scoperchiatura del fosso oltre a creare problematiche di natura igienico-sanitria, sconvolgerebbe la viabilità veicolare e ciclopedonale e comporterebbe una riduzione consistente di parcheggi a servizio dei negozi".
"Insomma, altererebbe il fragile equilibrio raggiunto negli anni in un quartiere già sofferente per inquinamento e traffico con le prevedibili conseguenze sulle vendite che già oggi si registrano a causa dei lavorori in corso. I benefici sono tutti da dimostrare perchè non si tratta di salvaguardare un'opera di valore artistico-architettonico ma di portare alla luce una semplice reminiscenza del passato".
"A questo proposito ci chiediamo: cosa possono aggiungere i 30 metri del canale Benassai all'identità di una città attraversata nel suo centro dai Fossi, ancora poco valorizzati? - si interroga Italia Viva - riteniamo che la storia del rapporto della nostra città con l'acqua potrebbe essere ripercorsa più proficuamente tramite altri interventi meno impattanti".
"A ridosso del quartiere di S. Concordio si trova il Perno - conclude - il punto di confluenza dei canali Ozzeretto- Rogio- Ozzeri e qualche entinaio di metro più avanti i Bottacci, cioè casse di espansione create per rallentare la discesa delle acque nel canale Ozzeri. Una zona di grande interesse naturalistico e paesaggistico, in aperta campagna, da ripensare e valorizzare con l'aiuto dell'immaginazione".