Mancano 48 ore all'alba avrebbero detto in tempi di naia. A proposito, lei ha fatto il servizio militare?
Ho fatto il servizio civile, una bellissima esperienza di un anno all’Unione Italia Ciechi nel 1995.
E' stato un bel tour in mezzo alla gente, uno stress fisico e mentale. Come si sente?
Devo dire che la stanchezza, sia fisica sia mentale, si fa sentire. Ma l’entusiasmo che sto sentendo intorno è superiore a tutto questo e mi da una gran carica per affrontare gli ultimi giorni con il massimo dello sforzo.
Si immaginava che il suo apparentamento con Barsanti avrebbe suscitato così tanto rumore?
Sono tranquillo. L’accordo che ho fatto sia con Fabio Barsanti, che con Elvio Cecchini, si basa su punti programmatici ben chiari e definiti. Chiunque abbia seguito la campagna elettorale sa bene che noi tre abbiamo sempre condiviso una visione di città in netta discontinuità con l’amministrazione attuale. E su questo io sono coerente fin dal 1 febbraio, quando mi sono candidato in autonomia, aggregando prima tutto il centro destra e poi, dopo il ballottaggio, gli altri candidati. Gli appoggi ed il sostegno incondizionato di figure trasversali della sfera politica e non solo non fanno che sopire ulteriormente ogni critica ed avvalorare le nostre scelte.
A sinistra non hanno perso tempo nel rispolverare i soliti fantasmi del fascismo.
Siamo alle solite strumentalizzazioni. La campagna elettorale aveva tenuto toni pacati e soprattutto eravamo rimasti sui contenuti, fino a pochi giorni fa. Adesso si è scatenato di tutto, con attacchi anche personali sulla mia figura, fino a vedere pericoli in ogni dove. Sinceramente non pensavo che si arrivasse a questo punto, ancora una volta. Forse, alcuni soggetti vicini a Francesco Raspini, sottovalutano (sbagliando clamorosamente) le doti cognitive dei cittadini.
Ogni cinque anni fanno la stessa figura di merde da sempre.
Effettivamente, credere ancora una volta di poter fare leva su chissà quali paure dei cittadini, non è stata una bellissima figura.
Onestamente va detto che Raspini non ha cavalcato la strumentalizzazione storica come aveva fatto il suop predecessore Tambellini che ora vede il nazismo persino al Porta Elisa.
Francesco Raspini sembra aver capito che tutta questa strumentalizzazione stavolta non attecchisce, come invece successe nel 2017, ed è rimasto sui temi della campagna. Chi si appella invece ad un fantomatico pericolo ed alla paura denota carenza di contenuti e oltretutto credo che danneggi fortemente la sua compagine.
Che ne pensa di Alberto Veronesi? Ha preso offese da Carlo Calenda ai limiti della decenza.
Avevo stima di Alberto Veronesi prima di conoscerlo, e adesso ne ho di più. È rimasto coerente e fermo sulla sua posizione che per i due mesi di campagna elettorale stavano portando avanti anche i suoi alleati. Basta vedere qualunque dibattito pubblico per vedere come fosse in linea con me per quanto riguarda l’esigenza di discontinuità e molti punti programmatici. Trovo veramente poco edificante che abbia ricevuto attacchi così diretti solo per essere rimasto coerente e fedele alla sua posizione iniziale.
Qual è la più bella soddisfazione che ha ricevuto in questi ultimi giorni di campagna elettorale? E la più brutta?
La più bella è sicuramente quando incontro le tante persone che mi hanno votato e mi hanno ribadito la loro fiducia convintamente, confermandomi che il percorso è stato coerente ed ha saputo trasmettere l’amore per la città e la forte ambizione di migliorarla. La più brutta, ma fa parte del gioco, quando gli attacchi sono andati sul personale. Non è mai successo da parte del candidato Raspini, ma da alcune persone intorno a lui.
Lei ha sorpreso molti per la sua seraficità e la sua compostezza anche verbale. Sicuro di non aver commesso qualche errore?
È ovvio che si può sempre migliorare e non si deve mai pensare di aver fatto tutto bene. Però so che domenica mattina mi sveglierò con la coscienza tranquilla di aver dato tutto. Andrò a votare, starò con la mia famiglia e aspetterò serenamente il risultato la sera.
Qualche rimpianto non le capita di averlo? In fondo se fosse partito prima e se fosse stato appoggiato sin da subito...
Sono abituato a rispondere con i fatti e non con le parole. So che il problema dei ritardi nella scelta non è mai dipeso dalla mia figura, ma da altri fattori legittimi di dialettica tra più parti. Sono contento dell’apprezzamento ricevuto fin da subito e, nel caso qualcuno non fosse particolarmente convinto, spero di averlo fatto ricredere con l’impegno che ho messo.
E' scaramantico? Che cosa farà prima di domenica?
Non sono particolarmente scaramantico, ma visto che mi ci fa pensare: la sera prima dell’inaugurazione di Lucca Comics&Games, da quando ne faccio parte in modo attivo, andavo a fare una passeggiata nelle piazze dove si sarebbero svolti i nostri eventi. Magari sabato sera farò lo stesso con la mia famiglia.
E cosa farà qualora dovesse vincere?
Molto semplice: sarò il sindaco di tutti, senza distinzioni.