"Sostengo Fabio Barsanti in maniera chiara e convinta perché in questi cinque anni si è impegnato con coerenza e serietà". Lo ha detto l'ex consigliere pentastellato Massimiliano Bindocci che, dopo cinque anni di opposizione in consiglio comunale, il M5s ha bocciato la sua candidatura a sindaco di Lucca.
Perché Bindocci sostiene Barsanti? Entrambi hanno fatto una serie di battaglie insieme e chiesto consigli straordinari. Tra esse vale la pena ricordare la questione Manifattura, la viabilità sulla via Pisana, l'illuminazione a Vinchiana ma anche tanto impegno su tematiche ambientali, partecipazione al sociale e commissione del consorzio di bonifica.
"Ho trovato Fabio Barsanti un interlocutore affidabile - ha affermato Bindocci durante la conferenza congiunta tenuta nel comitato elettorale di via Pisana 25 in tarda mattinata - Non posso pensare di votare un candidato di una lista che la pensi diversamente da me: sarei incoerente".
Bindocci ha inoltre ricordato il suo avvicinamento al M5S per dare - come egli stesso ha dichiarato - 'un cambiamento di metodo'. Quale sarà il suo futuro dunque? A sentire l'ex consigliere ha sicuramente "una simpatia per Gianluigi Paragone, Alessandro Di Battista e Italexit" e "voterà al primo turno Fabio Barsanti sindaco".
Stando sempre alle parole di Bindocci si tratta di un cambiamento di merito rispetto alla politica che egli stesso "ha contestato in questi cinque anni". L'onorevole Ivan Della Valle, responsabile regionale di Italexit con Paragone, si è detto contento della scelta di Massimiliano Bindocci. Il partito si sta facendo conoscere sul territorio per cambiare Lucca e per mandare a casa il centrosinistra. In altre parole - come ha affermato in chiusura l'onorevole - il cambiamento è in Fabio Barsanti. Italexit fa opposizione seria così come le proposte che vengono fatte.
Il candidato sindaco in questione ha puntato invece i riflettori sul confronto avvenuto ieri sera a palazzo Ducale e, rivolto agli altri aspiranti primi cittadini: "Vorrei che qualsiasi candidato sindaco nel caso in cui non vincesse o entrasse in consiglio comunale rimanesse all'opposizione in consiglio comunale".