Il PCI rilancia il suo impegno per le amministrative lucchesi, sottolineando come non farà parte della coalizione di centro sinistra scegliendo invece una gara "in solitaria", con un proprio programma ed un proprio candidato, che possa rispondere ai veri bisogni dei cittadini.
"Il Partito Comunista Italiano ha da tempo annunciato di non far più parte di quella aggregazione indistinta e antipartitica che, senza una bussola politica, vorrebbe presentarsi alle prossime elezioni amministrative per il comune di Lucca in alternativa al centro sinistra e alla destra" affermano i comunisti lucchesi in una nota.
"Il PCI sta lavorando per presentarsi con la propria lista mettendo insieme le candidature ed il programma che siano in grado di dare risposte concrete ai bisogni della cittadinanza" spiega il PCI, entrando nel dettaglio delle loro battaglie.
"Tutto questo con l’impegno di riportare in consiglio comunale la rappresentanza della parte debole della società - continuano - di chi si considera alternativo a chi ha amministrato la città fino ad ora, di chi si oppone da sinistra al governo Draghi, per politiche diverse al comune di Lucca, contro la svendita del patrimonio immobiliare cittadino, per riportare nell’ambito comunale o intercomunale, comunque pubblico, tanti servizi oggi privatizzati o delegati alle partecipate; affinché il comune di Lucca, per il suo peso nella conferenza dei sindaci, si batta finalmente contro lo smantellamento della sanità pubblica, che invece va rilanciata per assicurare quella funzione ed universalità assegnate dalla Costituzione; per una ri-democratizzazione dell’istituzione comunale a livello locale per affermare una stagione di maggior attenzione verso la partecipazione popolare, delle istanze dei cittadini singoli ed organizzati, tramite opportuni strumenti statutari da introdurre; ed ancora per una battaglia generale tesa a riassegnare ruolo e funzioni ai consigli comunali, contro lo strapotere dei sindaci e la loro elezione diretta che ha introdotto elementi di presidenzialismo nel nostro ordinamento."
"La nostra disponibilità a mettere insieme i partiti della sinistra di alternativa e gli ambientalisti c'è sempre stata fin da subito e per mesi abbiamo trattato fino a che sono venuti meno questi presupposti iniziali - concludono -. Il PCI intraprende con decisione in modo inclusivo questo percorso rimanendo aperto ad ogni contributo che sia collimante con le nostre aspettative."