E' il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci, ad intervenire sul piano operativo.
"Molte osservazioni di cittadini e comitati hanno chiesto di ridurre i 14.080 metri quadrati di ulteriore edificazione ex novo (per 164 unità immobiliari) previsti nell piano operativo adottato (soprattutto a Sant'Anna, Arancio, San Concordio e Acquacalda, tutte aree già fortemente antropizzate), per preferire invece quelli che dovrebbe provenire dal recupero dell'esistente, e in particolare dalla ristrutturazione dei grandi contenitori - ricorda Bianucci - Non condividiamo affatto la scelta (che reputiamo assolutamente di natura politica, e non certo tecnica) di bocciare, a prescindere, tutte queste osservazioni. E ci pare una decisione per nulla lungimirante, rispetto alle reali esigenze del territorio: gli effetti dei cambiamenti climatici, ormai purtroppo ben evidenti pure sul nostro territorio, domandano scelte coraggiose per la tutela del suolo e dell'ambiente, e non certo ulteriore consumo. E non ci venga detto, per favore, che la nuova distruzione dei servizi ecosistemici del verde, in programma, può essere compensata con la piantumazione di nuovi alberi: la cui sopravvivenza è incerta, e che richiedono cure e grandissime quantità di acqua, in alcuni casi insostenibile dal punto di vista ecologico".
"In campagna elettorale, il sindaco e la giunta hanno vinto le elezioni promettendo un completo stravolgimento del piano operativo adotatto nella precedente consiliatura - prosegue Bianucci - E, ora, si rimangiano le promesse, portando in approvazione uno strumento urbanistico che non solo non toglie neppure una nuova edificazione di quelle previste al momento dell'adozione, ma addirittura rischia di aggiungere ulteriori previsioni di costruzioni. Il piano operativo adotatto non era da stravolgere, ma semmai da portare a compimento: e nella precedente consiliatura fu deciso alla fine di evitare l'approvazione negli ultimi mesi di mandato, proprio perché fu valutato che occorrevano i giusti tempi per prendere in considerazione ognuna delle 983 osservazioni pervenute, con l'obiettivo di valorizzare al massimo possibile ciascuno dei tanti contributi che nel frattempo erano arrivati dai cittadini e dai comitati. Oggi, questo impegno al pieno rispetto della partecipazione viene meno, con l'amministrazione del sindaco Pardini (che concentra di se pure la delega al piano operativo, dopo quelle burrascose dimissioni di Elvio Cecchini che hanno attestato il tramonto degli impegni assunti in campagna elettorale), che arriva in commissione e consiglio comunale, proponendo di bocciare pressoché la totalità delle quasi mille osservazioni pervenute. In questo modo, si tradiscono i cittadini, e nella pratica si dice loro che il contributo di partecipazione nelle scelte urbanistiche fondamentali non conta nulla. Noi non siamo affatto d'accordo su questa impostazione, e faremo valere le nostre ragioni fino all'ultimo voto in programma".