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Perché scegliere Tineco S6 Stretch e Floor One S5 per una pulizia dei pavimenti più intelligente?
Tineco si è guadagnata una solida reputazione nel settore della pulizia, soprattutto per le sue lavapavimenti intelligenti e facili da usare. Tra i suoi modelli di punta, Tineco S6 Stretch e Floor One S5, offrono un mix vincente di funzionalità, efficienza e innovazione

Siti casino AAMS sicuri: la scelta protetta per il gioco online in Italia
Nel panorama del gioco online italiano del 2025, la sicurezza rappresenta un criterio di scelta imprescindibile per i giocatori. I siti casino aams sicuri

Lavorare in condizioni meteorologiche difficili: come FieldBee PowerSteer può aiutare
Il lavoro agricolo richiede spesso di operare in qualsiasi condizione atmosferica, ma nebbia, pioggia e neve possono ridurre drasticamente la visibilità e rendere difficile il controllo preciso delle…

"L'ignoranza non mi fa paura, è il virtuosismo dell'ignoranza che mi terrorizza!"
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La volatilità delle slot machine può influenzare il divertimento dei giocatori nel lungo periodo
Questo articolo analizza come la volatilità delle slot machine, ovvero la frequenza e dimensione delle vincite, può avere un impatto positivo o negativo sul divertimento dei giocatori nel lungo termine

Cosa fare se i sensori di parcheggio smettono di funzionare
I sensori di parcheggio sono una delle funzionalità di sicurezza più comode nelle auto moderne, aiutando i conducenti a evitare ostacoli durante le manovre in retromarcia o nei…

Cosa controllare prima di guidare sotto la pioggia intensa
Guidare sotto la pioggia intensa può essere impegnativo e pericoloso se il veicolo non è adeguatamente preparato. La visibilità ridotta, le superfici stradali scivolose e le frenate prolungate…

Aborto e omofobia, la corte costituzionale fa chiarezza
Quando, in Italia, fu introdotta la Legge 194 del 1978, legge che garantiva e disciplinava l’aborto, non è che si introdusse, nel nostro paese, la pratica dell’aborto; in Italia si abortiva anche prima, solo che lo si faceva clandestinamente e con un elevato rischio per la salute e la vita delle donne

Criptovalute e Italia: una nuova architettura per l’economia nazionale
Parlare oggi dell’impatto delle criptovalute sull’economia italiana significa affrontare una trasformazione che è già in corso. Non è più solo questione di finanza alternativa o di…

L’auto come stile di vita: perché per molti italiani la macchina è una questione di look
In Italia, lo stile è un culto. Dalla moda all’arredamento, dal design alla cucina — tutto parla di bellezza. Non sorprende quindi che anche l’automobile, per tanti italiani,…

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L'ex assessore regionale che nella vita, come lui stesso dichiara, ha sempre fatto politica, protesta perché la città e la politica lucchese sarebbero schiave dell'economia:
Riaprire il centro storico di Lucca, anche se per un provvedimento temporaneo ed eccezionale, dovuto ad un’emergenza altrettanto eccezionale, è un provvedimento, negativo perché manda ai cittadini un messaggio sbagliato.
Noi siamo dentro due emergenze, una percepita con consapevolezza e anche con discreto senso di responsabilità, dai cittadini tutti, l’altra, di portata ben più grande, è quella dei cambiamenti climatici indotti dall’azione e dalle attività dell’uomo che pensa ancora di poter disporre a piacimento di questo piccolo pianeta che è prossimo al collasso, con conseguenze ben più disastrose del COVID.
Questa emergenza non viene vissuta con la stessa consapevolezza e non genera lo stesso allarme sociale. Per paura, per interesse, per ignoranza, viene irresponsabilmente rimossa dalla politica, o peggio, viene affrontata solo con una montagna gigantesca di parole, di retorica e buoni propositi, a cui fanno riscontro azioni e fatti concreti di portata insignificante.
Già oggi il numero delle vittime, causati dall’inquinamento ambientale, è enormemente più grande dei moltissimi, troppi morti, per COVID. Questa emergenza attuale percepita a livello di massa, sta cambiando le nostre vite, probabilmente durerà per un tempo che nessuno in questo momento è in grado di dire quanto sarà lungo, quindi, se oggi abbassiamo la guardia e la paura del Covid oscura e fa rimuovere l’emergenza cambiamenti climatici, questa grande sfida epocale rischiamo di perderla e per le future generazioni sarà una condanna a vita e questa generazione politica passerà alla storia come una generazione maledetta. Sconfiggere la cultura consolidata che una città possa essere sottomessa alle attività dell’uomo senza condizioni e limitazioni, è stata una battaglia immensa, ancora non del tutto vinta.
Come dimenticarci che fino agli anni ottanta, il monumento principale di Lucca, l’orgoglio della citta, le mura urbane, erano ridotte a circonvallazione e a parcheggio delle auto e la città con le sue viuzze strette medievali erano camere a gas dove mamme, con tanto di carrozzina portavano a spasso i loro bambini con il naso all’altezza dei tubi di scappamento delle auto, e tutto questo era considerato normale, ovvio, impossibile da rimettere in discussione. Folli e fuori dalla realtà, “estremisti”, nemici del commercio e dell’economia, chi osava chiedere la chiusura delle Mura e la liberazione della città dalle auto.
Qualcuno si ricorda lo slogan: “Libera la città dalle auto, un Referendum per decidere?” una sfida politica coraggiosa lanciata nel 1985 da una piccola forza, Democrazia proletaria, contro il senso comune e la quasi totalità delle forze politiche, che nel più freddo inverno del secolo, riuscì a portare in uno studio notarile lucchese, perché allora le firme si autenticavano solo così, il 13% dei cittadini residenti, Quel referendum fu un plebiscito popolare e da quella vittoria straordinaria iniziò un processo che trasformò le Mura in parco, gli spalti furono riportati a verde e l’isola pedonale fu ampliata.
Da quel momento è iniziata la rinascita della città e non il declino e la distruzione come veniva gridato, in quei giorni, in maniera scomposta, dai commercianti lucchesi. La città non deve dimenticare la durezza di quello scontro politico, la serrata, così come io non dimentico quella lettera, che come responsabile di DP, mi fu inviata dal presidente dei Commercianti lucchesi, sottoscritta da centinaia di commesse, dove mi si accusava della distruzione del commercio lucchese per bieche ragioni ideologiche e dove mi si chiedeva di come avrei potuto continuare a dormire la notte sentendo il pianto della fame dei bambini, a letto senza cena, perché le loro mamme commesse, avrebbero perso il lavoro a causa della chiusura delle Mura che avrebbe cancellato centinaia di parcheggi per le auto dei clienti dei negozi del centro.
Oggi, a distanza di 35 anni, se qualcuno volesse riaprire le mura al traffico, sicuramente, verrebbe preso per pazzo, però attenzione, quella cultura non è stata sconfitta, oggi e meno grezza di allora ma più subdola, è ancora forte, condiziona, e ha grandi spazi e libertà d’azione; ora come allora, pone sempre al primo posto delle priorità politiche, le supreme esigenze dell’economia e, questa impostazione liberista, finisce sempre, come 35 anni fa, per sacrificare l’ambiente naturale e la vita e la salute delle persone, sull’altare del Dio denaro e del profitto.
Caro Raspini è cambiato poco da allora, anzi, tante cose sono addirittura peggiorate, non si vede più in giro quel coraggio politico di allora di sfidare apertamente il senso comune dominante infischiandosene del consenso elettorale. Aprire, fare un piccolo passo indietro oggi, anche se temporaneo e per giustificati motivi di emergenza, potrebbe rivelarsi molto rischioso, anche perché gli assessori e i sindaci passano, una cultura resta e può segnare il destino di una città e di una comunità.
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Riceviamo e pubblichiamo questo commento del segretario del Circolo Centro Storico del PD, Roberto Panchieri, alla manovra da 12 milioni dell'amministrazione Tambellini.
"La Manovra da 12 milioni con i provvedimenti ad essa connessi per provare a dare fiato alla ripartenza delle attività commercali nella nostra città è molto positiva ed è di esempio per altre Amministrazioni del nostro Paese. Non tutte, tuttavia, sono in grado di metterla in atto per la semplice ragione che i loro Bilanci non sono a posto come quello di Lucca. Non a caso quasi il 50% dell'intervento complessivo è il frutto della gestione oculata, "alla tedesca", messa in atto negli anni dai nostri Amministratori. Nessuno chiede gli elogi a prescindere, ma leggere le parole scritte dal Comitato Vivere il Centro Storico e da alcuni esponenti delle Opposizioni è davvero sconfortante. Pare che Vivere il Centro Storico e le Opposizioni abbiano scelto di vivere in una bolla polemica autoreferenziale. Gli uni parlano di "tradimento" a proposito delle decisione di tenere aperti i varchi telematici, gli altri di "manovra che rischia di essere solo propaganda". Come si fa a parlare di propaganda di fronte ad un intervento che, nelle dovute proporzioni,, equivale ad una manovra da 120 miliardi del Governo Nazionale?. Davvero l'unica proposta dell'Opposizione può essere quella di destinare "a fondo perduto i 12 milioni direttamente alle aziende"? Cioè un puro e semplice intervento assistenziale sulla destinazione corretta del quale si aprirebbero polemiche e lungaggigini a non finire su chi avrebbe diritto e chi no.Suvvia! Facciamo tutti un salto di qualità. Dal silenzio spettrale di Lucca emergono già fin troppe brutture, come evidenziato dalla miserabile e colpevole vicenda del dormitorio privato di via dell'Angelo Custode. Fra l'altro alcune proposte avanzate dall'opposizione sono presenti nel provvedimento, dunque la possibilità di collaborare c'è. Mancano due anni alle prossime Elezioni Comunali, c'è il tempo per fare ripartire la città tutti insieme. E' in questo lasso che le forze politiche e le persone dovranno dimostare la loro serietà e qualità; su questo saranno giudicate".