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Garibaldi chi?
Quando ogni anno torno in Calabria, la terra di mio padre, è come se salissi sulla macchina del tempo! Tutto sembra immutato, tutto come sessant’anni fa… le stesse…

Come scegliere la crema viso giorno adatta a te
La scelta della crema viso giorno giusta è fondamentale per prendersi cura della propria pelle e mantenerla idratata, protetta e luminosa per tutto il giorno

Criptovalute vs. Investimenti Tradizionali: Qual è la differenza?
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Simulatore mutuo: come leggere i risultati senza farsi fregare
Quando si tratta di scegliere un mutuo, i simulatori online sono uno strumento prezioso che ti permette di avere una visione chiara delle possibili rate mensili, dei tassi…

Giocatori Flop in Serie A Esplosi all'Estero
Ogni giocatore che approda nel nostro campionato, dopo qualche giornata, ripete lo stesso mantra: “la Serie A è un campionato molto tattico”

Derubata in casa mentre era in vacanza, l'amarezza di una insegnante abitante a San Concordio
Vorrei porre alla vostra attenzione la mia disavventura e giornata di paura vissuta per mettere l'accento sulla mancanza di sicurezza che ormai vige nella zona di San Concordio a Lucca e non solo..

Il centro storico ridotto ad uno... zoo: la protesta di una residente
"Mi presento, mi chiamo Angela e sono una residente di Lucca centro. Vi scrivo per dare voce e segnalarvi il degrado che ultimamente avvilisce il centro città...

Tennis moderno: come cambia il gioco, tra tornei e online
Nel 2025 il tennis continua ad attirare milioni di appassionati in tutto il mondo, non solo sugli spalti o davanti alla TV, ma anche nel mondo delle scommesse.

Ripple (XRP) e Dogecoin (DOGE): gli investitori scelgono RI Mining Cloud Mining, guadagnando $25.000 al giorno
Recentemente, con il rialzo simultaneo dei prezzi di XRP e DOGE, il mercato delle criptovalute ha rapidamente riconquistato popolarità. I dati mostrano che Dogecoin è tornato al livello…

Elogio a Goffredo Fofi
Se si facesse un sondaggio, tra gli italiani, su quanti conoscessero Goffredo Fofi, su quanti lo abbiano letto o su quanti sapessero almeno chi fosse, credo che non si arriverebbe ad una percentuale a doppia cifra!

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Mi chiamo Marco Vannini, ho 20 anni e vivo a Ladispoli. Il mio tempo senza più stagioni si è spezzato nella notte tra il 17 ed il 18 maggio 2015. Quel giorno, verso sera, mi sono recato a casa della mia fidanzata Martina per trascorrere qualche ora insieme a lei ed alla sua famiglia. Ho deciso di trattenermi per cena e poi di restare a dormire lì. A casa Ciontoli, che a Ladisploli si trovava in via Alcide De Gasperi n. 19, io mi sentivo a casa. Eppure, proprio mentre ero nel fiore degli anni e della spensieratezza, un maledetto proiettile ha attraversato il mio cuore e ha spento per sempre il mio sorriso ed i miei sogni. Ad esplodere il colpo è stata una Beretta calibro 9, stretta con luttuosa incuranza tra le mani di Antonio Ciontoli. Già, proprio il padre della mia fidanzata Martina, il capo famiglia che avrebbe potuto e dovuto proteggermi. In fondo, ero il ragazzo con cui sua figlia progettava futuro e vita insieme. In fondo, avevo solo vent’anni.
Caro Marco, raccontare la tua storia è terribilmente difficile. È difficile anche per noi che siamo chiamati a scrivere le pagine più nere che la cronaca riporti. È difficile, a volte drammaticamente impossibile, mettere nero su bianco una vicenda che si inserisce nel solco di una ferita inaccettabile e sicuramente inguaribile. Le tue urla ed i tuoi lamenti faticosamente ce li toglieremo dal cuore e dalla mente. Morire così, a vent’anni, è un’intollerabile sfida alla vita.
Dieci giorni fa in tanti hanno chiesto giustizia per te e per la tua famiglia. Sono arrivati a Roma da tutta Italia per sostenerti e per sostenere mamma Marina, che in questi cinque lunghi anni ha dimostrato un coraggio che nessuna madre dovrebbe avere.
Gli ermellini, con la pronuncia dello scorso 7 febbraio, hanno provato a darti una nuova possibilità. Hanno deciso che la verità processuale, perché soltanto di questa ormai possiamo parlare, debba essere necessariamente riscritta. E lo hanno fatto accogliendo i ricorsi del Procuratore generale e delle parti civili, che hanno contestato la ricostruzione del fatto in termini di omicidio colposo aggravato dalla colpa cosciente. A Piazza Cavour, dunque, la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di appello e ha disposto un nuovo secondo grado di giudizio per il riconoscimento in capo ad Antonio Ciontoli del reato di omicidio volontario con dolo eventuale.
A questo punto non resta che attendere le motivazioni e quanto disposto per il giudice del rinvio. La questione è delicata e si gioca ancora in punto di diritto. Non è facile prevedere che cosa accadrà durante l’appello bis ma indubbiamente sarà opportuno che tutti - noi compresi - provino ad indossare gli occhiali del giurista perché le sentenze non vengono mai ad un tratto, ma è il processo che a poco a poco si trasforma in sentenza.
Nella foto: la criminologa Anna Vagli
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Il Carnevale, per come lo festeggiamo oggi, è uno stupefacente insieme di credenze antichissime e simbologie che vanno a perdersi nella notte dei tempi. L’utilizzo delle maschere risale addirittura a oltre 2 milioni di anni fa, quando nel Paleolitico, in occasioni di riti magici, gli stregoni e gli sciamani usavano indossare spaventose maschere dipinte e adornarsi di piume e sonagli per contrastare gli spiriti maligni. In accordo con una delle etimologie più diffuse, la parola “Carnevale” deriva dal latino carnis laxatio, evolutasi nell'italiano antico "Carnasciale", con il significato di "abbandono della carne".
Originariamente indicava un periodo post invernale legato ai cicli lunari, in cui si festeggiava-sacrificava una figura espiatoria per poi dare inizio a un periodo di digiuno. E quale capro espiatorio ha visto la nostra storia più celebre di Gesù? Con l’avvento del Cristianesimo, il Cristo ha cominciato ad assumere questo ruolo e il digiuno è stato infatti sovrapposto alla Quaresima, che comincia l’ultimo giorno di Carnevale (il Martedì Grasso) e termina a Pasqua. Ed ecco l’evidente opposizione tra il periodo di “gioia sfrenata” del Carnevale e quello di “penitenza disciplinata” della Quaresima, tra la “settimana grassa” e la settimana santa.
Il Carnevale trova le sue origini nell’antica Roma con la festa dei Saturnali, che durava sette giorni e si svolgeva nel periodo della seconda metà di dicembre. Banchetti e festeggiamenti sfrenati caratterizzavano questa festa, durante la quale le barriere sociali erano cancellate e gli schiavi, ad esempio, potevano agire da uomini liberi serviti dai loro stessi padroni. Un mondo alla rovescia per una settimana, in cui tutto si faceva contrariamente all’ordine normale, che ritroviamo anche nel Medioevo, quando il Carnevale si celebrava a febbraio prima del periodo quaresimale. In questo periodo storico, i festeggiamenti occupavano per giorni interi le piazze e le strade, portando tra la gente allegria, divertimento e un senso di “liberazione” dal regime esistente e da quelle barriere sociali insormontabili durante tutto il resto dell’anno.
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