polonia
   Anno XI 
Sabato 18 Maggio 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da luciano luciani
Sport
05 Maggio 2024

Visite: 583

Sabato 4 maggio, ore 18, spazio dell’Agorà di Lucca. Una sala gremita e talora commossa, attenta ad ascoltare le parole di Adriana Clocchiatti che ricordava il marito, Carlo Petrini, in gioventù calciatore “maledetto” e, qualche anno dopo, scrittore ancor più tale. L’occasione? La presentazione del libro postumo di Carlo Petrini, Finale di partita, 2024, una raccolta di scritti vari, curati dalla moglie, già editi o ancora inediti, dell’autore del best seller, Nel fango del dio pallone, 2000, che, quasi un quarto di secolo fa rivelò, e non solo agli addetti ai lavori, “di che lagrime grondi e di sangue” il rutilante mondo del calcio: giocatori dopati e rovinati per sempre nel fisico; partite truccate, comprate e vendute; giovani esistenze bruciate da soldi facili, eccessi, trasgressioni…

Con gli occhi asciutti ma palesemente commossa, sollecitata dalle domande di Aldo Grandi, direttore della “Gazzetta di Lucca” e dalle puntualizzazioni di Lorenzo Ruggiero, editore, Adriana Clocchiatti ha raccontato l’ultima parte della vita del marito: quella segnata da malattie gravi e invalidanti che si intrecciavano con le polemiche “pallonare” portate avanti da alcuni - ex colleghi calciatori, allenatori, dirigenti, giornalisti sportivi - e i silenzi interessati di molti.

Senza nessuna pretesa di sottolineare la qualità letteraria di queste pagine, pure ben scritte e di grande valore documentario, la curatrice dichiara di avere inteso, invece, mostrare, con misurata discrezione, un uomo diverso. Ovvero, l’intimità sia del combattente determinato di tanti incontri nei campi della serie A, sia del polemista coraggioso e risoluto che, in una decina di libri, ci ha raccontato il lato oscuro e corrotto del pallone. Una persona perennemente tormentata dal ricordo delle sue fragilità e che non si dava requie per non essere stato sempre e comunque all’altezza delle sfide che la vita di continuo ti propone. Uno come tutti, insomma… Nel suo intervento conclusivo. la moglie di Petrini ha ribadito di aver solo voluto, in queste pagine, rinnovare la testimonianza del marito a beneficio dei nuovi, più giovani lettori “e comunque per riavvicinare Carlo, idealmente, a tutti coloro che gli hanno voluto bene.”

Bene, signora Adriana, ieri all’Agorà di Lucca, a dimostrare affetto per Lei e per Carlo, erano, eravamo. davvero in tanti.

Pin It
  • Galleria:

ULTIME NOTIZIE BREVI

Si svolgerà questa mattina sabato 18 maggio alle ore 11 presso il giardino interno dell’Istituto Pellegrini Carmignani in via Roma…

Si svolgerà questa mattina sabato 18 maggio alle ore 11 presso il giardino interno dell’Istituto Pellegrini Carmignani in via Roma…

Spazio disponibilie

Il Circolo Culturale "L'Agorà" di Reggio Calabria, ha organizzato un incontro…

Spazio disponibilie

Si terrà venerdì 24 maggio alle ore 21:30, presso la Casa del Boia, il nuovo appuntamento de L’Augusta…

Prosegue la raccolta firme per i quattro quesiti referendari proposti dalla Cgil, i quali, una volta…

Spazio disponibilie

Book Aut - Parole e libri per la convivenza delle differenze: è questo il nome scelto dall'associazione LuccAut…

Sabato 18 maggio alle ore 21.30, nella cattedrale di Lucca, viene celebrata la solenne Veglia di Pentecoste…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie